Il 25 e il 26 ottobre 2019, nell’ambito di Torinodanza Festival, al Teatro Fonderie Limone di Moncalieri (TO) sarà in scena la Compagnia Batsheva -The Young Ensemble con Kamuyot, concept e coreografia Ohad Naharin, musiche di autori vari (Yapoos, Takagi Masakatsu, Ogurusu norihide, Drummatic, Fonica, Yuzu Kako, Lou Reed, Bobby Freeman, Nakagawa Takashi, Isolated Audio Players, Roletta Secohan, Flower Companyz, L.V. Beethoven, Tsipi Fleicher, John Tavener, The Ventures, Pan Sonic, The Aqua Velvets, Cirrus, Roberto Pregadio-Claudia, Boss Phobie, Haim Laroz), sound design Dudi Bell. Considerato uno degli artisti più rappresentativi della danza contemporanea e in particolare teatrodanza, il coreografo e danzatore israeliano Naharin crea per le nuove leve della Batsheva Dance Company un’opera profonda ed esuberante, dedicata a un pubblico altrettanto giovane e curioso. Kamuyot infattiè concepitoin forma interattiva con il fine di annullare il tradizionale distacco tra scena e platea, e di rivoluzionare le regole teatrali che vogliono danzatori e spettatori come entità separate. Lo spazio scenico è trasformato in una piazza colma di energia, di cui il pubblico occupa i quattro lati. Da tale condivisione spaziale emerge un movimento collettivo e generazionale, una viva testimonianza del potere trasformativo e aggregativo dell’arte della danza. ORARI & INFO 25 e ...
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A Torinodanza Festival “OCD Love”, capolavoro di Sharon Eyal
Il 29 settembre 2018, nell’ambito di Torinodanza Festival, al Teatro Fonderie Limone di Moncalieri, sarà in scena la L-E-V Dance Company con OCD Love, concept, regia e coreografia Sharon Eyal e Gay Behar, sound artist DJ Ori Lichtik, interpreti Gon Biran, Rebecca Hytting, Mariko Kakizaki, Leo Lerus, Keren Lurie Pardes, Darren Devaney, Shamel Pitts , Daniel Norgen-Jensen. Coproduzione Colours/International Dance Festival, Sadler’s Wells Theatre London, The University of North Carolina Julidans/Amsterdam, Montpellier Danse, con il sostegno dell’Ambasciata di Israele in Italia. Ispirato all’omonima poesia del poeta americano Neil Hilborn e considerato il capolavoro di Sharon Eyal, OCD Love racconta con sensibilità e intensità una storia d’amore condizionata dal disturbo ossessivo compulsivo, patologia mentale caratterizzata da pensieri ossessivi associati ad azioni compulsive, che condiziona le relazioni sociali e la vita stessa di chi ne soffre. La malattia si insinua nel rapporto di coppia, sottolineata musicalmente dalle pulsazioni techno live di Lichtik, e coreograficamente dai fuori sincrono e dai gesti brevi e scattanti di danzatori alla continua ricerca di un contatto profondo, tanto desiderato quanto irrealizzabile. ORARI & INFO 29 settembre 2018, ore 20.45 Teatro Fonderie Limone Via Pastrengo, 88 10024 MONCALIERI (TO) Telefono: +39 011 640 1411 Stefania Napoli Fotografia: Regina Brocke e Ron ...
Read More »Dimitris Papaioannou racconta l’Umanità e la sua misteriosa esistenza con “The Great Tamer”
Dal 20 al 22 settembre 2018, nell’ambito di Torinodanza Festival, al Teatro Fonderie Limone sarà in scena The Great Tamer, concept, regia e coreografia Dimitris Papaioannou, in collaborazione con Tina Tzoka, musica Johann Strauss II, adattamento musicale Stephanos Droussiotis, interpreti Pavlina Andriopoulou, Costas Chrysafidis, Ektor Liatsos, Ioannis Michos, Ioanna Paraskevopoulou, Evangelia Randou, Drossos Skotis, Christos Strinopoulos, Yorgos Tsiantoulas, Alex Vangelis. Produzione Onassis Cultural Centre di Atene, coproduzione Culturescapes Greece 2017, Dansens Hus Sweden, Edm Productions, Festival D’avignon, Fondazione Campania Dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia, Les Théâtres De La Ville De Luxembourg, National Performing Arts Center-National Theater & Concert Hall | Npac-Ntch di Taiwan, Seoul Performing Arts Festival Spaf, Théâtre De La Ville di Parigi, con il sostegno di Alpha Bank E Megaron The Athens Concert Hall. Attraverso il mito di Persefone, moglie di Ade e regina dell’oltretomba, Papaioannou esplora il concetto di tempo inteso come grande domatore delle illusioni, attraverso un susseguirsi di visioni oniriche dalla forte vocazione simbolica. Il coreografo cerca e racconta il buio e la luce dell’umana esistenza, passando attraverso passioni, paure e sconfitte, riferimenti alla storia dell’arte di Raffaello a Rembrandt, all’antica Grecia per arrivare fino a Stanley Kubrick, con l’intento di comprendere e rappresentare il ...
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