Nei panni dello schiavo favorito, con i pantaloni alla turca dorati e la pelle dipinta di un grigio-azzurro scuro, Nijinsky correva sul palcoscenico come una creatura metà animale e metà serpente, pazza di desiderio; incantava Ida Rubinštejn, e poi moriva ai suoi piedi: «Era indescrivibilmente selvaggio, un gatto carezzevole, una tigre feroce; la sua leggerezza e la sua agilità erano incredibili, ma non perdeva mai la sensualità». Si intitola Vaslav Nijinsky, un salto nel buio ed è uscita nel novembre 2014 la biografia di un grande genio della danza, un ballerino e un coreografo tra i più grandi di tutti i tempi, un artista della danza come pochi ne nascono, un pioniere che non ha mai perso il magnifico vizio di saltare nel buio, mirando sempre all’innovazione, sua fedele compagna di una vita. Firmato da Lucy Moore, giornalista e autrice radiofonica, ed edito dalla EDT, nell’ambito della collana vite straordinarie, il libro racconta la storia di questa vita spezzata in due, seguendo una parabola che comincia alla Scuola imperiale di danza di San Pietroburgo nei primi anni del Novecento, passa dall’immenso successo dei Balletti Russi nella Parigi di Proust, Cocteau e Debussy, dal matrimonio con una giovane contessa ungherese, Romola ...
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The Rite of the Spring at one Hundred
La Carolina Performing Arts e la University of North Carolina a Chapel Hill commemora il 100 ° anniversario della prima parigina della Sagra della primavera di Igor Stravinskij attraverso una stagione che ri-immagina, reinterpreta ed esplora l’influenza che quest’opera ha avuto in questi anni nel mondo della danza. Saranno presentate 11 opere nuove, nove anteprime mondiali e due anteprime statunitensi di artisti che prendono ispirazione dal lavoro originale di Stravinskij, che interpretano ciò che questo capolavoro significa per il nostro mondo contemporaneo. La Sagra della Primavera sulla musica rivoluzionaria di Igor Stravinsky, e la coreografia del celebre ballerino Vaslav Nijinsky con costumi e scenografie dell’artista russo Nicholas Roerich. Fu rappresentato dai Balletti Russi di Sergej Diaghilev il 29 maggio 1913, suscitando una rivolta al Théâtre des Champs-Elysées. La rottura con quanto visto fin’ora era totale, la musica cercava sonorità dissonanti e poco melodiose, a cui l’orecchio del pubblico non era avvezzo, la danza seguiva movimenti spezzati, chiusure invece di aperture, passi pesanti, i ritmi e movimenti erano “primitivi”, era assente l’eleganza del balletto vista fino ad allora, il focus era più sul movimento della figura umana. La reazione del pubblico fu devastante, tra fughe dalla sala ed interventi della ...
Read More »La danza di Nijinsky a Bosa con una mostra biografica che omaggia il grande danzatore
L’Associazione Teatrale AnalfabElfica, nata anni fa’ ad Alghero, celebrerà a Bosa – con il pieno supporto ed il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura – un anniversario unico nel suo genere: il centenario del debutto come coreografo, dei Ballet Russes di Diaghilev, del più rivoluzionario ballerino della storia, Vaslav Nijinsky. Personaggio controverso ed effimero allo stesso tempo, nel 1912 diede origine ad una rivoluzione nella danza, paragonabile per proporzioni a quella di Picasso nell’arte figurativa, che segnò l’inizio della danza moderna. I suoi due più grandi capolavori “L’après midi d’un faune” e “Le Sacre du Printemps”, troppo d’avanguardia per quei tempi, furono ragione di scandalo e originarono la damnatio memoriae che Nijinsky dovette subire anche dopo la triste fine in manicomio. Al suo genio, l’AnalfabElfica ha dedicato sei anni di studio, e raccolto in una mostra biografica sul ballerino una grande raccolta di prime edizioni su Nijinsky: foto, documenti autografi, riproduzioni fotografiche dei suoi dipinti e tanto altro ancora. Le ricerche sono poi confluite nella produzione di un Lungometraggio dal titolo “Nijinsky il ballerino di Dio”. A Bosa, dal primo al tre giugno, saranno presenti la mostra biografica, il lungometraggio e lo spettacolo teatrale “Le Sacre du Printemps”. La mostra e il lungometraggio ...
Read More »Esce “The birth of ballet russes”, un libro che ripercorre la storia dei balletti russi
La storia della nascita dei balletti russi è immensa, si sa, ma ripercorrendola si possono individuare i punti fondamentali, riconducibili ad alcuni nomi a noi familiari: Nijinsky, Stravinskij, Bakst, Diaghilev e molti altri. Tutto è racchiuso nella nuova edizione del libro del 1936 intitolato “The birth of ballet russes” di Peter Lieven e pubblicata recentemente per Noverre Press. Lieven, riveste un ruolo di particolare importanza, perché oltre a descrivere l’esordio dei balletti russi, ci fornice una chiara visone di ciò che accadeva dietro i sorrisi dei ballerini. Tutto ha inizio nel 1909 quando, sotto la direzione di Serge Diaghilev, nasce la prima compagnia dei balletti russi. Stabilitasi inizialmente a Parigi, si sposta poi a Monte Carlo, e il successo è immediato. Dopo alcune esibizioni verranno alla luce grandi nomi che faranno la storia di questa compagnia, come George Blanchine, Alicia Markova e Vaslav Nijinsky. In seguito alla morte di Diaghilev, avvenuta nel 1929, inizialmente i ballerini rimasero senza lavoro. Successivamente la compagnia riprese il suo percorso con il nome di “Balletti russi di Monte Carlo” . Ancora oggi i balletti russi sono ricordati per il loro impegno coerente di ordine e chiarezza, per le linee nette e precise, che riconducono a ...
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