Straordinario successo della ripresa di Choreartium di Léonide Massine, presentato al Bayerischen Staatsballet nell’ambito di “Forever Young”, un trittico di altissimo livello, tra i cui titoli anche Broken Fall di Russell Maliphant e The Moor’s Pavane di José Limón. Tre coreografi di epoche e stili diversi con un comune denominatore: l’esser diventati parte integrante della storia della danza. Tre anche i nomi di spicco delle interpreti principali: Ivy Amista, Lisa Maree Cullum, Lucia Lacarra.
Choreartium è il secondo dei Balletti Sinfonici creati da Léonide Massine e rappresenta il primo capolavoro nella storia del balletto di qualità puramente astratta: nessuna trama, nessuna struttura narrativa, nessun riferimento temporale, nessun tema oltre la musica, nessun personaggio ispirato alla psiche umana.
Léonide Massine traspose in danza assoluta la struttura della partitura coreografica della Quarta Sinfonia di Brahams attraverso una varietà di movimenti e formazioni nello spazio incastonati nel tempo musicale: «Creai la coreografia di Choreartium basandola sulla strumentazione della partitura, utilizzando le ballerine per accentuare le frasi delicate ed i danzatori per interpretare i passaggi più decisi e robusti. La musica, con la sua ricca orchestrazione ed i suoi contrasti, si prestava murabilmente a questo genere di interazione tra movimenti maschili e femminili»*
La ripresa di questo capolavoro unico nella storia della danza, mirabilmente curata da Lorca Massine, figlio del grande Léonide, anch’egli danzatore e coreografo di fama mondiale, è stata arricchita dal taglio moderno delle scenografie e dei costumi di Keso Dekker.
Choreartium fu coreografato da Léonide Massine per i Ballets Russes de Monte Carlo, con costumi e scene di Constantin Terechkovich e di Eugène Lourié, ebbe la sua prima rappresentazione il 24 ottobre 1933 all’Alhambra Theatre di Londra e costituì un tentativo senza precedenti di creare un parallelo tra la struttura astratta della musica con i movimenti dei danzatori basati unicamente sugli umori mutevoli della sinfonia.
Sebbene, in generale, ben accolto dal pubblico, il balletto tuttavia generò delle controversie tra i critici. Il compositore Constant Lambert lo considerò un insulto alla composizione di Brahms, ma l’opera ebbe tra i suoi sostenitori Ernest Newman, che lo definì da subito un capolavoro senza precedenti.
Queste le sue parole pubblicate in quegli anni sul “Sunday Times”: «Massine ha dimostrato il buon senso che avremmo potuto aspettarci da lui quando ha messo da parte ogni ideas di leggere una storia nella Sinfonia di Brahams e ha deciso di affrontarla come una musica pura e semplice […] Possiamo comprendere le perplessità di quei musicisti che rinnegano che qualcosa di così “astratto” come la Quarta Sinfonia di Brahams possa essere tradotta in termini di azione, ma spero che nessuno ce ne vorrà se non condividiamo le loro opinioni. In senso stretto, nessuna arte è traducibile in un’altra, né lo è la poesia in musica. Il massimo che possiamo ottenere sono dei convincenti parallelismi tra esse e, per il fatto che alcuni parallelismi siano molto più difficili di altri e, di conseguenza, non siano stati sinora tentati, non vi è ragione di negare ad un genio coreografico come Massine il diritto di osarli».
Lo spettacolo, che ha debuttato lo scorso 19 novembre, avrà due repliche, il 23 e il 29 novembre.
ORARI& INFO
“Forever Young”
Lunedì 19 novembre 2012, ore 19:30
Venerdì 23 novembre 2012, ore 19:30
Giovedì 29 novembre 2012, ore 19:30
Bayerische Staatsoper
Max-Joseph-Platz 2 – Monaco di Baviera (Germania)
Tel. +49 (0)89.21 85 01
Lorena Coppola
* Da Léonide Massine, La mia vita nel balletto, Fondazione Léonide Massine, 1995