Presso l’alta istituzione scaligera, considerata una delle più prestigiose scuole di ballo nel panorama internazionale, è stato inaugurato un nuovo progetto, secondo il quale si diventa insegnanti di danza qualificati, semplicemente online. E’ sufficiente, infatti, avere sei anni di studio alle spalle e seguire un corso virtuale, con lezioni teoriche seguite da opportuni test di valutazione e arricchite da eventuali filmati, immagini e video di dimostrazione, per facilitare l’apprendimento teorico.
Il corso, incentrato sui fondamentali tecnici della sbarra, è articolato in 11 moduli, ognuno dedicato ad un passo specifico. Inoltre, l’esistenza di un tudor reale, assicura un’assistenza continua, sia per problemi tecnici relativi alla piattaforma, sia per quesiti inerenti la tecnica coreutica. Per chi lo desidera, a conclusione del corso online, vi è l’opportunità di appurare le competenze acquisite presso la sede della Scuola di Ballo, dove si potrà effettuare una sessione live di verifica, superata la quale verrà rilasciato un Attestato di valutazione.
Quanta credibilità si può dare a questa iniziativa? Un corso online, così come le valutazioni e i riconoscimenti previsti dallo stesso, non è monitorato. Non sono monitorati neanche i sei anni di studio necessari per accedervi. Non è che, forse, con un’iniziativa di questo genere, anche se sicuramente innovativa e all’avanguardia, si perde un po’ quella serietà nell’esaminazione, ereditata dalla tradizione di un istituto di alta formazione come la Scala in cui la cultura, l’insegnamento e l’apprendimento del corpo e della mente si toccavano con mano e non attraverso una tastiera e lo schermo di un pc. Tutto questo verrà approvato dal mondo della danza? Ci piacerebbe rivolgere questa domanda anche al Direttore Frédéric Olivieri.
Scrivete a leonilde.zuccari@giornaledelladanza.com
Leonilde Zuccari