Esisteva una lunga e arcaica tradizione russa in virtù della quale imperatori, granduchi, conti ed ufficiali sceglievano le proprie amanti tra le ballerine di danza classica. E questo fu anche il destino di Mathilde Kschessinskaya, prima ballerina dell’eccelso Teatro imperiale Mariinsky e protagonista del romanzo storico La ballerina dello zar, uscito il 25 novembre 2010 in tutte le librerie per Neri Pozza.
L’autrice del libro, Adrienne Sharp, ci racconta la vita di una grande donna passata alla storia come una delle più talentuose ballerine di tutti i tempi e come l’amante dell’ultimo zar Nicola II, detto Niki.
L’incontro tra l’Imperatore e la prima ballerina, come si racconta nel libro, avvenne durante uno dei saggi della scuola di ballo del Teatro Mariinsky, che venivano allestiti grazie ai finanziamenti degli zar Romanov.
Era il 23 marzo 1890 quando lo zar Alessandro III, in occasione delle sobria cena che seguì il saggio finale della scuola, fece sedere alla sua sinistra Nicola e, accanto a lui, la ragazza che più di tutte prometteva di essere una stella del Mariinsky, Mathilde Kschessinskaya.
Nel romanzo, ambientato nei fasti del grande stato sovietico dal 1890 al 1920, la storia d’amore tra Niki e Mathilde si intreccia inesorabilmente con le vicende storiche di quel periodo, che portarono al tramonto dell’Impero zarista e della dinastia dei Romanov.
Le pagine di questo libro fanno parlare inequivocabilmente i sentimenti: dalla vita e dalle memorie di una grande donna trapelano un’intensa passione per l’arte e per la vita e una grande forza d’animo nell’affrontare gli orrori della storia.
Leonilde Zuccari