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70ª Stagione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Essere umani è il titolo della 70ª Stagione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, fondato il 27 maggio del 1955. Il cartellone che celebra questo importante traguardo proporrà, da settembre 2025 a luglio 2026, 93 titoli programmati in sede e in tournée, tra cui 25 produzioni e coproduzioni, con 13 debutti in prima nazionale, 54 ospitalità e i 14 spettacoli di Torinodanza.

Un’offerta culturale così ricca e diversificata ribadisce la vocazione plurale dello Stabile, riconoscibile nella composizione a più voci e a più sguardi del suo nucleo artistico, guidato da Valerio Binasco, direttore artistico, insieme a Leonardo Lidi, regista residente, Kriszta Székely, Liv Ferracchiati, Silvia Gribaudi, artisti e artiste associate, a cui si aggiunge da quest’anno Diego Pleuteri nel ruolo di drammaturgo residente.

Il carattere multidisciplinare, contemporaneo e internazionale della programmazione dello Stabile si rafforza grazie anche alla presenza, per il secondo anno, di Torinodanza EXTRA, un percorso in tre tappe tra danza e teatro che crea continuità tra il festival diretto da Anna Cremonini e la stagione di prosa. Saranno presentate, in questo contesto, le creazioni del britannico Ben Duke (in prima nazionale), della nostra Silvia Gribaudi (in prima assoluta) e dello spagnolo Marcos Morau.

Una delle caratteristiche di questa stagione teatrale è l’attenzione rivolta alle nuove generazioni, un impegno che è sempre stato tra le priorità dello Stabile e che si amplierà e concretizzerà su più fronti. Le figure di Leonardo Lidi, regista residente e direttore della Scuola per Attori – al quale non a caso è affidata l’inaugurazione della stagione – e di Diego Pleuteri, drammaturgo residente e autore di tre titoli in cartellone, testimoniano l’impegno evidente verso il ricambio generazionale anche nel nucleo artistico di vertice; a livello produttivo, la maggior parte degli spettacoli firmati TST sono affidati ad autori, registi e registe, e interpreti che crediamo possano essere riconosciute come le nuove voci della scena italiana e che sapranno entrare in dialogo con artisti di generazioni diverse; dal punto di vista della programmazione, verrà dato spazio alle compagnie emergenti indipendenti con la rassegna Energie Nove. Ispirata al titolo della rivista fondata nel 1918 dall’appena diciassettenne Piero Gobetti (del quale nel 2026 si celebra il 100° della scomparsa), la rassegna vedrà tra i suoi protagonisti giovani artiste e artisti quasi tutti formatisi alla Scuola per Attori dello Stabile, ma che hanno già saputo farsi apprezzare a livello nazionale. Energie Nove si svolgerà alle Fonderie Limone di Moncalieri, nella Sala Piccola, tra il 17 e il 24 novembre 2025 e ospiterà 15 titoli, cadenzati a due per sera, e darà la parola ad artisti di venti o trent’anni sui temi più dibattuti e cogenti del nostro presente. A questa polifonia generazionale si aggiungeranno poi le due produzioni affidate all’ensemble PoEM, composto da under 30 anch’essi formatisi alla Scuola del TST, che, con la guida di Gabriele Vacis, affronteranno il secondo capitolo della Trilogia dei libri, dedicato ai Vangeli, e riproporranno la loro versione dell’ormai classico Novecento di Baricco.

Tra i diversi fili tematici che si intrecciano nella trama del cartellone, se ne segnalano tre tra i più rilevanti. Nel primo percorso si rileggono, tra produzioni e ospitalità, alcuni capolavori della drammaturgia teatrale italiana, scritti nell’arco di quattro secoli: si parte cronologicamente dalla Mandragola di Macchiavelli, si prosegue con Mirra di Alfieri e con Sior Todero Brontolon di Goldoni, si incontra un doppio Pirandello con Il berretto a sonagli e L’uomo la bestia e la virtù, si approda al Novecento napoletano di Raffaele Viviani, con Don Giacinto e La musica dei ciechi, e di Eduardo De Filippo con Sabato, domenica e lunedì. Il secondo è un intenso focus su Shakespeare, del quale vengono proposti sette titoli iconici: Amleto, Re Lear, Riccardo III, Otello, Le allegre comari di Windsor, Come vi piace e Romeo e Giulietta. Il terzo itinerario ci porta, infine, nel cuore della drammaturgia contemporanea, a riprova dell’attenzione costante che il TST riserva da anni agli autori viventi, e vede in cartellone ben 24 titoli scritti da (in ordine alfabetico) Annie Baker, Alessandro Baricco, Ivan Cotroneo, Linda Dalisi, Diego De Silva, Gabriele Di Luca, Annie Ernaux, Ivana Ferri, Caterina Filograno, Fabiana Iacozzilli, Matthias Martelli, Stefano Massini, Anthony McCarten, Leonardo Petrillo, Sergio Pierattini, Benedetta Pigoni, Diego Pleuteri, Yasmina Reza, Giampiero Rappa, Rezza e Mastrella, Letizia Russo, Davide Sacco, Santiago Sanguinetti e Simone Schinocca.

Accanto alla folta rappresentanza dei giovani artisti e agli autori viventi, i grandi maestri della scena italiana daranno voce e corpo al solido progetto produttivo e alle decine di spettacoli ospiti, tra cui si segnalano (in ordine alfabetico): Natalino Balasso, Ettore Bassi, Franco Branciaroli, Ascanio Celestini, Michela Cescon, Arturo Cirillo, Luca De Fusco, Giuliana De Sio, Filippo Dini, Gianluca Ferrato, Jurij Ferrini, Fabrizio Falco, Massimiliano Gallo, Giacomo Giorgio, Geppy Gleijeses, Vanessa Gravina, Lino Guanciale, Fabiana Iacozzilli, Antonio Latella, Licia Lanera, Peppe Lanzetta, Gabriele Lavia, Davide Livemore, Vinicio Marchioni, Milvia Marigliano, Luca Marinelli, Matthias Martelli, Stefano Massini, Silvio Orlando, Umberto Orsini, Nicola Pannelli, Giorgio Pasotti, Valentina Picello, Massimo Popolizio, Elisabetta Pozzi, Tommaso Ragno, Antonio Rezza, Mariano Rigillo, Paola Rota, Teresa Saponangelo, Arianna Scommegna, Serena Sinigaglia, Valeria Solarino, Claudio Tolcachir, Pamela Villoresi, Milena Vukotic.

Scendendo dal palcoscenico e focalizzandoci, invece, sul fronte più istituzionale, l’impegno più significativo verrà rivolto, grazie anche al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione CRT, nella costruzione di una strategia sempre più strutturata ed organica orientata verso la sostenibilità, non solo energetica e ambientale, ma anche sociale ed economica. In questo contesto si inseriscono naturalmente i progetti Per un teatro accessibile, avviato dal TST nel 2021 grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, che consente di garantire l’accessibilità di un corposo numero di spettacoli all’interno della stagione per offrire un servizio continuativo e strutturato e agevolare la partecipazione di persone con disabilità sensoriale o neurodivergenze; Un posto per tutti, iniziativa unica nel panorama nazionale, sostenuta da Fondazione CRT, che offre 1.000 abbonamenti a cittadini a basso reddito per favorire una partecipazione sempre più ampia e abbattere ogni barriera di accesso alle attività culturali; La cultura dietro l’angolo, nato da un’idea di Fondazione Compagnia di San Paolo e coordinato dalla Città di Torino in collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino, che si pone l’obiettivo di portare la cultura a poca distanza da casa, ovunque si abiti, per creare nuove occasioni di relazione, condivisione, aggregazione e partecipazione, mettendo in relazione gli enti culturali e i presidi civici della città.

Sul fronte delle opportunità per il pubblico più giovane, viene inaugurata a settembre 2025 l’iniziativa del biglietto sospeso: raccogliendo un suggerimento di alcuni storici abbonati, da quest’anno ci sarà la possibilità di acquistare un biglietto da regalare a una persona di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Un incentivo per la fascia di pubblico più giovane, ma anche un modo per creare un dialogo tra diverse generazioni di spettatori e spettatrici.

Anche in questa stagione lo Stabile di Torino potrà contare sull’Associazione Amici del TST, realtà nata nel 2020 dall’idea di un gruppo di spettatori appassionati. L’Associazione sostiene in modo particolare il progetto legato all’accessibilità degli spettacoli e organizza incontri di approfondimento con gli artisti e iniziative che consentono ai soci di partecipare in maniera attiva alla vita del Teatro. L’attività dello Stabile è resa possibile grazie al prezioso supporto dei Soci Aderenti – Città di Torino, Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Città di Moncalieri (socio sostenitore) – e del Ministero della Cultura.

PRODUZIONI E COPRODUZIONI
A inaugurare la Stagione 2025/2026 dello Stabile di Torino è un capolavoro di William Shakespeare: Amleto, personaggio che è diventato nel tempo un’icona forte e carismatica, simbolo del teatro stesso. È Leonardo Lidi a firmare la regia di questo spettacolo, in scena in prima nazionale al Teatro Carignano dal 6 al 26 ottobre 2025. In scena Mario Pirrello, Nicola Pannelli, Rosario Lisma, Ilaria Falini, Giuliana Vigogna, Christian La Rosa, Alfonso De Vreese. Questa nuova produzione, con cui il Teatro Stabile di Torino celebra i suoi settant’anni, è sostenuta dalla Fondazione CRT.

Leonardo Lidi è inoltre impegnato nella ripresa di Come nei giorni migliori firmato dal giovane Diego Pleuteri e interpretato da Alfonso De Vreese e Alessandro Bandini che hanno saputo convincere ed emozionare gli spettatori dei teatri italiani. Lo spettacolo torna in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri dal 3 al 15 febbraio 2026 e successivamente è ancora in tournée in Italia.

Lidi e Pleuteri, i due più giovani talenti del nucleo artistico del Teatro Stabile di Torino, si incontrano nuovamente per portare in scena Resteremo per sempre qui buone ad aspettarti, un testo che è una metafora della sopraffazione a cui si è sottoposti, a vari livelli, in una società fintamente empatica. Il debutto in prima nazionale è programmato al Teatro Gobetti dal 14 al 26 aprile 2026 e vede in scena Marta Malvestiti e un cast in via di definizione.

Dopo il grande successo di pubblico e di critica, torna in tournée in Italia da novembre 2025 a febbraio 2026 La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams, nella traduzione di Monica Capuani, sempre diretto da Leonardo Lidi. Lo spettacolo, coprodotto con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, vede in scena Valentina Picello, Fausto Cabra, Orietta Notari, Nicola Pannelli, Giuliana Vigogna, Giordano Agrusta, Riccardo Micheletti, Greta Petronillo, Nicolò Tomassini.

Liv Ferracchiati dirige una sua riscrittura di Tre sorelle, uno dei testi più celebri di Anton Čechov, esplorandone il senso di immobilità e il desiderio di cambiamento che lo pervade e affidandolo all’interpretazione di Francesco Aricò, Valentina Bartolo, Giovanni Battaglia, Giordana Faggiano, Rosario Lisma, Antonio Mingarelli, Marco Quaglia, Livia Rossi e Irene Villa. Ferracchiati accentua la modernità dell’opera, mettendo in luce la nostra precarietà emotiva, rivelando le fratture interiori dei personaggi e le loro aspirazioni irrisolte. Lo spettacolo debutta in prima nazionale al Teatro Carignano dal 17 al 29 marzo 2026 ed è poi in tournée nelle principali città italiane.

Valerio Binasco si cimenta con una commedia brillante di Annie Baker, tra le voci più originali della nuova drammaturgia americana e già premiata con il Pulitzer. Cinque sconosciuti si ritrovano in un’anonima sala prove di provincia per un corso di teatro: così inizia Circle Mirror Transformation, un’opera carica di tenerezza, sorprendente e intensamente vera, che ci spinge a riflettere sul teatro, la vita e la nostra relazione con il tempo. La pièce – nella traduzione di Monica Capuani e Cristina Spina – vede in scena, oltre allo stesso Binasco, Pamela Villoresi, Alessia Giuliani, Andrea Di Casa e Maria Trenta. Coprodotto col Teatro di Roma – Teatro Nazionale, lo spettacolo debutta in prima nazionale al Teatro Carignano dal 7 al 19 aprile 2026 ed è poi in tournée in Italia. Circle Mirror Transformation è presentato su licenza speciale della United Talent Agency e per il tramite dell’Agenzia Danesi Tolnay.

Kriszta Székely dirige il musical Chicago in una rilettura raffinata che, con gli interpreti del prestigioso Teatro Katona di Budapest, dona nuova linfa al capolavoro di John Kander e Fred Ebb, accentuandone la dimensione grottesca e la critica al culto dell’immagine. Sempre in bilico tra realtà e rappresentazione, la scena si trasforma in un elegante meccanismo teatrale dove spettacolo, potere e giustizia si confondono, restituendo al pubblico un adattamento che supera i confini tra la prosa e il musical. Coprodotto con il Katona József Színház di Budapest, lo spettacolo debutta in prima nazionale al Teatro Carignano dal 5 all’8 marzo 2026.

Il nuovo lavoro di Silvia Gribaudi invita a ripensare il mito delle Amazzoni, figure della cultura greca viste come una minaccia all’ordine patriarcale. Sul palco diventano simboli di libertà e coraggio, rompendo le barriere delle convenzioni di genere. Una celebrazione della forza di chi sceglie di non lasciarsi imprigionare da rigide definizioni, per immaginare un mondo più giusto. Amazzoni debutta in prima nazionale alle Fonderie Limone di Moncalieri dal 5 al 7 maggio 2026 ed è danzato da Marta Oliveri, Martina La Ragione, Sara Sguotti, Susannah Hieme, Vittoria Caneva. Lo spettacolo è inserito in Torinodanza Extra ed è prodotto dallo Stabile di Torino insieme ad Associazione Culturale Zebra, Rum för Dans, Le Gymnase, CDCN – Roubaix.

Gabriele Vacis e gli artisti di PoEM affrontano il secondo capitolo de La trilogia dei libri, il progetto dedicato alle Sacre Scritture. Nel 2025 ha debuttato Antico Testamento, seguito in questa stagione da uno spettacolo dedicato ai Vangeli, in scena in prima nazionale alle Fonderie Limone di Moncalieri dall’8 al 19 aprile 2026. Un viaggio tra le pagine di questi testi millenari che ci interrogano su ciò che queste scritture hanno ancora da dire oggi e su come possano risuonare nelle coscienze dei più giovani, nel cuore inquieto del presente.

Torna, inoltre, dal 16 dicembre 2025 al 4 gennaio 2026, al Teatro Gobetti, Novecento, il celebre testo di Alessandro Baricco diretto da Gabriele Vacis, legato indissolubilmente al talento di Eugenio Allegri, che ne è stato l’interprete per quasi trent’anni. Oggi questo monologo rivive in una lettura corale e appassionante di Pietro Maccabei, Letizia Russo, Lorenzo Tombesi, Gabriele Valchera e dello stesso Vacis, immersi nelle scenofonie e negli ambienti ideati da Roberto Tarasco.

A cent’anni dalla scomparsa di Piero Gobetti, intellettuale capace di fondere con straordinaria intensità la passione politica e l’amore per il teatro, il Teatro Stabile di Torino, il Centro Studi Piero Gobetti e la Fondazione Circolo dei Lettori hanno ideato un progetto che restituisca tutta la forza poliedrica di questa figura cardine del primo Novecento italiano. Per l’occasione Diego Pleuteri firma la drammaturgia di Tutto in me è amore, un testo che intreccia emozione e memoria diretto da Marco Lorenzi. In scena al Teatro Gobetti dal 27 gennaio all’1 febbraio 2026, i giovani attori della Scuola del TST, insieme a storici, giornalisti e pensatori, per arricchire lo spettacolo con riflessioni e analisi ogni sera diverse. Un omaggio vivo e pulsante al primo antifascista a cui fu dedicato, dopo la Liberazione, uno spazio pubblico: il Teatro Gobetti di Torino.

Jurij Ferrini dirige e interpreta Mandragola di Niccolò Machiavelli: una commedia che propone ancora oggi un’acuta analisi della natura umana e delle dinamiche emotive che sottendono ogni inganno. Ferrini affida a Matteo Alì, Raffaele Musella, Michele Schiano Di Cola e Angelo Tronca questo testo rinascimentale con rigore intellettuale, enfatizzando la complessità morale dei personaggi e il paradosso tra apparenza e realtà. Lo spettacolo è in scena al Teatro Gobetti dal 28 maggio al 14 giugno 2026.

Per il consueto appuntamento con Prato inglese. Sere d’estate con il teatro di William Shakespeare, il pubblico può lasciarsi conquistare da due delle commedie più brillanti e ricche di spirito dell’autore britannico: Le allegre comari di Windsor e Come vi piace affidate alla direzione delle giovani registe Marta Cortellazzo Wiel e Giulia Odetto. Due testi iconici che attraversano momenti diversi della produzione di William Shakespeare, due mondi teatrali opposti e complementari: da un lato la quotidianità grottesca e irresistibile delle borghesi di Windsor, dall’altro la libertà fiabesca e pastorale della foresta di Arden. Gli spettacoli debuttano in prima nazionale al Teatro Carignano dal 18 giugno al 12 luglio 2026.

La programmazione per le scuole e le famiglie sarà più corposa nel 2025/2026: da dicembre a maggio andranno in scena le due parti dello spettacolo Pinocchio, pensato per bambini e famiglie, a cui il TST ha dedicato un progetto biennale, iniziato a febbraio 2025, che raggiungerà il 2026 per celebrare il duecentesimo anniversario della nascita di Carlo Collodi. Diretto da Marta Cortellazzo Wiel, nell’adattamento di Christian di Filippo, lo spettacolo coinvolge Paolo Carenzo, Hana Daneri, Christian di Filippo, Celeste Gugliandolo, Marcello Spinetta, Aron Tewelde nel racconto coinvolgente, ironico e avventuroso delle avventure del celebre burattino.

Sempre in riferimento all’offerta culturale per le scuole, dal 30 ottobre al 7 novembre 2025 verrà ripreso, dopo il successo della scorsa stagione, lo spettacolo Festa grande di aprile, il testo con cui Franco Antonicelli, scrittore, fotografo, giornalista e partigiano, ripercorre le vicende italiane dal 1924 al 1945: dai giorni del delitto Matteotti fino alla Resistenza e alla Liberazione. Lo spettacolo è diretto da Giulio Graglia, con la consulenza storica e la narrazione di Gianni Oliva e l’adattamento drammaturgico di Diego Pleuteri, ed è stato realizzato in collaborazione con il Polo del ‘900.

Filippo Dini firma la regia de Il gabbiano di Anton Čechov, un’opera profonda e sfaccettata, una feroce carrellata di amori sbagliati, passioni non ricambiate e frustrazioni artistiche. Giuliana De Sio e lo stesso Dini sono i protagonisti di questo dramma, in scena al Teatro Carignano dal 2 al 14 dicembre 2025. Lo spettacolo è coprodotto con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, il Teatro Stabile di Bolzano e il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.

Scritta nel 1959, Sabato, domenica e lunedì è l’intramontabile commedia di Eduardo De Filippo che racconta con ironia una crisi familiare che si scatena intorno a un pranzo domenicale. Luca De Fusco ne firma una regia rigorosa, che restituisce intatto lo spirito di Eduardo e che vede in scena fra gli altri Claudio Di Palma, Teresa Saponangelo, Anita Bartolucci, Mersila Sokoli. Lo spettacolo, coprodotto con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, il Teatro Stabile di Bolzano e il Teatro Biondo di Palermo, è programmato al Teatro Carignano dal 27 gennaio all’8 febbraio 2026.

Dal 28 ottobre al 9 novembre 2025, debutta in prima nazionale al Teatro Gobetti La buona novella, spettacolo tratto dal celebre album di Fabrizio De André ispirato ai Vangeli Apocrifi, uno dei suoi capolavori poetici oltre che musicali. Ivana Ferri, che ne cura drammaturgia e regia, costruisce questa messa in scena a metà tra il teatro di narrazione e il teatro-canzone, rivisitando i brani e connettendoli alle fonti originali. In scena Bruno Maria Ferraro, Celeste Gugliandolo, Gigi Venegoni, Fiammetta Piovano. Coproduzione con Tangram Teatro.

In Anche in casa si possono provare emozioni forti, Caterina Filograno indaga la genealogia emotiva della sua famiglia, tra destino, scelte e possibilità evolutive: in un piccolo paradiso affacciato sul mare, Maddalena Casto regna sovrana tra le mura del Villino Tajani, governando un microcosmo femminile autosufficiente e pieno di contraddizioni. Tra inverni a Bari ed estati trascorse nel grande casale, le sue figlie e nipoti vivono sotto il peso e l’eredità del sistema che la matriarca ha costruito. Coprodotto col Teatro di Sardegna e il Teatro di Bari, lo spettacolo è in scena al Teatro Gobetti da 3 all’8 febbraio 2026.

Giovanni Ortoleva sceglie di misurarsi con la lingua di Vittorio Alfieri per metterla in dialogo col pubblico contemporaneo. Mirra è la tragedia che affronta uno dei tabù più profondi: l’amore incestuoso tra padre e figlia. Il testo si sviluppa come un piano-sequenza teatrale dove il non detto e il peso delle parole strutturano una lotta costante tra ciò che si vorrebbe dire e ciò che non si può dire. Lo spettacolo va in scena al Teatro Gobetti dal 24 febbraio all’1 marzo 2026 ed è coprodotto insieme al Teatro Metastasio di Prato.

Michela Cescon firma una regia elegante e precisa di Guarda le luci, amore mio tratto dall’opera di Annie Ernaux, Premio Nobel 2022 per la Letteratura. L’autrice francese trasforma un ipermercato in un inquietante specchio del nostro tempo, conducendo il pubblico tra corsie, scontrini e pensieri, in un diario teatrale che svela la poesia del quotidiano e le contraddizioni del nostro vivere collettivo. In scena al Teatro Gobetti dal 3 all’8 marzo 2026 Valeria Solarino e Silvia Gallerano. Lo spettacolo è coprodotto con il Teatro Stabile di Bolzano e in collaborazione con Teatro di Dioniso, Riccione Teatro e L’Orma Editore.

Arturo Cirillo porta in scena Il raggio bianco, un “giallo sociale” con venature da thriller psicologico. Il testo di Sergio Pierattini, scritto per Milvia Marigliano, a cui aveva già dedicato Ombretta Calco e Un mondo perfetto, è una commedia nera che racconta la miseria, anche economica, di questi anni, connotata da un umorismo e un cinismo molto italiani. A completare il cast Linda Gennari e Raffaele Barca. Coprodotto con il Teatro Nazionale di Genova, lo spettacolo è replicato al Teatro Gobetti dal 17 al 22 marzo 2026.

Testo della giovanissima Benedetta Pigoni, 30 milligrammi di Ulipristal ha vinto nel 2023 il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” come miglior drammaturgia under 30. Diretto da Paola Rota, lo spettacolo esplora come il telefono diventi uno spazio intimo, dove la protagonista, in un viaggio tra app e messaggi, scopre un trauma nascosto: uno stupro di gruppo. In scena al Teatro Gobetti dal 19 al 24 maggio 2026, lo spettacolo è coprodotto con il Teatro Stabile di Bolzano.

OSPITALITÀ
Ascanio Celestini dirige e interpreta La trilogia dei poveri cristi, trittico composto dagli spettacoli Rumba – L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato, Pueblo e Laika (Teatro Gobetti, 7 – 19 ottobre 2025);

Salvatore d’Onofrio, Antonella Delligatti e Costanza Maria Frola sono i protagonisti di Figli d’anima, drammaturgia e regia di Simone Schinocca (Teatro Gobetti, 21 – 26 ottobre 2025);

Paolo Valerio dirige Franco Branciaroli in Sior Todero Brontolon, commedia di Carlo Goldoni (Teatro Carignano, 28 ottobre – 9 novembre 2025);

Massimo Popolizio, in scena con Flavio Francucci, Christian La Rosa, Gaja Masciale, Paolo Musio e Alberto Onofrietti, dirige Ritorno a casa, capolavoro di Harold Pinter (Teatro Carignano, 11 – 16 novembre 2025);

Valentina Picello, diretta da Claudio Tolcachir, è protagonista di Anna Cappelli, monologo di Annibale Ruccello (Teatro Gobetti, 11 – 16 novembre 2025);

dopo il successo di Lungo viaggio verso la notte, Gabriele Lavia torna a Torino con Re Lear, uno dei capolavori della drammaturgia shakespeariana (Teatro Carignano, 18 – 30 novembre 2025);

nato dalla penna di Matthias Martelli, qui anche regista e attore, Eretici. Il fuoco degli spiriti liberi intreccia le vite di personalità ribelli della nostra storia, spaziando da Giordano Bruno a Galileo, da Caravaggio a Pasolini (Teatro Gobetti, 18 – 23 novembre 2025);

Roberto Valerio dirige Vanessa Gravina e Max Malatesta in L’uomo, la bestia, la virtù di Luigi Pirandello (Teatro Gobetti, 25 novembre – 7 dicembre 2025);

Lino Guanciale è interprete di Napoleone. La morte di Dio, scritto e diretto da Davide Sacco a partire dai testi di Victor Hugo (Fonderie Limone Moncalieri, 25 – 30 novembre 2025);

Natalino Balasso torna in scena a Torino con Marta Cortellazzo Wiel, Giovanni Anzaldo e Roberta La Nave, in Giovanna dei disoccupati. Un apocrifo brechtiano, scritto da Balasso stesso e diretto da Andrea Collavino (Fonderie Limone Moncalieri, 2 – 7 dicembre 2025);

Carrozzeria Orfeo propone il suo ultimo spettacolo, Misurare il salto delle rane, una dark comedy ambientata in un piccolo paese di pescatori tra gli anni ’80 e ’90 (Teatro Gobetti, 9 – 14 dicembre 2025);

Vinicio Marchioni, diretto da Antonio Latella, è protagonista del nuovo allestimento del Riccardo III di William Shakespeare (Teatro Carignano, 16 – 23 dicembre 2025);

Fabiana Iacozzilli porta in scena Il grande vuoto, terzo capitolo della Trilogia del vento, premio della Critica 2019 (Fonderie Limone Moncalieri, 18 – 21 dicembre 2025);

Massimiliano Gallo interpreta e dirige Malinconico. Moderatamente felice, di cui è anche autore insieme a Diego De Silva (Teatro Carignano, 26 dicembre 2025 – 4 gennaio 2026);

Stefano Massini è autore, regista e interprete di Donald, che racconta l’ascesa di Donald Trump fino al suo insediamento alla Casa Bianca (Teatro Carignano, 6 – 11 gennaio 2026);

liberamente ispirato al romanzo Storia di Argo di Mariagrazia Ciani, Serena Sinigaglia mette in scena Argo di Letizia Russo, con Ariella Reggio, Maria Ariis, Lucia Limonta (Teatro Gobetti, 7 – 11 gennaio 2026);

Giorgio Pasotti va in scena con Giacomo Giorgio nell’Otello di Shakespeare, diretto da Pasotti stesso, con la drammaturgia di Dacia Maraini (Teatro Carignano, 13 – 18 gennaio 2026);

Antonio Zavattieri dirige Carnage. Il dio della carneficina di Yasmina Reza, commedia pluripremiata e portata sul grande schermo da Roman Polański (Teatro Gobetti, 13 – 18 gennaio 2026);

Arianna Scommegna, diretta dal compianto Gigi Dall’Aglio, è interprete di Cleopatrás, intenso monologo di Giovanni Testori (Teatro Gobetti, 20 – 22 gennaio 2026);

Davide Livermore porta in scena Il lutto si addice ad Elettra di Eugene O’Neill, capolavoro della drammaturgia americana. Nel cast Elisabetta Pozzi e Tommaso Ragno (Teatro Carignano, 21 – 25 gennaio 2026);

Con O di uno o di nessuno Fabrizio Falco offre un adattamento crudo e toccante dell’opera di Luigi Pirandello (Teatro Gobetti, 23 – 25 gennaio 2026);

Luca Marinelli è protagonista de La cosmicomica vita di Q, tratto da Le cosmicomiche di Italo Calvino, di cui firma anche la regia insieme a Danilo Capezzani (Teatro Carignano, 10 – 22 febbraio 2026);

Stand up for Giuda, interpretato da Ettore Bassi e diretto da Leonardo Petrillo, ricostruisce i passi fondamentali della vita di Giuda Iscariota (Fonderie Limone Moncalieri, 5 – 8 febbraio 2026);

Tratto dall’omonima raccolta di Pier Vittorio Tondelli, Altri Libertini di Licia Lanera è il ritratto esplosivo di una generazione di giovani squinternati e incompresi alla fine degli anni ’70 (Teatro Gobetti, 10 – 15 febbraio 2026);

Milena Vukotic, diretta da Maurizio Nichetti, interpreta Milena ovvero Émilie du Châtelet, mente straordinaria del Settecento, scienziata, filosofa e compagna di Voltaire (Teatro Gobetti, 17 – 22 febbraio 2026);

Tratto dal testo di Peter Shaffer, che vinse un Tony Award nel 1980 e divenne un film di culto diretto da Miloš Forman nel 1984, Amadeus va in scena per la regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia (Teatro Carignano, 24 febbraio – 1° marzo 2026);

Gianpiero Rappa scrive e dirige L’uomo dei sogni, commedia surreale e irresistibile interpretata da Nicola Pannelli, Andrea Di Casa, Elisa Di Eusanio, Elisabetta Mazzullo (Teatro Gobetti, 10 – 15 marzo 2026);

Ivan Cotroneo firma testo e regia de La denuncia, con Elisabetta Mirra e Marta Pizzigallo nei panni di una studentessa e della sua insegnante impegnate in un teso duello verbale (Teatro Gobetti, 24 – 29 marzo 2026);

Per Torinodanza Extra va in scena Juliet & Romeo di Ben Duke, talento visionario della scena britannica, che immagina i due protagonisti della tragedia di Shakespeare alle prese con crisi di mezza età e litigi domestici (Teatro Gobetti, 31 marzo – 2 aprile 2026, prima nazionale);

Altro appuntamento di Torinodanza Extra è Notte Morricone, omaggio al genio di Ennio Morricone firmato dal coreografo spagnolo Marcos Morau (Teatro Carignano, 23 – 26 aprile 2026);

Simone Luglio dirige Breve apologia del caos per eccesso di testosterone nelle strade di Manhattan, commedia irriverente dell’uruguayano Santiago Sanguinetti, (Teatro Gobetti, 20 aprile – 3 maggio 2026);

Silvio Orlando, diretto da Andrea Baracco, sarà Ciampa, figura tragica e grottesca, cuore pulsante de Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello (Teatro Carignano, 28 aprile – 10 maggio 2026);

Beata oscenità di Massimo Sgorbani, con Gianluca Ferrato e la regia di Serena Sinigaglia, racconta la vita di Giò Stajano, primo omosessuale dichiarato e prima donna trans d’Italia (Teatro Gobetti, 5 – 10 maggio 2026);

Geppy Gleijeses torna a confrontarsi con Raffaele Viviani e le sue storie di strada, portando in scena Napoli Nobilissima (Teatro Carignano, 12 – 24 maggio 2026);

Dal testo di Anthony McCarten, che ha ispirato il film di successo prodotto da Netflix, arriva a teatro I due papi, con Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, regia Giancarlo Nicoletti (Teatro Gobetti, 12 – 17 maggio 2026);

Umberto Orsini va in scena, diretto da Massimo Popolizio, con Prima del temporale, ritratto di un vecchio attore nei trenta minuti che precedono il suo ingresso sul palco per interpretare il Temporale di Strindberg (Teatro Carignano, 26 – 31 maggio 2026);

Infine Metadietro, la nuova dirompente creazione di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, indaga ed esplora con comicità e surreale ironia l’essenza stessa della nostra umanità (Teatro Carignano, 2 – 7 giugno 2026).

La campagna per la Stagione 2025/2026 del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale è ESSERE UMANI. Artwork _Naima_

Michele Olivieri

Foto di Paul Blakemore

www.giornaledelladanza.com

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