Va in scena al Teatro Costanzi di Roma dal 5 (con anteprima giovani il 4 maggio) all’11 maggio Le Parc di Angelin Preljocaj, con Eleonora Abbagnato, Stéphane Bullion étoile ospite, i Solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Le Parc, ambientato nel mondo aristocratico del grand siècle francese, è un balletto in tre atti sull’arte di amare: a guidare le azioni tra favola d’amore e abbandono sono quattro personaggi in abiti contemporanei che, come giardinieri del cuore, si muovono in una dimensione atemporale. In un’azione che si svolge in un parco alla francese rivisitato (le scenografie sono di Thierry Leproust) su musiche di Mozart e Goran Vejvoda, Preljocaj affronta con lucidità il tema dell’innamoramento e i codici amorosi della seduzione, tra raffinati e delicati giochi nei sentieri dell’amore. Le Parc è un balletto che Angelin Preljocaj – coreografo francese d’origine albanese appartenente alla seconda generazione della “nouvelle danse” – creò nel 1994 per i ballerini dell’Opéra di Parigi, mescolando il linguaggio accademico con quello contemporaneo. Rappresentato regolarmente all’Opéra di Parigi da ormai ventidue anni, è, tra i titoli di Preljocaj, quello più ripreso dalle Compagnie di Balletto, ma il prossimo 5 maggio sarà rappresentato per la ...
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Il Ballet Preljocaj presenta “Biancaneve” al Teatro Pérez Galdós
Il prossimo 17 e 18 dicembre il Ballet Preljocaj riproporrà Biancaneve al Teatro Pérez Galdós a Las Palmas de Gran Canaria. Lo spettacolo, era stato rappresentato per la prima volta il 25 settembre 2008 alla Biennale della Danza di Lione e in seguito in altre città d’Europa. La coreografia è di Angelin Preljocaj, su musiche di Gustav Mahler. I costumi sono firmati da Jean-Paul Gaultier, le scenografie da Thierry Leproust. Si tratta di un balletto narrativo con una drammaturgia. Mescolanza di simboli universali e di danza contemporanea, questo spettacolo barocco e meraviglioso racconta la fiaba più nota ed archetipica. È lo stesso Angelin Preljocaj a spiegare i suoi intenti nel delineare il suo disegno coreografico: “Ultimamente ho creato delle coreografie molto astratte e, come spesso mi accade, sentivo il desiderio di fare il contrario, di scrivere qualcosa di più concreto e di aprire una parentesi fiabesca e incantata. Probabilmente per uscire dalla routine e anche perché, come tutti, adoro le favole. Sono fedele alla versione dei fratelli Grimm con alcune variazioni personali, basate sulla mia analisi dei simboli del racconto. Bettlheim descrive Biancaneve come la storia di un Edipo invertito. La matrigna è senza dubbio il personaggio centrale del racconto: è ...
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