I senza fissa dimora “accampati” sotto i portici per ripararsi dal gelo. Dalla rete partono contestazioni. In serata l’étoile: “”Il mio attacco non era rivolto ai senzatetto, bisognosi d’aiuto”. E il Comune risponde: stiamo seguendo il problema
Da Repubblica del 5/02/2012 – di MARCO PASQUA
ECCO I SENZA TETTO ACCAMPATI
“Scena mai vista davanti a nessun teatro – ha scritto Bolle, che si trova a Napoli per trovare un amico di vecchia data – . Né in Italia, né all’estero”, accompagnato dall’hashtag (la parola chiave che sintetizza l’argomento di un tweet) “basito” e da una foto dei portici. Poco dopo, l’étoile aggiunge: “I senzatetto che s’accampano e dormono sotto i portici del teatro San Carlo, gioiello di Napoli, sono un emblema del degrado di questa città”. La reazione del popolo di Twitter è immediata e l’ondata di critiche a 140 caratteri parte subito. “Ma chi si crede di essere
Il ballerino cerca di correre ai ripari, facendo sparire foto e tweet. Ma come si insegna nel film “The Social Network”, “il web non è scritto a matita, ma a penna”. Le sue parole restano, immortalate da alcuni utenti. Ed ecco la risposta di de Magistris, che, attraverso il suo staff, ricorda “le azioni intraprese per i senza fissa dimora”. “Nessuna polemica (anzi) con Roberto Bolle – si correggono poco dopo – Stiamo seguendo il problema”. Bolle, inizialmente, glissa. Ma, intanto, l’indignazione monta di tweet in tweet , e sembra anche entrare in gioco l’orgoglio dei napoletani, che si sentono offesi da quelle parole: “Napoli non può essere offesa da chi non è napoletano”, scrive, infatti, Matteo, con Linda che fa notare come “questo degrado si trovi ovunque, pure a Milano”.
“Saranno pure un emblema del degrado, ma dopo questo tweet rispetto molto più loro di te”, è il duro commento di Annalisa, mentre per Bob Sinisi, quello di Bolle “è uno scollamento dalla vita reale, patologia diffusa tra i vip”. Anna invita provocatoriamente l’étoile a “svegliare e cacciare i clochard”: “Lo faresti con il gelo di questi giorni?”.
Quando ormai la polemica ha infervorato gli animi di larga parte dei suoi oltre 49mila follower, Bolle cerca di correggere il tiro, sostenendo di essere stato frainteso: “Il mio attacco non era rivolto ai senzatetto, le persone più bisognose d’aiuto. Non è nella mia sensibilità. Credo di averlo sempre dimostrato”. E poi, rispondendo al sindaco De Magistris, che gli aveva elencato le attività del Comune in favore delle persone disagiate, l’étoile della Scala si dice “felice di leggere tutte le iniziative per aiutare i senzatetto. In questo periodo di freddo e crisi più importanti che mai”.
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È bastato un tweet per scatenare una pioggia di polemiche. E di accuse. «I senzatetto che s’accampano e dormono sotto i portici del Teatro San Carlo, gioiello di Napoli, sono un emblema del degrado di questa città». Così Roberto Bolle ha scritto su twitter; poi ha cancellato. Ma ormai il caso era scoppiato. Il sindaco De Magistris risponde con un link al programma di aiuto ai senza tetto. I napoletani si ribellano: c’è chi è «indignato», chi dice che il ballerino è «leghista», chi chiede le sue scuse. Infine Bolle torna sui suoi passi, dicendosi «dispiaciuto» e «frainteso». «Il mio attacco non era rivolto ai senzatetto, le persone più bisognose d’aiuto. Non è nella mia sensibilità. Credo di averlo sempre dimostrato». L’altra sera a Napoli, passando davanti al San Carlo, Bolle ha scattato una foto, poi il tweet: «Scena mai vista davanti a nessun teatro n´ in Italia n´ all’estero». Parla di quei clochard, «emblema del degrado della città». Poi cancella, ma su twitter i partenopei non lo perdonano. «Balla, non parlare che è meglio»; «che degrado le persone come Bolle per l’Italia»; «che ne sa Bolle del degrado di Napoli?».Partecipa pure De Magistris: «Nessuna polemica con Bolle, seguiamo con attenzione il problema». E Bolle risponde: «Felice di leggere tutte le iniziative per aiutare i senzatetto. In questo periodo di freddo e crisi più importanti che mai». E a chi lo invita a dedicarsi alla solidarietà, lo staff del ballerino replica che «si è sempre impegnato per i più bisognosi… L’intenzione era di richiamare l’attenzione su di loro».
Le scuse di Bolle – Bolle, da parte sua, si è scusato e si è detto dispiaciuto per essere stato frainteso. Anche il suo staff è intervenuto per cercare di placare la polemica e ha spiegato che il commento del ballerino non voleva essere assolutamente una polemica contro la città di Napoli e contro i senza tetto ma semplicemente un modo per attirare l’attenzione su questi ultimi di modo da aiutarli concretamente: “Bolle si e’ sempre impegnato per i più bisognosi (per chi non lo sapesse l’etoile è ambasciatore dell’Unicef) partecipando a numerose iniziative di solidarieta’ e beneficenza. Il messaggio e’ stato male interpretato. Era rimasto colpito proprio dalle condizioni di disagio di queste persone meno fortunate, che stanno patendo in questi giorni più di qualsiasi altro la neve e il gelo. L’intenzione era semplicemente quella di richiamare l’attenzione su di loro.” Basteranno queste scuse a calmare i napoletani?
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