L’infortunio per un ballerino non è solo un danno fisico, ma è anche un trauma psicologico che troppe volte viene sottovalutato. Per chi vive di danza o la ama, infatti, l’idea di non poterla esercitare per un tempo indefinito è deprimente, e quando il tono dell’umore si abbassa si verificano ripercussioni anche sulla salute e sulla guarigione. I ballerini spesso continuano a ballare soffrendo anche a causa di una certa ‘sottocultura’ radicata nella danza che abbraccia dolore e sofferenza fisica. Se da un lato questo stoicismo insegna a non arrendersi alle avversità, dall’altro crea notevole stress nel danzatore che si sente un perdente all’idea di fermarsi. Per chi pratica la danza come lavoro, insegnanti o danzatori professionisti, la situazione è chiaramente più grave. I ballerini sono riluttanti ad ammettere di essersi infortunati per paura di essere sostituiti negli spettacoli e di perdere potenziali entrate economiche. Talvolta la pressione arriva dai coreografi che insistono perché il danzatore continui a provare ed esibirsi nonostante gli infortuni, perché ‘lo spettacolo deve continuare’. Un altro aspetto importante da considerare è che i ballerini si sentono incompresi dai professionisti medici che spesso non apprezzano e non capiscono il mondo della danza. Quando un danzatore subisce ...
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