Partendo dall’osservazione dei fenomeni migratori di alcuni animali, Alessandro Sciarroni – vincitore del prestigioso Premio Europa Realtà Teatrali 2017 – ha lavorato sul concetto di rotazione e CHROMA_don’t be frightened of turning the page è l’ultimo dei suoi progetti. Attraverso l’azione del corpo che ruota intorno al proprio asse e che si sviluppa in un viaggio psicofisico emozionale, in una danza di durata, Alessandro Sciarroni ipnotizza lo spettatore. Ideatore e unico performer in scena, Sciarroni propone una coreografia che non si appiattisce su un’interpretazione univoca del movimento rotatorio, ma si apre a una pluralità di letture e di significati.
Durante l’esperienza del progetto europeo Migrant Bodies, tra il 2014 e il 2015, l’artista ha sviluppato un’idea per una nuova pratica performativa profondamente germinale. Partendo dall’osservazione dei fenomeni migratori di alcuni animali che al termine della loro vita tornano a riprodursi e a morire nel luogo dove sono nati, l’artista inizia a lavorare sul concetto di turning. Il termine inglese viene tradotto e rappresentato in scena in maniera letterale, attraverso l’azione del corpo che ruota intorno al proprio asse e che si sviluppa in un viaggio psicofisico emozionale, in una danza di durata, nella stessa maniera in cui turning significa anche evolvere, cambiare. In TURNING_migrant bodies version, Sciarroni torna ad eseguire in prima persona l’azione, allenandosi per diversi mesi nella pratica che consente al corpo di girare per un tempo indeterminato senza perdere l’equilibrio. La durata dell’azione e il graduale aumento del ritmo sono in grado di creare una sorta di legame ipnotico tra il performer e lo spettatore. Il lavoro viene presentato in forma di studio durante le tappe di ricerca del progetto Migrant Bodies: nelle città di Montreal, Vancouver, Zagabria e Bassano del Grappa – al Festival di Polverigi e durante Live Works, all’interno del festival della Centrale Fies di Dro (TN), dove viene invitato assieme a Jérôme Bel e Santiago Sierra in qualità di “ospite” della manifestazione. L’esperienza di Migrant Bodies e i riscontri ricevuti durante le presentazioni, convincono l’artista a voler continuare la ricerca presso il CSS di Udine (luglio 2016) e il 104 di Parigi (aprile 2016), dove è stato in residenza con diversi artisti per curare l’apparato sonoro e visivo del solo, che nella sua forma definitiva si intitola CHROMA_don’t be frightened of turning the page, prendendo in prestito il titolo dal libro sui colori di Derek Jarman e il sottotitolo da un album dei Bright Eyes, il gruppo rock preferito dell’artista.
ORARI & INFO
9 e 10 novembre ore 21.00
Teatro Grande
Corso Zanardelli, 9
25121 Brescia
tel. 030 2979333
www.giornaledelladanza.com
Foto di Alessandro Sciarroni