Dopo Swan Lake, Carmen e Giselle, Dada Masilo torna a interpretare i grandi classici del balletto avvicinandosi, questa volta, a La Sagra della Primavera di Stravinsky. Ma non è la fusione e la sovrapposizione di danze e bagagli culturali differenti a muovere questa volta la coreografa che sembra invece rivolgersi al minimalismo e all’energia della danza Tswana, nata nel Botswana e unica per ritmo ed espressività. «Malgrado la mia formazione fino ad oggi non ho mai studiato il movimento Tswana – racconta – eppure è parte della mia cultura e delle mie origini». Cosa è oggi un sacrificio? Ed è davvero necessario per il cambiamento? A partire da queste domande la coreografa costruisce un nuovo tessuto narrativo che la conduce a lavorare sulla sua identità: i canti collettivi, i riti ma anche il dolore e la sofferenza che gli umani possono infliggersi vicendevolmente. Con una comunità di dodici interpreti in scena, Masilo presenta il suo spettacolo come un punto interrogativo sulla possibilità di raccontare e scrivere una nuova Storia che possa liberarci dalla crudeltà. ORARI & INFO 11 e 12 novembre ore 21.00 13 novembre ore 16.00 e 21.00 Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi Via Pietro de Coubertin, 30 Roma www.giornaledelladanza.com
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