Bellezza statuaria, campionessa di danze latinoamericane, dalle origini siberiane, Vera Bondareva è la novità assoluta della nona edizione del fortunato programma della Rai, Ballando con le stelle. Nata a Novosibirsk in Russia, è una grande appassionata di sport e, a quanto pare, di gare podistiche visto la sua partecipazione alla maratona di Sant’Antonio che si tiene a Padova dove, insieme a sua madre, ha corso mezza gara. Ma sentiamo cosa ha da raccontarci la bella ballerina siberiana.
Vogliamo far conoscere ai pochi distratti chi è la ballerina Vera Bondareva?
Vengo dalla Russia Siberiana. Ho iniziato a ballare all’età di 5 anni. A 15 anni, dopo la maturità, mi sono trasferita in Italia con la mia famiglia, con cui vivo in provincia di Venezia. Ho ballato con Victor Burchuladze per quattro anni e con lui abbiamo vinto quasi tutto, eravamo una coppia molto affiatata. Abbiamo vinto il campionato del mondo 10 balli, abbiamo vinto 9 volte German Open Champioship, abbiamo vinto l’International.
Nella mia rubrica “Passi di danza” il ballo di coppia è un tema centrale del giornale. Quali sono stati i momenti più emozionanti ballando in coppia con un partner?
Il momento più emozionante è sempre quando vinci qualcosa. Facciamo le gare per vincere. Dopo un mese di preparazione per un mondiale la vittoria o il secondo posto ti fanno sentire benissimo.
Il tuo cognome non lascia scampo. Ci parli brevemente delle tue origini?
Il mio papà è di Rostov-Na-Donu, una città vicino l’Ucraina e sua madre è metà ucraina e metà russa, mentre la mia mamma è siberiana. Mio padre si è trasferito a Novosibirsk per frequentare l’Università e così ha conosciuto mia madre, di cui si è subito innamorato.
Parliamo di danza, di stile, tecnica, portamento. Qual è il tuo orientamento coreico?
Nel ballo la tecnica è fondamentale. Se non hai la tecnica non puoi vincere e per quanto riguarda lo stile se nella vita sei aggressiva devi avere uno stile aggressivo anche nella danza, se sei più dolce devi far vedere questo. Non devi cambiare il tuo stile: come sei nella vita devi essere nella danza. Io sono campionessa di latino americano, facevo anche gli standard ma ho smesso otto mesi fa. Lo scorso dicembre siamo arrivati secondi ai mondiali di 10 balli under 21.
Sei una campionessa di danza sportiva di livello internazionale. Cosa significa in termini pratici?
Tutti dicono che i bambini che si dedicano alla danza non hanno un’infanzia e fanno grandi sacrifici. Io però non li definirei cosi. I miei amici dopo la scuola andavano al cinema mentre io andavo ad allenarmi, ma a 12 anni già facevo le gare a Mosca, a San Pietroburgo e in tutta la Russia. All’età di 14 anni andavo tre volte l’anno in Inghilterra, Germania ecc ed ero io a fare qualcosa che i miei amici non potevano fare: viaggiare per il mondo. Tutte grandissime soddisfazioni per una bambina di quell’età. Per me la danza è sempre stata qualcosa di insostituibile, nella mia vita è tutto e non ho mai smesso di dedicarmi al ballo con passione.
Veniamo alla nona edizione di Ballando con le stelle, il programma di Rai 1. Sei una New Entry, che mi dici?
Si sono una new entry per questo sono un po’ emozionata, ma è un’esperienza incredibile, è tutto un altro mondo da quello che conosco io, perché non è ballo sportivo, ma un fantastico spettacolo. Già seguivo il programma da casa, tutte le edizioni. Tra l’altro il ballerino che ha partecipato alla sesta edizione Dima Pakhomov è stato il mio primo maestro e oltretutto la mia migliore amica Anastasia Kuzmina ha vinto l’ottava edizione di Ballando con le stelle lo scorso anno in coppia con Andres Gil. Mi trovo benissimo e spero che a questa edizione ne seguiranno tante altre.
Cosa pensi del cavaliere V.I.P. che ti è capitato?Sei contenta della scelta?
Sono contenta della scelta perché Federico Costantini è molto giovane ed è uno sportivo. Non posso definirlo un gran ballerino, ma si impegna molto ed è simpatico. Speriamo che con il tempo si sciolga un po’ e che io riesca ad insegnargli qualcosa.
Credi che questa esperienza ti possa far crescere, sia umanamente che professionalmente?
Si è un’esperienza nuova per me e credo che mi sia utile per crescere tanto a livello umano quanto a livello professionale. E’ la mia prima volta in tv ed è differente da quello a cui sono abituata perché qui ballare bene non basta, anche lo spettacolo è importante.
Massimiliano Raso