Il 17 e il 18 agosto 2018 il Teatro Romano di Verona ospiterà la compagnia newyorchese di danza contemporanea Paul Taylor Dance Company, con tre capolavori firmati Paul Taylor, Cloven Kingdom, su musiche di Arcangelo Corelli, Henry Cowell e Malloy Miller, Piazzolla Caldera, musiche di Astor Piazzolla e Jerzy Peterburshsky, e Promethean Fire, su Toccata e Fuga in Re minore, Preludio in Mi bemolle minore e Preludio corale BWV 680 di Johann Sebastian Bach. Considerato il più grande coreografo americano vivente, icona indiscussa della modern dance americana, già danzatore per Merce Cunningham, Martha Graham e George Balanchine, con la sua inesauribile vena creativa, Taylor ha creato oltre centoquaranta coreografie in oltre sessant’anni di attività, dando vita nel 1954 alla sua straordinaria compagnia. Il trittico proposto nelle due serate veronesi prevede dunque Cloven Kingdom, opera del 1976, che prende spunto dall’idea di Spinoza che considera l’uomo un animale sociale per mostrare la doppia natura di dodici danzatori in abiti da sera il cui formalismo svanisce in movenze ironiche e informali; Piazzolla Caldera del 1997, che cattura la natura del tango ricreandone la sensualità, la passione e gli istinti; infine, Promethean Fire del 2002, toccante lavoro commissionato da American Dance Festival, non una ...
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Les Ballets Jazz de Montréal infiamma l’Estate Teatrale Veronese
Ad inaugurare la sezione danza di Estate Teatrale Veronese 2015, il 17 e il 18 luglio 2015 sarà Les Ballets Jazz de Montréal, che porterà in scena al Teatro Romano di Verona un trittico di coreografie, Zero In On, Rouge e Harry. Solidamente affermata nel panorama internazionale, fondata nel 1972 dai coreografi Geneviève Salbaing, Eva Von Gencsy e Eddy Toussaint e diretta dal 1998 da Louis Robitaille, la compagnia canadese propone una forma ibrida di danza, che coniuga l’estetica del balletto classico con altri stili, conservando un approccio contemporaneo e dando vita a performance originali ed stupefacenti. Ad aprire la serata, Zero in On passo a due creato nel 2010 dal coreografo Cayetano Soto su musica di Philip Glass, opera che si propone di focalizzare l’attenzione (il titolo della coreografia allude proprio a questo) degli spettatori sui danzatori, riducendo lo spazio scenico, in modo da limitare l’importanza della scenografia per aumentare quella della coreografia. Segue in prima italiana assoluta, Rouge del brasiliano Rodrigo Pederneiras, su musiche di Paul Baillargeon e dei fratelli Grand, che ha debuttato con grande successo a Boston lo scorso novembre e che abbina la danza classica e contemporanea a quella latina, dando grande risalto alla fisicità, ...
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