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L’omaggio all’Italia dell’étoile Svetlana Zakharova: amore…

Svetlana Zakharova

L’omaggio all’Italia di una superstar mondiale del balletto in armonia con le intermittenze del cuore. È il trittico Amore di Svetlana Zakharova, étoile del Teatro Bol’šoj di Mosca dal 2003 e del Teatro alla Scala di Milano dal 2007,lo spettacolo con cui il Teatro Comunale di Bologna chiude la Stagione di Danza 2019 lunedì 14 e martedì 15 ottobre alle 20.30. Ospite per la prima volta delle stagioni del Comunale, Zakharova è contesa dai teatri più prestigiosi al mondo per l’avvenenza scenica, la perfezione tecnica e l’eleganza assoluta del suo stile. Interprete riconosciuta del repertorio classico e del Novecento, negli ultimi anni si è dedicata a lavori da lei stessa ideati, fra cui Pas de Deux for Toes and Fingers insieme al marito violinista Vadim Repin. Con Amore, titolo che la danzatrice ucraina ha preferito rispetto all’equivalente inglese “love” per il suo significato squisitamente musicale, Zakharova si cimenta nel repertorio contemporaneo affidando a coreografi di fama internazionale i tre lavori che compongono il trittico e dividendo il palco con Solisti e Primi ballerini del Balletto del Teatro Bol’šoj. 

«Ho capito che cresce in me il desidero di conoscere nuovi coreografi, confrontarmi con stili a me ignoti, senza paura degli esperimenti – dice Svetlana Zakharova – Mi piace anzi, e persino mi diverte, mostrarmi diversa da come il pubblico si aspetta di ritrovarmi, rivelare aspetti insospettabili della mia personalità scenica. Certo è difficile e rischioso sperimentare, ma per un ballerino nulla è più stimolante».

Ad aprire il trittico è Francesca da Rimini, coreografia ideata dal russo Yuri Possokhov sull’omonima fantasia sinfonica di Pëtr Il’ič Čajkovskij e libretto di Jean-François Vazelle per il San Francisco Ballet nel 2012. Ispirato al celebre episodio del Canto V dell’Inferno dantesco dedicato all’amore tragico di Paolo e Francesca, il lavoro si avvale delle scene di Maria Tregubova, dei costumi di Igor Chapurin, delle luci di Andrey Abramov e dell’ideazione video di Yury Yarushnikov. Sul palco, accanto a Zakharova nei panni di una candida Francesca prima sospinta e poi travolta dalla passione, i Primi ballerini del Bol’šoj Denis Rodkin nel ruolo di Paolo e Mikhail Lobukhin in quello di Giovanni. Al loro fianco un coro di dame stilizzate alla maniera medievale – composto da Ana Turazashvili, Ekaterina Besedina, Olga Barichka, Ekaterina Smurova, Oxana Sharova – e di guardiani dell’inferno – interpretati da Karim Abdullin, Alexei Gainutdinov, Anton Gainutdinov. Segue Rain Before it Falls, balletto a tinte forti concepito nel 2014 dal tedesco Patrick de Bana appositamente per Zakharova su musiche di Johann Sebastian Bach, Ottorino Respighi e Carlos Pino-Quintana. Il lavoro, che scava nel profondo dell’animo umano fra interni bui e ombre inquietanti – con i costumi di Stephanie Baeuerle e le luci di James Angot –, vede protagonisti insieme a Zakharova, Denis Savin e lo stesso Patrick de Bana. Chiude Strokes Through the Tail, ideato nel 2005 per la Hubbard Street Dance Company di Chicago dall’irlandese Marguerite Donlon sulla base della Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart. In scena con Zakharova cinque danzatori del Bol’šoj quali Mikhail Lobukhin, Denis Savin, Karim Abdullin, Alexei Gaynutdinov, Anton Gainutdinov, che incarnano la struttura della notazione musicale mozartiana rivelando tutto il genio e l’umorismo del grande compositore austriaco. Una creazione irriverente sull’inversione dei ruoli di genere – con costumi di Igor Chapurin e luci di Andrey Abramov – che offre a Zakharova l’occasione di esibirsi in frac e gambe scoperte, attorniata da danzatori in tutù bianco e torso nudo.

Ad interpretare le pagine musicali del Trittico è l’Orchestra del Teatro Comunale diretta da Pavel Klinichev.

I biglietti da 100 a 25 euro sono in vendita sul sito www.tcbo.it e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. I biglietti e gli abbonamenti già acquistati per le due recite di Amore inizialmente previste per lo scorso febbraio restano validi per le date di ottobre e daranno accesso in sala senza bisogno di alcuna sostituzione. Chi è in possesso del biglietto datato 27 febbraio o dell’abbonamento Danza turno E potrà accedere alla recita del 14 ottobre e chi è in possesso del biglietto datato 28 febbraio o dell’abbonamento Danza turno F potrà accedere alla recita del 15 ottobre, mantenendo gli stessi posti prenotati.

Sara Zuccari

Direttore www.giornaledelladanza.com

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