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Una ricca stagione di balletto per il Teatro dell’Opera di Roma

Manifesto Stagione 2014-2015

Un aumento del numero degli spettacoli senza mai perdere la qualità, l’eccellenza che il Teatro ha conquistato grazie alla presenza del Maestro Riccardo Muti sul podio e quale Direttore onorario a vita. Questa è la formula anti crisi che il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Capitale, Carlo Fuortes, ha presentato al primo incontro con il pubblico e la stampa. Il disavanzo delle precedenti gestioni, la crisi economica in atto nel Paese e la conseguente diminuzione dei finanziamenti pubblici, in Teatro si possono superare con una decisa crescita della produttività.

Ma l’ultima parola è pur sempre quella dei numeri: nella stagione 2014-2015 andranno in scena 14 spettacoli di opera e balletto, (rispetto ai 12 della passata stagione), tra questi 5 nuovi allestimenti (3 lo scorso anno); ma soprattutto è il numero delle recite che cresce con un totale di 115 (sulle 89 della passata stagione); le repliche passano mediamente a 8-10 rispetto alle 5-7 dell’anno scorso.

La ripresa economica del Teatro dell’Opera passa soprattutto dal botteghino, cioè dal pubblico, spiega il sovrintendente Carlo Fuortes: “Si può reagire in due modi alla crisi. Tagliare spettacoli e recite permette certamente una riduzione dei costi, ma è una strada che porta all’agonia e all’asfissia di un teatro. È giusto, invece, scommettere sulla produttività, sulla qualità e sul pubblico aumentando e non riducendo l’attività. Il Teatro deve soprattutto guardare a sé stesso per trovare nuova forza culturale, musicale ed economica. La storia ci insegna che le crisi possono diventare opportunità di sviluppo“.

Un rilancio, dunque, un new deal, di cui questa nuova stagione 2014-2015 ne è chiara, precisa e decisa dimostrazione.

La produzione, la qualità, il futuro del Teatro dell’Opera quindi, ma anche un richiamo alla memoria, alla Storia di questa Fondazione che tra Ottocento e Novecento è stata al centro di debutti che hanno fatto la storia dell’opera, della musica, della cultura. Così nasce l’idea del sovrintendente del recupero della memoria con la ripresa (almeno una produzione l’anno) di allestimenti storici. Uno sguardo filologico, affettuoso, culturale al passato.

La stagione 2014-2015 vola sulla storia della musica dal Settecento al Novecento, un percorso affascinante da Mozart ad Adams. Titoli di grande repertorio, ma anche opere che saranno una vera e propria scoperta.

Quel percorso che un teatro d’opera ha il dovere di offrire al proprio pubblico così da accontentare ogni gusto e far conoscere nuove creazioni, i nuovi orizzonti della musica, del canto, della danza. Per attirare anche un pubblico eterogeneo che vada da chi ama l’opera ai turisti che affollano la Capitale, dai melomani più esigenti ai giovani con tanta voglia di scoprire i diversi confini della musica.

Un cartellone ricco – che ha pochi confronti in Italia e in Europa – di nomi prestigiosi, amati dal pubblico, di fama internazionale. Direttori, registi, cantanti che hanno fatto, e fanno, la storia dell’interpretazione e della messa in scena.

La programmazione di danza prevede molti appuntamenti di grande interesse, a partire dal tradizionale balletto di Natale, Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij, coreografia firmata da Amedeo Amodio, scene di Emanuele Luzzati, alla direzione Nir Kabaretti. E sempre con il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma Capitale, in febbraio arriverà un dittico che unirà Le chant du Rossignol di Stravinskij e i Carmina burana di Orff, il primo con la coreografia di Léonide Massine e il secondo con la firma di Micha van Hoecke (Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera).

Ancora balletto in aprile, ancora coreografi moderni, geniali, che hanno segnato la storia della danza con untrittico su musiche di Bach, Ellington e Purcell, rispettivamente con le coreografie di Forsythe, Ailey e Limón. Si torna al grande Ottocento tra ottobre e novembre con Giselle di Adam, nella versione di Patrice Bart, e quindi con Coppélia nella mitica, si può ben dire, edizione di Roland Petit. Le due direzioni d’orchestra sono affidate a David Garforth.

 

INFO

www.operaroma.it

Lorena Coppola

www.giornaledelladanza.com

 

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