Se nella vita reale non capita spesso di avere seconde occasioni, nel teatro e nella danza è possibile avere più di una possibilità di rivedere uno spettacolo. Con un plus non trascurabile: non è mai più lo stesso spettacolo della sera precedente. Ma può essere anche migliore. Di certo si presenta per essere sempre un ottimo spettacolo quello che mette in gioco tre leggende del teatro e della danza: Vaslav Nijinsky, Mikhail Baryshnikov e Robert Wilson. Lo spettacolo si intitola Letter to a man, e prende l’avvio dai Diari di Vaslav Nijinsky, scritti nel 1919 da colui che viene considerato il più grande ballerino e coreografo dell’ultimo secolo, all’origine della fama dei Ballets Russes di Sergej Diaghilev. “È la scrittura di un uomo lucido e folle. È una comunicazione così nuda, così disperata da risultare unica. La realtà ci sta di fronte, ed è quasi intollerabile. Se non fosse finito in manicomio… avremmo avuto in Nijinsky uno scrittore paragonabile al ballerino”: scriveva Henry Miller. Bob Wilson e Mikhail Baryshnikov avevano già collaborato per lo spettacolo The old woman, e non stupisce che si ritrovino a collaborare, dato che per Wilson “tutto il teatro è danza”, e lo ha dimostrato anche nel recente Odyssey, dove ...
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