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La Biancaneve di Angelin Preljocaj al Teatro dell’Opera: tra sperimentazione, passione e amore

 

“Questa è un’opera sviluppata tra ricerca e sperimentazione come in un laboratorio. Perchè Biancaneve? Perchè è la storia perfetta da tramutare in un balletto, una trama ricca, piena di personaggi e intrighi,  ma soprattutto il rapporto tra due donne: una giovane,  pura e fresca e l’altra anziana, appesantita e terrena, porto in scena il conflitto,  lascerò al pubblico l’interpretazione più giusta, è questo che voglio!”

Queste le parole del coreografo Angelin Preljocaj in confernza stampa.

Com’è stato lavorare con la compagnia di ballo del Teatro dell’Opera di Roma?

” Bello! Per loro (la compagnia) Natale e per me Pasqua. Mi sono trovato benissimo, quando lavoro una coreografia prendo molto da ogni singolo danzatore ma prendo ancor di più dal gruppo, mi piace lavorare insieme ed ogni volta porto con me qualcosa in più come energia, intensità o forza, una crescita che mi arricchisce come coreografo e come artista.”

Biancaneve di Angelin Preljocaj, balletto mai rappresentato prima al Teatro dell’Opera
di Roma, è in scena al Teatro Costanzi da venerdì 3 a giovedì 9 maggio 2019, e
nell’anteprima giovani di giovedì 2 maggio, con le étoile, i primi ballerini, i solisti e il
corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato.
Un grande ritorno quello del coreografo franco-albanese Angelin Preljocaj, le cui
collaborazioni con il Teatro dell’Opera di Roma spaziano da Empty moves Parts I, II &
III, presentato al Teatro Nazionale con i danzatori della sua compagnia nel maggio
2016, a Le Parc e Annonciation, rappresentati sul palcoscenico del Costanzi con il
Balletto del Teatro dell’Opera di Roma rispettivamente nel maggio 2016 e nel marzo-
aprile 2017.

Il Sovrintendente Carlo Fuortes saluta l’arrivo del Maestro con queste parole: “Il genio
e la grande capacità creativa di Angelin Preljocaj sono dirompenti. Nel panorama
contemporaneo è tra i pochi coreografi che pur rimanendo fedele al proprio segno
creativo, riesce sempre a far germogliare qualcosa di nuovo, di diverso nella sua arte, a
trasformarsi, ad affrontare con eguale efficacia il balletto narrativo e la composizione
più astratta. La sua è una missione votata al bello, all’interiorità e al coinvolgimento
attraverso il corpo e l’anima. Inoltre la sua collaborazione con Jean Paul Gaultier rende
questa Biancaneve qualcosa di unico che si muove tra la luce e l’ombra di personaggi
amabili e malefici.”

La Direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, Eleonora Abbagnato
riconosce in Preljocaj “quella innata capacità tutta personale di guardare in profondità
alle tematiche narrative scelte, alla musica sapientemente assemblata, ai danzatori, e
di creare quello che non era mai stato creato prima. Angelin, a cui mi legano tanta
stima e tanta ammirazione, è per me una presenza indispensabile per la crescita dei
nostri ballerini. Affrontare le sue coreografie, le sue frasi di movimento, la sua
costruzione scenica sempre trasversale è stimolante e avvincente. La nostra étoile
Rebecca Bianchi sarà una candida e stupefacente Biancaneve, e il nostro primo
ballerino Claudio Cocino un principe coraggioso e dolce al tempo stesso. Tutti i primi
ballerini e i solisti contribuiranno a rendere speciale questa Biancaneve con il nostro
corpo di ballo sempre più dinamico e vivace.”

Biancaneve, balletto romantico e contemporaneo ispirato alla fiaba dei Fratelli Grimm,
debutta alla Biennale de la danse de Lyon nel settembre 2008 e nel 2009 viene
premiato ai Globes de Cristal.
L’idea nasce quando, dopo lavori come Empty Moves ed Eldorado, Preljocaj avverte
l’esigenza di rivolgersi di nuovo alla narrazione. Recupera così un tema popolare, una
favola appartenente alla memoria di tutti, su cui innesta una serie di variazioni
personali frutto dell’analisi dei numerosi simboli presenti nel racconto. A tal proposito,
il coreografo cita Bruno Bettelheim, psicanalista austriaco naturalizzato statunitense,
superstite dell’Olocausto, che descrive Biancaneve come una sorta di Edipo rovesciato.
Il personaggio centrale diventa quindi per Preljocaj la perfida matrigna, una donna
caratterizzata dalla narcisistica determinazione a non voler rinunciare alla propria
bellezza e seduzione, anche a costo di sacrificare la candida e innocente figliastra.
L’inedita matrigna, maestosa e sexy dark lady è ripensata da Preljocaj e dallo stilista
Jean Paul Gaultier che firma i costumi dell’intera produzione.

Attualità e incanto fiabesco si fondono alla perfezione in questo balletto articolato su
un sapiente e personalissimo collage di musiche di Gustav Mahler, dove Preljocaj
conserva ogni episodio e particolare, dallo specchio alla mela stregata. Le meravigliose
scene di Thierry Leproust disegnano i luoghi in cui si svolge la favola,
un’ambientazione tra realismo e astrazione sorretta e amplificata dalle luci di Patrick
Riou. Coreograficamente Biancaneve viene rimontata da Claudia De Smet. Le musiche
sono su base registrata.

Sara Zuccari

Direttore www.giornaledelladanza.com

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