La moda rappresenta la storia del costume in ogni sua forma. Una forma che cambia nel corso del tempo, si allarga, si stringe, cambia tonalità e figura adatta ad indossarla. Quello stesso cambiamento spinge chi la ama ad inseguirla.
Gli stilisti hanno colto un lato nascosto del costume : la sua psicologia. Un costume particolare, infatti, è stato sempre utilizzato per mascherarsi o macchiare lati della propria personalità. Tradotto nel linguaggio teatrale, il palcoscenico non poteva che diventare nel corso dei secoli lo scenario ideale che permette agli stilisti di presentare le loro opere e far sì che quegli stessi abiti venissero ricordati in associazione con l’attore o l’attrice nella loro parte.
Tra i più grandi ricordati : Armani, Valentino, Missoni, Karl Lagerfeld.
Armani si trova tra i nomi più celebri della storia della moda, iniziò il suo cammino già nel 1965 per La Rinascente. Abiti di ogni stoffa e genere, profumi, accessori, ormai tutto ciò che si trova di più prezioso sul mercato ha linee inconfondibili che riportano a lui. La sua firma è composta da tagli nitidi e puliti, colori freddi come beige e grigio.
La sua musa ispiratrice è stata la cultura araba, con il suo stile e le sue linee essenziali lo ha ispirato. Tutto questo è stato in un secondo momento trasportato nel teatro : in collaborazione con Giovanna Buzzi, realizza i costumi per Elektra di Strauss con la regia di Luca Ronconi presso il Teatro alla Scala; per Così fan tutte di Mozart con la regia di Johnatan Miller alla Royal Opera House Covent Garden di Londra nel 1995 e poi, nel 1998, realizza per il regista Bob Wilson un’edizione della Donna del mare23 di Ibsen al Nuovo Piccolo di Milano, solo per citare qualche esperienza.
Valentino, invece, è molto diverso nello stile da Armani. Il suo è uno stile classico, molto elegante e raffinato dai colori brillanti che catturano : famosi il suo rosso24 e la sua accoppiata di bianco e nero per rievocare i “latin lover” degli anni ’20. Anche nella sua vita è entrato il palco storico, tanto da spingerlo ad occuparsi nel 1994 de Il sogno di Valentino di Dominick Argento presso la Washington Opera.
Coppia celebre del mondo della moda è quella di Ottavio e Rosita Missoni, attivi negli anni ‘50 su più piani del balletto, lirica ecc. Si occuparono di Lucia di Lammermoor presso il Teatro alla Scala nel 1983, dove hanno ricreato il mondo del “tartan scozzese” con le loro fantasie, il balletto Takademe per la David Parsons ballett company25, e per la piece teatrale Siamo momentaneamente assenti con la regia di Luigi Squarzina per il Piccolo Teatro di Milano nel 1991-92.
Infine Karl Lagerfeld vero guru della moda con collaborazioni ormai decennali con altre maison come Chanel, Fendi, Dior ecc. La sua mano ha disegnato i costumi per I racconti di Hoffmann27 con la regia di Luca Ronconi, durante il Maggio Musicale Fiorentino del 1981. Per il Teatro alla Scala ha realizzato i costumi per Le Troyens di Hector Berlioz nel 1996, sempre con la regia di Ronconi e, nel 2006, i costumi per il balletto Jeunehomme, tratto dal concerto k271 di Mozart con la coreografia di Uwe Scholtz.
Non c’è scenario più magico che quello del teatro per gli stilisti che possono viaggiare col pensiero e con le forbici tra gli abiti di scena, gli stessi che resteranno nella storia del teatro, del cinema e dello stile.
Giuseppe Tramontano