Dal 7 luglio all’8 agosto Civitanova Marche, la città della danza, ospita la diciannovesima edizione del Festival Internazionale Civitanova Danza promosso dal Comune di Civitanova Marche, dai Teatri di Civitanova, dall’AMAT, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata, dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata e dalla Camera di Commercio di Macerata. Il progetto artistico del festival dedicato al Maestro Enrico Cecchetti, originario della città marchigiana, è di Gilberto Santini (direttore AMAT). Main sponsor del festival è Ica alla quale si affianca Paciotti spa, Hotel Miramare e Maxicar.
Il programma vuole confermare e approfondire le proprie caratteristiche d’intervento, come sono venute strutturandosi e consolidandosi nel corso della sua storia. “Civitanova danza tutto”, slogan che accompagna da qualche anno la manifestazione, testimonia da un lato l’aspirazione a riunire in sé i rappresentanti del mondo e delle diverse culture, dall’altro la tensione ad una onnicomprensività dello sguardo per le differenti tipologie di danza, diversi stili e linguaggi con cui la danza dialoga. La danza dunque come strumento di conoscenza è da alcuni anni la principale linea progettuale che anima il festival.
Una serata imperdibile inaugura il 7 luglio il cartellone, un vero e proprio microfestival tutto italiano dal titolo Viva l’Italia! composto di tre parti affascinanti nella loro diversità: si parte con un Aperitivo danzato durante il quale giovani coreografi e performer tra i più apprezzati della scena contemporanea rendono speciale il brindisi serale dell’estate civitanovese. A seguire in “prima serata” al Teatro Rossini Aterballetto, principale compagnia italiana stabile, mette in scena la favola danzata di Alice nel Paese delle Meraviglie, un viaggio metaforico di eccellenti ballerini in un’atmosfera fantastica e sognante anche grazie all’apporto di evocative video proiezioni. La serata si conclude al Teatro Annibal Caro dove è in scena in prima italiana Grave, performance della compagnia Dewey Dell in cui il movimento verte attorno alla sensazione del corpo che precipita, alla gravità e alla velocità della caduta libera. Un workshop precedente alla performance coinvolgerà un gruppo di ragazzi della città che lavoreranno ad una coreografia di circa dieci minuti, parte della presentazione finale.
Un debutto in prima italiana segna il 12 luglio al Teatro Rossini la seconda tappa del festival con Spellbound Contemporary Ballet che presenta al pubblico italiano per la prima volta Lost for words seguito da Downshifting.
Lost for words (l’invasione delle parole vuote) è un brano di ‘pura danza’ che ha già avuto una prima presentazione in forma di studio in America dove è stato amatissimo da pubblico e critica. A Civitanova Marche debutta la versione completa con l’intera compagnia diretta da Mauro Astolfi, uno degli autori contemporanei maggiormente rappresentativi sulla scena europea che firma entrambe le coreografie. Downshifting è un lavoro che segna un punto di svolta nelle produzioni degli ultimi tempi, un ritorno all’essenziale; tolti gli orpelli di costumi e scenografie invadenti, chiusa temporaneamente in un cassetto la voglia di rivisitare temi classici, figure, archetipi e storie da narrare.
Elektro Kif di Blanca Li, ballerina e coreografa di versatile talento, è una performance esplosiva, una danza di strada mozzafiato per ritmo e coinvolgimento, resa spettacolo il 14 luglio in prima italiana – in collaborazione con Popsophia – in Piazza della Libertà a Civitanova Alta. Non si tratta di hip-hop standard ma di un mix di linguaggi che da pochissimo tempo sono diventati nelle banlieue parigine uno stile vero e proprio, elektro style. “Ero seduta in un giardino pubblico – afferma l’artista – quando un gruppo di ragazzi si è avvicinato e ha cominciato a ballare elektro: c’era qualcosa di molto fresco, che si vede solo durante i primi momenti di una danza che non è ancora matura, solo quando c’è quella passione creativa che gli interpreti hanno quando inventano movimenti nuovi con tutta la loro eccitatissima libertà.”
Il 21 luglio è la volta di Les Tambours du Burundi, ancora a Civitanova Alta in Piazza della Libertà in collaborazione con Popsophia e in esclusiva italiana. Una grandiosa arte africana dai ritmi eccentrici in uno spettacolo tanto fisico quanto musicale che coniuga danza, canto e ritmo percussivo e che trabocca di significati spirituali. Les Tambours du Burundi sorprendono per la loro unicità, entrano in scena vestiti con i colori della loro bandiera, i tamburi sulla testa, uno dietro l’altro, si dispongono in semicerchio e parte un ritmo inarrestabile. Les Tambours du Burundi si è esibito in tutto il mondo, esprimendo attraverso uno spettacolo fatto anche di acrobazie, salti e balli, tutta l’esuberanza, la forza, la voglia di vivere e la gioia di un popolo.
Il 26 luglio Danza all’Opera, progetto speciale di Civitanova Danza in collaborazione con Macerata Festival, vede protagonista all’Arena Sferisterio di Macerata un’icona della danza mondiale, Roberto Bolle. Formatosi alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano, di cui è étoile dal 2004, Roberto Bolle ha danzato in tutti i maggiori teatri del mondo e con le compagnie più prestigiose, tra le quali l’American Ballet Theatre (del quale è principal dancer, unico ballerino italiano), il Balletto dell’Opéra di Parigi, il Balletto del Bol’šoj e del Mariinskij-Kirov, il Royal Ballet. Bolle – che ritorna a Civitanova Danza e all’Arena Sferisterio di Macerata dopo la memorabile esibizione del 2007 con Alessandra Ferri – presenta il suo ultimo spettacolo Trittico Novecento, grazie alla rinnovata sinergia tra due le importanti realtà della regione, vere e proprie eccellenze.
Etoiles de demain è il titolo del Gala in programma il 3 agosto al Teatro Rossini con protagonisti i solisti del Ballet de l’Opera National de Paris, illustre compagnia che affonda le sue radici in più di tre secoli di storia. Culla della danza classica nata con il regno di Luigi XIV che istituì, nel 1661, l’Académie Royale de Danse, il Balletto dell’Opéra si è sempre affermato come una compagnia di repertorio e non come strumento di un solo coreografo. Dal passato glorioso, esso è nondimeno un centro d’arte viva: durante questi ultimi cinquant’anni Serge Lifar, George Balanchine, Maurice Béjart, Roland Petit, Merce Cunningham, John Neumeier, Carolyn Carlson, William Forsythe, Alvin Nikolais e Alvin Ailey hanno segnato le tappe fondamentali della creazione contemporanea. Nella sua doppia vocazione di custode della tradizione classica e di laboratorio aperto alla modernità, il Balletto dell’Opéra continua a rappresentare il suo repertorio, alternando repliche a nuove creazioni. Nel rispetto di questa filosofia è ideato il programma della serata (in via di definizione).
La conclusione del festival è affidata a Révolution della Compagnie Olivier Dubois, in prima ed esclusiva italiana l’8 agosto al Teatro Rossini. Punta di diamante della proposta artistica del festival, Révolution è uno spettacolo esplosivo in cui dodici danzatrici ballano e ‘marciano’ incessantemente in una rotazione coreografica continua sul Boléro di Ravel. Sono donne solidali, silenziose, a tratti erotiche, alle prese con un atto creativo che è insieme arte e resistenza. “Lo spettacolo – dice il coreografo Olivier Dubois – è un ritratto del corpo come mezzo per indagare e riflettere il presente. Ma cosa rappresentano questi corpi, ognuno appeso al proprio palo da lap-dance, che danzano fino allo sfinimento? Come accompagnare il loro struggimento?” Ad ogni spettatore la libertà di avvicinarsi a quest’opera che è stata definita “audace e irriverente” (“Danser”), “una costruzione minimalista che ha l’effetto di una bomba” (“Dancer Reflexion”).
INFO
Teatro Rossini
Via Bruno Buozzi 6
Tel. (+39) 0733 812936
Inizio spettacoli ore 21:30
Lorena Coppola