Non solo palcoscenici internazionali e metropolitani ci riservano titoli interessanti per la stagione agli inizi. Due città protagoniste l’una in primavera con un piccolo ma interessante festival di danza contemporanea e l’altra protagonista assoluta della stagione estiva col festival areniano e con quello shakespeariano, site a poca distanza l’una dall’altra, propongono un cartellone non particolarmente innovativo ma di qualità. Parliamo ovviamente di Brescia, del Teatro Grande in particolare, e di Verona, col suo Teatro Filarmonico. Ad aprire la stagione invernale di danza a Brescia, l’11 ottobre prossimo alle ore 21.00, la Compagnia Abbondanza/Bertoni con Terramara (1991/2013), creazione già presentata dal duo coreografico, che lo ripropone però attraverso l’interpretazione di due giovani danzatori italiani, cui spetterà il compito di riproporre un’opera di bravura tecnica ed espressiva, insieme alla forza del messaggio di un Mediterraneo “arancione”. Una rinascita lungi dal creare archeologia della danza, parte del progetto diretto da Marinella Guatterini RIC.CI/Reconstruction Italian Contemporary Choreography (Anni ‘80/’90). Parte dello stesso progetto la serata del 14 ottobre, con Valeria Magli e la DanceHaus Company, che (ri)portano in scena Pupilla (1983/2014), che tra musiche di Debussy e poesie di Pascoli e Saba (per citare solo alcuni tra poeti e compositori facenti parte della ...
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