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GD Web TV: Van Manen, Forsythe, Arqués – Dutch National Ballet

Il Dutch National Opera & Ballet, ensemble di base ad Amsterdam, presenta la pièce Van Manen, Forsythe, Arqués, perfetto esempio della migliore danza contemporanea internazionale. Da segnalare che uno di questi balletti è una delle ultime creazioni di Juanjo Arqués, Young Creative Associate della compagnia. Il Dutch National Opera & Ballet crea, produce e porta sul palco creazioni tradizionali ed innovative, di altissima qualità, nonché punto di riferimento per molte altre compagnie internazionali. Eccone un piccolo estratto: www.giornaledelladanza.com Foto di Joris Jan Bos

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La scena rivela la verità su chi si è: intervista a Lorena Baricalla

La scena rivela la verità su chi si è: intervista a Lorena Baricalla

  Artista internazionale dai molteplici talenti Lorena Baricalla è Etoile, Cantante ed Attrice nonché Coreografa, Writer e Produttrice. Ha sviluppato la sua carriera in più di 35 paesi nel mondo, in teatro e televisione. Nata da una famiglia di Monaco da più di cinque generazioni con origini italiane, francesi, ceche e tedesche, vive da sempre a Monte-Carlo. Lorena Baricalla scopre la danza all’età di quattro anni quando incontra la grande maestra russa Marika Besobrasova, della quale sua madre era stata l’allieva, ed esprime da quel momento il suo desiderio di danzare. È per lei del tutto naturale decidere a dodici anni di farne una carriera e segue per questo una formazione professionale all’Accademia di Danza Classica “Principessa Grace” di Monte-Carlo diretta da Marika Besobrasova. Si diploma giovanissima, a diciassette anni, ottenendo il massimo dei voti “Mention Très Bien”. Sulle scene dall’età di quattro anni, ottiene a dieci anni il suo primo contratto professionale per una serie di spettacoli alla “Salle des Etoiles” di Monte-Carlo. Dai quattordici ai sedici anni lavora anche nei balletti delle Stagioni Liriche dell’Opera di Monte-Carlo. Partecipa ai numerosi spettacoli organizzati dall’Accademia nel Principato, in Italia e in Francia danzando il repertorio classico. A conclusione dei suoi ...

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Choreographic bodies è il libro di Letizia Gioia Monda sulla Motion Bank di Forsythe

Un oggetto non possiede il suo nome al punto che non si possa trovargliene un altro che gli si adatti meglio. René Magritte Choreographic bodies è il nuovo volume sull’esperienza della Motion Bank nel progetto multidisciplinare di Forsythe edito dalla Dino Audino Editore e scritto da Letizia Gioia Monda. Il libro è frutto infatti di uno studio che la coreografa e performer con un background in danza classica e contemporanea conduce da anni sulla body knowledge. La scrittrice ha svolto la sua ricerca con l’appoggio ed il dialogo costante dei membri della Comunità Motion Bank. L’ultimo grande progetto interdisciplinare del coreografo William Forsythe, la Motion Bank dal 2010 ha aperto un importante spazio d’indagine scientifica nel campo della performance coreutica. Il nucleo delle ricerche portate avanti dalla Motion Bank è costituito dal concetto di score. Lo score è una tecnica, uno strumento digitale, un algoritmo necessario per leggere la danza dell’essere umano, acquisire informazioni e far evolvere la conoscenza contenuta nella pratica coreutica. Il corpo del performer è il primo score a essere analizzato dall’autrice, che mette in luce il cambiamento neurofisiologico del corpo durante la formazione in una tecnica coreutica e poi nel training fisico. Una larga parte del ...

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“L’enigma, l’estro, la grazia”: l’ultimo sapiente studio sulla danza della grande Vittoria Ottolenghi

Dopo Mi è caduta la danza nel piatto e La danza, due opere entrambe pubblicate nel 2008, l’ultimo importante studio sulla danza che ci ha lasciato la “Signora” della critica è L’enigma, l’estro, la grazia, edito postumo nel 2014 dalla Mimesis Edizioni, a cura di Francesca Adamo che, nella Prefazione a questo piccolo volume, spiega molto bene quale sia stato l’obiettivo perseguito dall’autrice nel concepire questa sua ultima storica e partecipata riflessione sulla presenza, o meglio, sulla fusione delle categorie del “dionisiaco” e dell’ “apollineo” nel mondo della danza e del balletto: «La consapevolezza dell’impossibilità di ridurre la danza, etichettarla o anche solo studiarla attraverso una di queste due categorie, l’apollineo e il dionisiaco, sta alla base della riflessione che Vittoria Ottolenghi svolge all’interno di questo saggio. La vera sfida proposta non è quella di categorizzare il balletto, assegnare a una o all’altra rappresentazione un’etichetta, quanto partire dalle immagini di “un’umanità non esplicitamente danzante” per arrivare quasi a delineare il noema della danza: un prodotto artistico “per accumulazione”» Il risultato di queste premesse emerge in tutta la sua evidenza: il saggio si presenta infatti come un excursus storico che attraversa millenni di storia iconografica e coreografica al fine di dimostrare ...

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Classici e nuovo repertorio: la nuova stagione dell’English National Ballet

Annunciata nei giorni scorsi dalla direttrice, Tamara Rojo, splendida ballerina della stessa compagnia, la nuova stagione dell’English National Ballet si preannuncia poliedrica, e attiva su più fronti. Dai progetti internazionali ai programmi per bambini, dalla grande tradizione per il pubblico più ampio possibile all’attenzione alle nuove generazioni di artisti, la Rojo si dimostra in grado di attenersi alle aspettative del pubblico affezionato, garantendo grandi nomi, titoli noti e aggiungendo però nuovi titoli al repertorio della compagnia. Si inizia l’8 ottobre con una tournée in quattro tappe per Swan Lake, tra i cui interpreti c’è anche la stessa Rojo nel ruolo di Odette/Odile per alcune date, e che porta a Manchester, Milton Keynes, Liverpool e al London Coliseum la versione del 2000 di Derek Deane; una versione che ha avuto un notevole successo in Inghilterra, e che è stato definito “un grande e poetico piacere per gli occhi”, sia per la sezione dei cigni del secondo atto, sia per la costruzione del rapporto tra Odette e il principe, con conseguente passo a due con Odile. Ad incantare gli spettatori, tra gli altri, gli ospiti Ivan Vasiliev (in coppia con Alina Cojocaru), che  manca dalla compagnia dal 2011 quando danzò Le jeune ...

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Coreografi, ritmo, ironia. L’Automne a Parigi è un Festival

È iniziato il 4 settembre scorso e continuerà per quattro mesi il Festival d’Automne, che porta sui palcoscenici dell’autunno parigino il meglio del teatro e della danza delle prossime stagioni. Quest’anno, tanta bella danza e tanta italianità, per un’edizione che tra le sue tre sezioni “Portrait” (Ritratto di…) sceglie Forsythe per la danza, e due italiani: Luigi Nono per la musica e Romeo Castellucci per il teatro (retrospettiva, quella su Castellucci, che continuerà anche nel 2015). A mettere in scena i lavori di Forsythe tre compagnie: il Ballet de l’Opéra de Lyon, che ha presentato Limb’s Theorem, una delle coreografie cardine di Forsythe che ne ha curato anche i costumi e le luci per la seconda parte, dal titolo Enemy in the figure, splendida creazione di giochi di luce, in repertorio lionese dal 2005; il Semperoper Ballett de Dresde, porta in scena a fine ottobre tre pezzi del coreografo: i classici Steptext e In the middle somewhat elevated, insieme al debutto parigino di Neue Suite, coreografia nata proprio per questa compagnia, e che costituisce un ottimo esempio della de-costruzione del linguaggio classico portato avanti dal coreografo. A novembre e dicembre in scena ancora il Ballet di Lyon, con una selezione ...

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Al Teatro Alighieri di Ravenna con Aterballetto

Sabato 18 e domenica 19 gennaio due appuntamenti imperdibili al Teatro Alighieri con la compagnia Aterballetto che porterà in scena due grandi firme coreografiche contemporanee: Forsythe e Inger. Il balletto di William Forsythe è Workwithinwork, una coreografia costruita con un flusso continuo di movimenti, dall’ inizio alla fine, che si articolano perfettamente sul palco sulle note della musica di Luciano Berio. Inserito in un contesto austero, scevro da inutili orpelli, il balletto libera i ballerini dalle  logiche convenzionali in una danza fluida e morbida. Tema fondamentale sono i duetti: dal principale all’apertura tra due uomini che s’inseguono in cerchio un tenero passo a due. La creazione di Inger, Rain Dogs, su musiche di Tom Waits, prende vita dall’immagine di un cane smarritosi per via di una pioggia incessante che ha cancellato le tracce che lo avevano guidato fin dove l’olfatto lo aveva spinto. Quando la ricerca di un senso perde ogni punto di riferimento, l’incertezza e il disorientamento sembrano rendere impossibile il ritorno a casa, a ciò che era e che non è più. Questo è il momento in cui la solitudine e lo smarrimento si manifestano attraverso le più diverse sfumature; con ironia e drammaticità, con leggerezza o disperazione. ...

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Sadler’s Well London/ Sylvie Guillem all’Auditorium Parco della Musica di Roma

Un evento unico, una serata eccezionale che si svolgerà nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove il 3 febbraio a calcare le scene ci sarà l’étoileSylvie Guillem. L’evento fa parte della nona edizione di Equilibrio, Festival della nuova Danza ed il programma in questione, ideato e interpretato dalla Guillem, s’intitola 6000 miles away ed è stato proposto per la prima volta in Italia lo scorso giugno in occasione del Festival di danza contemporanea della Biennale di Venezia. Lo spettacolo consiste nella realizzazione di tre coreografie appartenenti ai tre coreografi più importanti del momento: Mats Ek, William Forsythe, Jiri Kylián. Tra le coreografie in programma ci sarà Rearray , firmata da Forsythe, un nuovo duetto in cui Sylvie Guillem danzerà insieme a Massimo Murru, étoile del Teatro alla Scala di Milano. Altro brano in programma per la serata sarà Bye, ultima creazione del genio di Mats Ek in cui la Guillem mostrerà tutto il suo splendore in un assolo sulle note dell’ultima sonata per pianoforte di Beethoven. La Frankfurter Allgemeine Zeitung ha definito il brano un capolavoro. A completare il trittico ci sarà un duetto tratto dall’opera di Kylián27’52”, interpretato da due eccellenti danzatori, Nataša Novotná e ...

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La grande danza al Teatro Ristori di Verona

Il 20 dicembre si aprirà la nuova stagione di danza del Teatro Ristori di Verona che per il nuovo cartellone ha selezionato grandi nomi del panorama ballettistico internazionale. La prima Compagnia ad esibirsi sarà il Ballet du Capitole de Toulouse diretto da Kader Belarbi. La Compagnia porterà in scena Symphony of Psalms di Jiří Kylián, un balletto del 1978, primo periodo creativo dell’artista, in cui ne emerge il legame con le radici ceche e mitteleuropee. La serata verrà aperta dal brano La stravaganza, coreografato da Preljocaj su commissione del New York City Ballet. Sarà proprio il genio di Preljocaj a caratterizzare la programmazione del 5 e 6 febbraio quando ad andare in scena sarà il Ballet Preljocaj con il trittico Annonciation, Centaures, Royaume Uni. Annonciation è una coreografia del 1995 che è valsa al coreografo la vittoria del Bessie Award, l’Oscar americano della danza. Centaures, del 1998, sviluppa un’estetica sensuale dell’intrico e del suo sciogliersi di cui Angelin Preljocaj è maestro. Royaume Uni, è una coreografia che entra a far parte del repertorio della Compagnia nel 2013 e viene qui presentata in prima italiana. La coreografia per quattro danzatrici si sviluppa con immagini molto pulite,  le interpreti danzano all’unisono, in ...

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La danza dell’Aterballetto allo Strehler di Milano

  Un appuntamento imperdibile con l’Aterballetto nelle giornate dal 24 al 27 maggio presso il Piccolo Teatro Strehler di Milano dove andranno in scena due speciali creazioni, Absolutely Free ed H+. Il primo, rappresentato per la prima volta al Teatro Ariosto di Reggio Emilia nell’ottobre del 2006,  altro non è che un ensamble di alcune creazioni del maestro Mauro Bigonzetti non necessariamente legate da una trama, che rendono omaggio allo stesso coreografo e mettono in evidenza la forza della Compagnia. H+ è invece un balletto volto ad esaltare uno degli elementi principali della vita, l’acqua. Acqua nella sua valenza di purificatrice di anime e corpi, di origine di tutto, di istigatrice di guerre, acqua come forma di ricchezza, acqua come elemento in continuo divenire. L’Aterballetto delizia Milano con la sua arte e la sua storia fatta di grandi collaborazioni come quella con il maestro Amedeo Amodio alla direzione per ben 18 anni, con lo stesso Bigonzetti, anche lui direttore artistico ed attualmente coreografo principale, fino all’attuale guida di Cristina Bozzolini già fondatrice del Balletto di Toscana con alle spalle anche la direzione artistica del Balletto di Roma. Tante le firme internazionali che hanno lavorato con e per l’Aterballetto, da Jiri ...

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