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Te siento… Tango. Il nuovo spettacolo di Miguel Ángel Zotto, stella indiscussa del tango argentino, al Teatro Olimpico

Miguel Ángel Zotto

Miguel Ángel Zotto, uno dei più grandi tangueri dei nostri tempi, stella indiscussa e carismatico interprete del “pensiero triste che si balla”, ha scelto Roma per presentare il suo nuovo spettacolo Te siento… Tango, ospite dell’Accademia Filarmonica Romana e del Teatro Olimpico per il primo appuntamento delle Giornate della Danza di Roma. Dopo un’anteprima a Rieti al Teatro Flavio Vespasiano il 13 ottobre per il Reate Festival, lo spettacolo debutta in prima assoluta martedì 15 ottobre (ore 21) al Teatro Olimpico dove sarà in scena fino al 27 ottobre, per poi proseguire con una tournée che toccherà le città di Bari, Genova e Verona.

Prendendo spunto dalla sua autobiografia Te siento, pubblicata nel 2018, Zotto crea un percorso musicale e coreografico che esplora i vari volti del tango argentino, dove eleganza, sensualità e seduzione si fondono con energia. Un omaggio, attraverso aneddoti, testimonianze, storie e racconti, verso quei maestri, musicisti, ballerini e cantanti che hanno segnato e ispirato la sua vita e la sua carriera, a partire da Carlos Alberto Petroleo, Virulazo, Antonio Todaro, Ramon Rivera “Finito”, Rodolfo Dinzel, fino a Juan Carlos Copes e molti altri.

Nato e cresciuto a Buenos Aires ascoltando tango con il nonno e il padre, ballerino e attore, Zotto ha fatto del tango, paso a paso, la sua principale ragione di vita, la sua arte, il suo respiro. Avvalendosi della collaborazione di Dino Parrotta come aiuto-regia, il celebre ballerino svela il lato segreto e confidenziale di questa danza audace e passionale, in grado di ridisegnare i rapporti di coppia quando questi si ritrovano racchiusi in un abbraccio, e di riavvicinare con armonia due mondi a volte molto distanti. Non è un caso che l’UNESCO proprio dieci anni fa ha inserito il tango argentino nella lista del patrimonio culturale immateriale, dichiarando che esso “incarna e incoraggia sia la diversità culturale che il dialogo”.

Verranno animati dodici quadri che non si limiteranno soltanto a raccontare, ma saranno una sorta di “mappa” delle emozioni. Si entrerà in punta di piedi nella vita privata di Zotto, con il ricordo del padre, ballerino e attore, e di zio Gaucho, appassionato di Carlos Gardel, da cui Zotto ha saputo trarre ispirazione e trasformare la sua passione per il tango in una carriera segnata da grandi successi. Al contempo in scena vengono svelati una serie di “segreti” e “codici” che fanno del tango argentino la perfetta metafora della vita. Un ballo che non nasce nelle accademie, ma nella storia tormentata, litigiosa e fraterna di chi ne racconta e ne costruisce poco alla volta un nuovo capitolo.

Valore aggiunto dello spettacolo sarà la grazia e la sensualità di Daiana Guspero, partner di Zotto e sua compagna di vita, capace di donare al tango una luminosa sensazione, ricca di sfumature, appannaggio esclusivo delle grandi artiste.

Il tango per Miguel Ángel Zotto è in sostanza un atto d’amore: “Il tango è un ponte per ritrovarsi, per sentirci l’uno per l’altro. Il tango è una mano invisibile che ci salva dal rumore per offrirci il suono del cuore”, così scrive nella sua autobiografia. A condividere con lui quest’amore, ritroviamo sul palco oltre a Daiana Guspero, altre tre coppie di danzatori della sua Compagnia Tango X 2, accompagnati da Nicolas Maceratesi al bandoneón,Juan Pablo De Lucca al pianoforte e la voce di Federico Pierro.

Le Giornate della Danza di Roma dell’Accademia Filarmonica Romana e Teatro Olimpico proseguiranno con il ritorno dei leggendari MOMIX, che dal 12 febbraio all’1 marzo ripresentano a un anno dal debutto mondiale, Alice, l’ultima creazione dell’immaginifico Moses Pendleton ispirata alla favola di Lewis Carroll. Si ispira invece ai Pink Floyd il nuovo lavoro del celebre coreografo/regista russo-belga Micha van Hoecke dal titolo SHINE. Pink Floyd Moon in scena dal 3 all’8 marzo, accompagnato dal vivo dal sound psichedelico e ipnotico della band Pink Floyd Legend, e interpretato dai solisti e corpo di ballo della Compagnia Daniele Cipriani. Ultimo appuntamento sarà con i Sonics, tra i primi rappresentanti italiani al mondo del teatro acrobatico aereo, che dal 31 marzo al 5 aprile mettono in scena DUUM.

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