La stagione di danza del Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia apre la porte al nuovo anno, precisamente il 4 gennaio 2017 alle ore 20:30, con un “classico” della storia del Balletto davvero immortale, Lo Schiaccianoci, presentato nella versione coreografata e diretta da Amedeo Amodio e prodotta da Daniele Cipriani Entertainment, con il contributo del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo. Fonte d’ispirazione è il racconto di E.T.A. Hoffmann Schiaccianoci e il Re dei Topi, celebrato nel 200° anniversario della sua pubblicazione, alla quale celebrazione si affianca quella della memoria di Emanuele Luzzati, curatore delle scene e dei costumi, scomparso ben 10 anni fa. In questo Schiaccianoci, creato per Elisabetta Terabust e Vladimir Derevianko da Amodio nel 1989 durante gli anni d’oro dell’ATER Balletto di cui egli era allora direttore, lo Schiaccianoci del titolo non è il prodotto di un sortilegio, bensì della fantasia di una bambina la quale (come tutti i bimbi) gioca e parla coi suoi giocattoli, facendoli vivere nel mondo magico dell’immaginazione, che è quello della “sua” realtà: uno schiaccianoci può benissimo essere un principe, un’ombra sulla parete può diventare un drago in quel mondo dove desiderio e paura, sogno e incubo si ...
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Stagione Danza 2015 del Teatro Valli: ouverture brasileira
Ad aprire la Stagione Danza 2015/2016 del Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia sarà la compagnia brasiliana di danza contemporanea Grupo Corpo, in scena il 10 ottobre alle ore 20:30 con Triz e Sem Mim. Dal genio creativo dei fratelli Pederneiras (Paulo per le scene e luci, Rodrigo per le coreografie) nascono due opere suggestive e affascinanti, che catapultano lo spettatore in una dimensione parallela, in un mondo perso nelle pagine della Mitologia alla ricerca della purezza dell’essere umano. Il primo lavoro, il cui titolo è l’abbreviazione del portoghese por um triz (“per un pelo”), ruota intorno al concetto d’instabilità, di disequilibrio: i danzatori si muovono sulla scena sempre in bilico come sul filo di un rasoio, o meglio della celebre spada di Damocle, da cui gli autori si lasciano fortemente ispirare. La musica di Lenine, cantautore pop brasiliano, è altrettanto tagliente, così come la scenografia, composta da circa quindici chilometri di filo d’acciaio. Un’atmosfera surreale, ansiogena, crudamente riflessiva. Sem Mim – creazione originaria del 2011, qui riproposta nella versione aggiornata per la prima italiana – abbandona le tensioni tra le onde del mare, in particolare quello di Vigo, cittadina della Spagna nord-occidentale. Fonte d’ispirazione la poesia Ondas do ...
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