Quali sono le differenze tra la generazione del ’49 e quella dell’80? Cosa raccontano due corpi essendo, allo stesso tempo, l’uno l’idea del futuro e l’altro quella del passato? In Parkin’son gli interpreti sono un terapista di 62 anni, senza una formazione in danza e un coreografo di 31 anni: due generazioni a confronto, un padre e suo figlio per raccontarsi attraverso il corpo.
Padre e figlio D’Anna, come se uscissero da una delle storie di “Vite di uomini non illustri” di Giuseppe Pontiggia, esplorano la loro relazione sul palco: una collezione di eventi personali, drammatici e non, che trovano la propria testimonianza sulle linee della pelle e sulle forme di due corpi legati dal sangue e dalla propria storia.
Il progetto nasce dal desiderio di usare “il limite” come fonte di possibilità e di raccontare le due storie con la scansione cronologica delle vite illustri, puntando all’esaltazione di momenti e fatti che, a un occhio esterno, potrebbero non sembrare degni di nota ma che rendono l’esistenza memorabile. Lo spettacolo avrà luogo all’interno della rassegna Equilibrio – Festival della nuova danza, in scena a Roma dal 6 al 27 Febbraio prossimi.
Realizzato dalla Fondazione Musica per Roma con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il festival proporrà una panoramica sulle tendenze della danza contemporanea internazionale. Accanto agli spettacoli di danza pura saranno presenti molte esperienze di confine, in cui la danza si mescola con il teatro, il circo e le arti visive. Parteciperanno ad Equilibrio alcuni grandi nomi della coreografia contemporanea e diversi artisti più giovani, poco conosciuti nel nostro paese.
ORARI & INFO
8 Febbraio ore 21.00
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio
Viale Pietro de Coubertin, 30
Valentina Clemente
Foto di Musacchio e Ianniello