Un evento unico, una serata eccezionale che si svolgerà nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove il 3 febbraio a calcare le scene ci sarà l’étoileSylvie Guillem. L’evento fa parte della nona edizione di Equilibrio, Festival della nuova Danza ed il programma in questione, ideato e interpretato dalla Guillem, s’intitola 6000 miles away ed è stato proposto per la prima volta in Italia lo scorso giugno in occasione del Festival di danza contemporanea della Biennale di Venezia.
Lo spettacolo consiste nella realizzazione di tre coreografie appartenenti ai tre coreografi più importanti del momento: Mats Ek, William Forsythe, Jiri Kylián. Tra le coreografie in programma ci sarà Rearray , firmata da Forsythe, un nuovo duetto in cui Sylvie Guillem danzerà insieme a Massimo Murru, étoile del Teatro alla Scala di Milano. Altro brano in programma per la serata sarà Bye, ultima creazione del genio di Mats Ek in cui la Guillem mostrerà tutto il suo splendore in un assolo sulle note dell’ultima sonata per pianoforte di Beethoven.
La Frankfurter Allgemeine Zeitung ha definito il brano un capolavoro. A completare il trittico ci sarà un duetto tratto dall’opera di Kylián27’52”, interpretato da due eccellenti danzatori, Nataša Novotná e Václav Kuneš. Sylvie Guillem si è formata alla scuola dell’Opera di Parigi di cui entra a far parte all’età di 12 anni mentre a 16 è già nel corpo di ballo. Una carriera indubbiamente precoce che la vede ricevere a soli 19 anni la nomina di étoile dal grande Rudolf Nureyev.
La Guillem ha costruito un repertorio vastissimo ballando i brani più importanti del repertorio classico come Giselle, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta, La Bellaaddormentata, Cenerentola, Raymonda, La Bayadère, Agon, Apollon musagète, a cui però ha alternato coreografie ideate per lei dai maggiori artisti contemporanei, come William Forsythe, Maurice Béjart, Karole Armitage, Mats Ek, Russell Maliphant e Akram Khan.
INFO
3 febbraio ore 21.00
Sala Santa Cecilia
Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro de Coubertin, Roma
Alessandro Di Giacomo