Dal 18 ottobre al 7 novembre all’Opéra di Parigi, Palais Garnier, andrà in scena Paquita, coreografie di Pierre Lacotte dall’originale di Joseph Mazilier e Marius Petipa, libretto di Paul Foucher e Joseph Mazilier, musiche di Edouard Marie Deldevez e Ludwig Minkus.
Il balletto, nella versione originale, ebbe la sua prima rappresentazione a Parigi, al Théâtre de l’Académie Royale de Musique, nel 1846.
In due atti e tre scene, è ambientato in Spagna, nella provincia di Saragozza, durante l’occupazione delle truppe napoleoniche. Paquita, una nobile fanciulla rapita dagli zingari da bambina ed allevata in un campo di gitani, salva la vita ad un giovane ufficiale francese, Lucien d’Hervilly, che il governatore spagnolo vorrebbe morto. Fra i due giovani nasce l’amore, ma la differenza di rango sembra dividerli; tuttavia, dopo mille peripezie, Paquita scopre le sue vere origini e i due innamorati potranno sposarsi.
Il tema spagnolo rende onore alle conquiste del Primo Impero e risponde alla sensibilità dell’epoca in cui erano frequenti i viaggi dei pittori e degli scrittori francesi in Spagna. Quest’opera, che rompe con i temi onirici del ballet blanc, ebbe un immenso successo grazie al talento dei suoi primi interpreti, Carlotta Grisi e Lucien Petipa, e alle numerose danze spagnole che ne fanno parte. Fu ripreso nel 1846 al Royal Theatre di Londra e restò sino al 1851 nel repertorio dell’Opéra di Parigi. Ma fu soprattutto in Russia che fu rappresentato più a lungo, divenendo un esempio di stile francese esportato all’estero. Nel 1847, infatti, Marius Petipa lo allestì a San Pietroburgo e l’8 gennaio 1882 (27 dicembre 1881 secondo il calendario russo) ne mise in scena una nuova versione con aggiunte musicali di Minkus: il Grand Pas Classique, la Polonaise, la Mazurca dei bambini alla fine e Pas de Trois nel primo atto.
Questa versione di Paquita, che fu inizialmente interpretata da Ekaterina Vazem e Pavel Gerdt, fu danzata in Russia fino alla rivoluzione bolscevica. Dopo la seconda guerra mondiale, furono unicamente i frammenti introdotti da Petipa a sopravvivere, grazie a qualche coreografo russo che li inserì nel repertorio di grandi compagnie. Successivamente, una nuova versione di Oleg Vinogradov, realizzata nel 1978 per il Kirov fu messa in scena anche all’ Opéra di Parigi fra il 1980 e il 2001, anno in cui Pierre Lacotte, attraverso la testimonianza delle sue insegnanti Lubov Egorova, che aveva interpretato il ruolo di Paquita in Russia prima di trasferirsi a Parigi nel 1918, e Carlotta Zambelli, artista invitata a San Pietroburgo nel 1901, tentò di ritrovare le tracce dei due atti di Joseph Mazilier e di ricostruire la versione originale del balletto. Affiancato in questa paziente ricerca da David Coleman, che ha armonizzato le partiture di Édouard Deldevez e Ludwig Minkus, e da Luisa Spinatelli, che ne ha ridisegnato fedelmente i costumi, Lacotte ha restituito fervore a questo balletto arricchendolo di nuovi elementi narrativi.
Paquita, nella sua versione attuale è il lavoro di ricostruzione più completo mai realizzato, grazie al quale quest’opera, quasi dimenticata, ha potuto ritrovare nuova vita ed essere inclusa nuovamente nel repertorio dell’Opéra di Parigi.
ORARI & INFO
Opéra National de Paris – Palais Garnier
8 rue Scribe – Parigi
Tel. + 33 (1) 72 29 35 35
www.operadeparis.fr
dal 18 al 30 ottobre, ore 19.30
1-3-4-5- 6 novembre, ore 19.30
7 novembre, ore 14.30
Lorena Coppola