Il Settore Danza della Biennale di Venezia, sotto la direzione artistica di Virgilio Sieni, prenderà vita il 2 maggio per concludersi in tre giornate, 28-29-30 giugno, che saranno caratterizzate dalla presentazione di brevi coreografie, tutte inedite, frutto dei diversi percorsi di formazione e creazione che sono oggetto di Biennale College Danza. Queste creazioni verranno rappresentate in più luoghi della città di Venezia, oltre 20, ed ognuna di queste aree diventerà un sistema articolato di luoghi, in un tragitto che dall’intimità degli spazi chiusi conduce alla coralità di quelli aperti e viceversa.
Tutto ciò fa parte del progetto triennale di Virgilio Sieni intitolato Abitare il mondo – trasmissione e pratiche, che il coreografo stesso racconta così: “È un progetto improntato sul senso della trasmissione ponendo la danza al centro di un dialogo intenso, teso ad aprire la ricerca dei linguaggi del corpo alle questioni del mondo contemporaneo. Ci rivolgeremo con continuità alla formazione, aprendo il campo alla creazione di luoghi in cui i danzatori e i coreografi incontreranno maestri, studiosi, artisti, filosofi e saranno invitati a condurre delle esperienze inedite anche con anziani, donne e uomini, bambini, non vedenti e intere comunità.
Un triennio che, di volta in volta, si aprirà al pubblico attraverso cicli di visioni e spettacoli secondo un sistema di adiacenza tra le arti. Il progetto triennale include il 9. Festival Internazionale, pensato come un articolato sistema di dialoghi tra le culture del mondo”. Per l’edizione 2013 sono sette i percorsi che costituiranno il programma, 4 dei quali già ideati da Sieni: Prima danza, Invenzioni, Agorà, Trasmissione, ognuno dei quali è destinato a circa 20 coreografi e danzatori tra i 18 e i 30/35 anni, ma anche a piccoli gruppi.
A questi si aggiunge un quinto percorso molto particolare, intitolato Vita Nova, pensato per i giovanissimi dai 10 ai 15 anni. Prima Danza svilupperà alcuni progetti coreografici scelti fra le proposte di giovani coreografi/interpreti e coreografi con il proprio gruppo. Invenzioni vedrà invece giovani danzatori lavorare al fianco di un coreografo, scelto fra una rosa di tre nomi proposti dal direttore. Ogni coreografo elaborerà sui danzatori e con i danzatori uno spettacolo.
Con Agorà altri tre coreografi, sempre proposti da Sieni, condurranno un percorso particolare sull’adiacenza dei corpi e l’ascolto degli altri in relazione ai luoghi prescelti per l’azione finale aperta al pubblico. Trasmissione impegnerà 5 giovani coreografi/interpreti per due percorsi compositivi che coinvolgono la partecipazione di non professionisti. Vita Nova si propone invece di poter creare un repertorio di danza contemporanea rivolto a più giovani, estendendo il progetto a livello nazionale tramite l’istituto delle Regioni, a partire, per quest’anno, da Veneto, Toscana, Puglia.
INFO
Alessandro Di Giacomo