Se il calendario della danza fosse come quello cinese, e anziché con un numero lo identificassimo con un nome, il 2015 probabilmente corrisponderebbe all’ “anno dei grandi amori tragici”. O l’ “anno di Tristano e Isotta”, se preferite.
A gennaio abbiamo visto la prima rappresentazione assoluta a Firenze della coreografia Tristano e Isotta di Giorgio Mancini con Mathieu Ganio e Dorothée Gilbert, ispirata alle parole di Isotta “naufragare, annegare inconsapevole”, tradotte nella messa in scena da un’atmosfera notturna e in una creazione che ripercorre sogni e passioni, fino al binomio amore e morte.
A febbraio un’altra messa in scena: Tristan+Isolde, un balletto in due atti in prima mondiale al Teatro dell’Opera di Dresda, per la coreografia di David Dawson, che non sceglie la musica di Wagner ma una nuova composizione originale di Szymon Brzoska, che accompagni con la sua carica emotiva il linguaggio espressivo ed elegante del coreografo inglese, ormai alla seconda creazione originale per la compagnia, dopo la Giselle realizzata durante la prima residenza coreografica a Dresda.
La scelta cade quindi sulla storia d’amore più antica della tradizione europea, o meglio celtica, che unisce in un tragico amore la principessa Isotta (o Isolde appunto) e il giovane cavaliere Tristano, un amore che nasce prima da una ricerca di vendetta e poi da un filtro magico e che continua poi al di sopra del tradimento del cavaliere verso il suo re Marco e al di sopra della fedeltà di Isotta al promesso. È in questa chiave che il coreografo affronta la storia resa nota da numerose tradizioni, romanzi, dall’opera di Wagner e da recenti film, cercando di dare un’interpretazione più legata al tema della passione e una nuova vita a una storia ormai classica quasi quanto Romeo e Giulietta; e affidandosi per l’occasione alla drammaturgia di Valeska Stern, con i danzatori Courtney Richardson e Fabien Voranger nei ruoli principali.
Da non perdere perché la compagnia è una delle migliori del panorama europeo, una delle poche cui Forsythe concede i suoi capolavori ad esempio (ed entra in repertorio proprio in questa stagione il suo Impressing the Czar), ma anche perché l’inglese Dawson è considerato tra i coreografi di balletto più interessanti della sua generazione, vincitore di numerosi premi, tra cui il Prix Benois de la Danse nel 2002, e il Golden Mask Award nel 2005, entrambi nella categoria “miglior coreografo”. Alla seconda creazione per la compagnia del Semperoper, ma fino al 2012 coreografo in residenza anche al Dutch National Ballet e al Royal Ballet of Flanders, ha all’attivo già una ventina di coreografie per numerose compagnie internazionali, tutte apprezzate per lo stile che anche in un balletto narrativo richiama atmosfere astratte ed eleganti, con un notevole impegno fisico ma soprattutto una certa maturità espressiva dei ballerini per l’impatto emotivo delle sue creazioni sul pubblico.
Un regalo di San Valentino speciale, se volete passare il week end a Dresda e concluderlo vedendo la première il 15 febbraio.
INFO&ORARI:
Tristan+Isolde
15, 17, 25 e 26 febbraio ore 19.00, e 6 luglio 2015
Semperoper Dresden,
Theaterplatz 2, 01067 Dresda.
Greta Pieropan
Foto: Semperoper, Ian Whalen