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Tag Archives: Vaslav Nijinsky

Margot Fonteyn: un omaggio alla divina nel 106° dalla nascita

  Dame Margaret Evelyn Hookham, conosciuta con il nome d’arte di Margot Fonteyn (Reigate, 18 maggio 1919 – Panama, 21 febbraio 1991) è considerata tra le più grandi ballerine di tutti i tempi. Ha trascorso l’intera carriera come artista del Royal Ballet (ex Sadler’s Wells Theatre Company), ed è stata nominata prima ballerina assoluta. Essere riconosciute con tale titolo è un grande onore, tradizionalmente riservato solo a ballerine eccezionali. La Fonteyn fu designata nel 1979, come premio per il suo 60º compleanno. Il titolo fu ratificato dalla Regina Elisabetta II in qualità di patrona della compagnia inglese di balletto. I primi anni li trascorse in Cina, dove la famiglia si trasferì per seguire il lavoro del padre. All’inizio della sua carriera, Margaret trasformò il cognome Fontes in Fonteyn (lo stesso fece suo fratello) e iniziò a prendere lezioni di danza classica all’età di quattro anni, studiando sia in Inghilterra che in Cina. La sua formazione a Shanghai avvenne con il ballerino russo espatriato Georgy Goncharov, contribuendo al suo continuo interesse per il balletto russo. La compagna di Goncharov, Vera Volkova, divenne in seguito influente nella carriera e nella formazione di Fonteyn. Tornata a Londra all’età di quattordici anni, si formò ...

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La Péri (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Balletto pantomimico-fantastico in due atti e tre scene, La Péri fu coreografato da Jean Coralli sulla partitura musicale di Johann Friedrich Franz Burgmüller e libretto di Théophile Gautier con Jean Coralli. La prima andò in scena nel 1843 al Théâtre de l’Opéra (Salle Le Peletier) di Parigi con Carlotta Grisi al fianco di Marius Petipa nel ruolo di Achmet, dello stesso Coralli nel ruolo del Marchand d’Esclaves, di J.B. Barret (Roucem) e Delphine Marquet (Nourmanhal). Il debutto al Palais Garnier dell’Opéra vide la luce nel 1931, in occasione di un gala benefico con la coreografia di Léo Staats, interpreti Camille Bos e Serge Peretti. La trama racconta una storia complessa basata su una favola persiana che narra di Iskender, il Re, il quale, rendendosi conto che i giorni della sua giovinezza erano finiti, vagò per l’Iran alla ricerca del Fiore dell’Immortalità. Quando giunse ai confini della Terra, trovò una Péri (serva dei Puri) addormentata nella sua veste di gioielli preziosi. Una stella brillava sopra la sua testa e nella sua mano brillava il Fiore. Iskender si chinò silenziosamente sulla Dormiente e, senza svegliarla, le prese il Fiore che ardeva tra le sue mani caldo come il sole di mezzogiorno. La ...

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Auguri ad una delle più grandi ballerine britanniche: Darcey Bussell

Tanti auguri di felice compleanno a Dame Darcey Bussell (Londra, 27 aprile 1969) già Prima ballerina del Royal Ballet di Londra. Ammirata dal vasto pubblico, lodata dalla critica, viene ricordata come una delle più grandi ballerine britanniche. Si è formata presso la Arts Educational School e la Royal Ballet School. Ha iniziato la sua carriera professionale al Sadlers Wells Royal Ballet, ma dopo solo un anno si è trasferita al Royal Ballet, dove è diventata prima ballerina all’età di vent’anni nel 1989. La Bussell è rimasta con il Royal Ballet per tutta la sua carriera, durata più di due decenni, ma si è esibita anche come artista ospite con molte compagnie di spicco tra cui New York City Ballet, Balletto del Teatro alla Scala, Kirov Ballet, Hamburg Ballet e Australian Ballet. Si è rititrata nel 2007. Darcy ha svolto poi nuove carriere artistiche, inoltre supporta numerose organizzazioni benefiche e istituti di danza britannici e internazionali. Mentre studiava alla Royal Ballet School, è apparsa in una serie di produzioni scolastiche, tra cui spettacoli al Royal Opera House, dove il coreografo Kenneth MacMillan notò la sua tecnica eccezionale, e nel 1988 decise di impiegarla per creare il ruolo principale nel suo balletto ...

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La fata delle bambole (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

La fata delle bambole (Die Puppenfee) è un balletto-pantomima-divertissement in un atto. Il libretto fu redatto da Joseph Haßreiter e Franz Xaver Gaul. La coreografia proviene da Joseph Haßreiter e la musica è stata composta da Josef Bayer nel 1888. “La fata delle bambole” è una delle opere di balletto più popolari nei paesi di lingua tedesca. La prima mondiale ebbe luogo il 4 ottobre 1888 al Teatro dell’Opera di Corte di Vienna. In occasione di un evento di beneficenza sotto il protettorato della principessa Pauline Metternich, fu eseguito per la prima volta con il titolo “Im Puppenladen” nel Palazzo del Principe Johannes Liechtenstein nel 1888, e venne interpretato da aristocratici e nobili. Il balletto, nella cui versione originale il ruolo della protagonista era mimato, è stato più volte ripreso a Vienna con la coreografia di Joseph Haßreiter, e fa ancora parte del repertorio dell’Opera di Stato di Vienna. Infatti all’inizio del 1888, il maître viennese Joseph Haßreiter e il pittore Franz Gaul, progettarono questo balletto particolarmente divertente, ambientato in un negozio di bambole. L’idea ricordava Léo Delibes e il coreografo Arthur Saint-Léon che già avevano allestito nel 1870 con successo la storia di E.T.A. Hoffmann “L’uomo della sabbia” in ...

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Il Boston Ballet è pronto per la 62ª stagione (2025/26)

Il direttore artistico del “Boston Ballet”, Mikko Nissinen, ha annunciato la programmazione per la stagione 2025-2026, che prevede un ambizioso programma di danza, tra cui una prima mondiale, tre prime del “Boston Ballet” e il ritorno di titoli amati e di rilievo. La 62ª stagione della Compagnia si svolgerà dal 6 novembre 2025 al 7 giugno 2026 presso la Citizens Opera House. “Sono entusiasta che il nostro pubblico possa assistere alla nostra prossima stagione, che offre grandi classici senza tempo, nuove opere per Boston e balletti dei coreografi più richiesti e di successo di oggi”, ha dichiarato il direttore artistico Mikko Nissinen. “Il Boston Ballet vanta alcuni dei ballerini più talentuosi e versatili al mondo, che brilleranno in questo dinamico repertorio”. La stagione si apre con “Jewels” di George Balanchine (6-16 novembre), che torna per la prima volta dal 2014. Composto da tre sezioni distinte: Smeraldi, Rubini e Diamanti, il balletto mette in mostra il meglio dello stile neoclassico inconfondibile di Balanchine, e ogni sezione rappresenta un periodo della sua vita. Emeralds rappresenta l’eleganza dello stile francese con la musica di Gabriel Fauré, movimenti romantici e gonne di tulle fluenti. Musicato da Igor Stravinsky, Rubies è un balletto dinamico, jazzistico ...

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Parte da Piacenza il tour 2025 della Compagnia Lost Movement

Parte il 15 marzo da Piacenza il tour che vedrà impegnata sino a dicembre Lost Movement, compagnia Under35 nata nel 2011 a Milano e guidata dal dramaturg Christian Consalvo con le coreografie di Nicolò Abbattista e Giovanni Careccia. Sino a dicembre Lost Movement girerà Emilia Romagna, Campania, Puglia, Lombardia, Piemonte, Abruzzo, Veneto, Sardegna e Lazio proponendo una parte del proprio repertorio coreografico all’interno di importanti rassegne e festival della penisola. Si inizia sabato 15 marzo al Teatro Trieste 34 di Piacenza all’interno del festival Insincronia con un doppio programma: From C to You di Giovanni Careccia dà corpo e voce a pensieri, ombre e suggestioni inconfessabili in un viaggio all’interno del labirinto della mente di un uomo qualsiasi, un flusso di coscienza in movimento che sfida il voyeurismo del pubblico; a seguire A LOT OF, ultima produzione della compagnia liberamente ispirata alla figura del coreografo e danzatore Vaslav Nijinsky e alla sua relazione tormentata con la moglie Romola de Pulszky e con l’amante-impresario Sergej Pavlovič Djagilev. Un trio che rappresenta le sfaccettature della stessa anima tormentata di Nijinsky sulle note de L’Après-midi d’un Faune di Debussy e Le Sacre du Printemps di Stravinskij rielaborati e decostruiti in chiave elettro acustica ...

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Le Pavillon d’Armide (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Il balletto in un atto e tre quadri su coreografia di Michel Fokine si avvale della musica di Nicolai Čerepnin e del libretto di Alexandre Benois. Fu ispirato dalla novella Omphale di Théophile Gautier e rappresentato in debutto il 25 novembre 1907 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, con scenografie e costumi dello stesso Alexandre Benois. Interpreti principali la leggendaria prima ballerina Anna Pavlova nel ruolo di Armide, l’altrettanto iconico Vaslav Nijinsky nella parte dello schiavo preferito di Armide e lo storico danzatore Pavel Gerdt in quello di René, visconte di Beaugency. Fu il primo balletto presentato dalla produzione dei “Balletti Russi” di Sergej Pavlovič Djagilev il 19 maggio 1909 al pubblico di Parigi riunito al Théâtre du Châtelet, con protagonisti Vera Karalli, Mikhaïl Mordkin e Vaslav Nijinski. La serata si rivelò trionfale, composta da tre balletti: Les Danses Polovtsiennes, Le Festin e ben appunto Le Pavillon d’Armide. La parte di Armide venne anche impersonata dalla grande prima ballerina Tamara Karsavina nel 1912. Una variazione femminile di “Le Pavillon d’Armide” è stata introdotta nel “Grand Pas” di Paquita. Il balletto è ambientato in epoca romantica e durante il regno di Luigi XIV. È da considerarsi uno dei primi balletti brevi, realizzati in ...

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Trilby (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

“Trilby” è un balletto fantastico in due atti e tre scene creato da Marius Petipa su musiche di Julij Gerber, basato sulla fiaba letteraria di stampo romantico-popolare del francese Charles Nodier “Trilby, ou Le Lutin d’Argail” pubblicata nel 1822. Nella versione di Petipa l’ambientazione si svolge in Scozia con l’elfo Trilby che protegge la casa della giovane donna Bettli mentre giura di amare il piccolo uccellino Colibrì. Tuttavia si innamora di Bettli, che è fidanzata con il contadino Wilhelm. Trilby ingabbia Colibrì, incanta Bettli e la trasporta nel “Regno degli Elfi”. Quando Wilhelm libera Colibrì dalla sua gabbia, la magia viene annullata, Trilby muore e Bettli viene liberata per sposare Wilhelm. La prima del balletto ebbe luogo il 25 gennaio 1870 al “Teatro Imperiale Bolshoi” di Mosca con le scene di Karl Walz e Pavel Issakov e i costumi firmati da Philippe Calver e Alexei Stoliarov. I ruoli femminili principali furono interpretati da Polina Karpakova che occupa un posto di tutto rilievo nella storia della danza per essere stata la prima interprete del ruolo di Odette-Odile nel “Lago dei cigni” e dall’allieva Ludiia Geiten che era particolarmente elogiata come bambina prodigio, all’epoca di questo balletto aveva dodici anni e la ...

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2024 un anno di danza e balletto

Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...

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Torna in scena il capolavoro su Nijinsky di John Neumeier  

Vaslav Nijinsky era all’apice della sua carriera all’inizio del XX secolo. Le sue performance senza pari gli procurarono ammiratori adoranti mentre le sue coreografie evocative e sensuali provocarono rivolte nei teatri di Parigi. In una tragica svolta degli eventi, Nijinsky soccombette agli effetti della schizofrenia, trascorrendo il resto della sua vita dentro e fuori dai centri di cura. Diede la sua ultima esibizione pubblica nel 1919 in un grand hotel svizzero in una danza che rifletteva la gamma di emozioni. L’acclamato coreografo John Neumeier esamina l’ultima performance di Nijinsky, tracciando l’ascesa e la caduta di un genio creativo in vividi dettagli. Ricorda la sua famiglia travagliata, le sue storie d’amore sfortunate e le performance trascendenti che gli hanno portato fama. In una produzione che sfida ogni categorizzazione “Nijinsky” offre agli artisti maschili dell’Australian Ballet diretti da David Hallberg, l’opportunità di cimentarsi nello stile distintivo del leggendario ballerino. Ambientato nel glamour della Parigi dei primi del XX secolo, le ricche scenografie e gli splendidi costumi creano un mondo nel mondo, traboccante di opulenza visionaria.   Vaslav Nijinsky è stato una grande fonte di ispirazione per John Neumeier fin dall’inizio della sua giovane carriera. Presentato per la prima volta nel 2000 dall’Hamburg ...

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