Lo scorso 10 febbraio si è spenta all’età di 85 anni la grande attrice e rappresentante diplomatica Shirley Temple, la bambina prodigio di Hollywood che incantò il pubblico col suo meraviglioso talento d’interprete e ballerina.
Trent’anni di carriera nel cinema e l’impegno umanitario come Ambasciatrice e Capo del Protocollo degli Stati Uniti d’America l’hanno consacrata come una delle personalità più influenti della cultura statunitense, trasformandola in un simbolo della democrazia americana.
La sua carriera iniziò negli anni ’30 del Novecento quando, a soli tre anni, venne notata dai produttori dell’Educational Film Corporation Jack Hays e Charles Lamont, i quali la scritturarono per la parte da protagonista nella serie di cortometraggi Baby Burlesks, parodia di numerosi film dell’epoca con un cast di attori giovanissimi.
Alla fine del 1933 Shirley venne contattata dalla Fox Film Corporation e ottenne un ruolo nel musical Stand up and Cheer!, diretto da Hamilton MacFadden con Warner Baxter e Madge Evans. Questo vaudeville ambientato durante la Grande Depressione aveva lo scopo di innalzare il morale del paese, corroso dagli stenti e dagli sforzi per la sopravvivenza compiuti dalla popolazione giorno dopo giorno. Il film ebbe un grande successo e Shirley incantò il pubblico grazie alle sue doti musicali, il suo viso fresco e il suo sbalorditivo talento di ballerina. Questa interpretazione segnò la sua carriera, portandola a trasformarsi in un astro nascente del cinema e della televisione.
Dopo l’interpretazione di Marky in Little Miss Marker, nel 1934 David Butler ingaggiò Shirley come attrice principale in Bright Eyes, film interamente scritto e sviluppato specificamente per le qualità dell’attrice. Per la prima volta nella locandina il nome di Shirley Temple comparve innalzato sopra il titolo, segno della fama che la giovanissima interprete aveva acquisito in così breve tempo. La sua canzone On the Good Ship Lollipop fu introdotta nel film, che dimostra le sue molteplici capacità, e vendette 500,000 copie. Shirley fu la prima star a ricevere dall’Academy il Juvenile Oscar nel 1935 per il suo contributo al cinema nell’anno precedente, in particolare per Bright Eyes e Little Miss Marker.
David Butler la scelse anche per The Little Colonel, commedia drammatica in cui recitò al fianco di Lionel Barrymore, Evelyn Venable, John Lodge e Bill “Bojangles” Robinson. Il famosissimo duetto sulle scale fra Shirley e Robinson, in cui si tenevano per mano cantando e ballando insieme, preparò il terreno per la rottura dei pregiudizi raziali nel cinema. A questa interpretazione seguirono altri quattro film di successo che videro Shirley co-star assieme a Robinson. Dopo diversi boom di botteghino e qualche flop, nel 1939 venne scritturata per The Little Princess, adattamento cinematografico del romanzo per bambini di Frances Hodgson Burnett. Fu il primo film di Shirley interamente in Technicolor e il suo più grande successo di pubblico e critica.
Nel 1945 a soli 17 anni sposò il sergente John Agar, dal quale ebbe una figlia, Linda Susan, e col quale recitò in Fort Apache e Adventure in Baltimore. Il matrimonio non funzionò e i due divorziarono quattro anni dopo. Nel 1950 Shirley incontrò Charles Alden Black, ufficiale dei servizi segreti statunitensi, l’amore della sua vita e futuro marito, dal quale ebbe Charlie Jr. e Lori.
Da bambina prodigio ad attrice adolescente, fino a star del cinema e diplomatica nella vita adulta, Shirley recitò in 57 film tra il 1931 ed il 1961, collaborando con moltissimi case di produzione cinematografica. Il suo talento nel canto, nella recitazione e nella danza l’hanno consacrata come una delle attrici più famose ed amate dal pubblico, i suo film sono ancora oggi considerati un cult del cinema internazionale.
Dal 1960 una stella della Walk Of Fame di Hollywood porta il suo nome.
INFO:
Laura De Martino
www.giornaledelladanza.com