Negli scorsi mesi Bella Ratchinskaja è stata vittima di un polverone mediatico che narra di comportamenti poco consoni e altamente discutibili avvenuti nel mondo della danza. Ho avuto l’onore di conoscere Bella Ratchinskaja, di vederla tenere lezioni di danza, in una di queste occasioni eravamo proprio a Spoleto. Proprio lì ho avuto la possibilità di osservare il suo metodo di insegnamento e la sua metodologia che non può non prevedere rigore e disciplina, una caratteristica che contraddistingue chi insegna l’arte della danza. Ho avuto modo, in questi giorni, di confrontarmi con grandi professioniste della danza che hanno collaborato con la Maestra, come Anna Maria Prina, Paola Jorio, Francesco Ventriglia per citarne alcuni. La Maestra Ratchinskaja ha fatto molta strada e il suo background è ricco di riconoscimenti. Nel mondo della danza in Italia, come nel mondo, è un punto di riferimento. A Milano al Teatro alla Scala, così come per il Teatro e la Scuola di Ballo dell’Opera di Roma riesce sempre a mantenere vivo l’interesse per l’attività coreografica. Ad aprile 2019 l’ho raggiunta telefonicamente per una breve intervista e sentire la sua opinione sull’intera vicenda.
Maestra Ratchinskaja lei è stata travolta da uno “tsunami inaspettato”. Perché? Si è fatta un’idea?
Io sono all’oscuro di tutto ciò. Però penso che dietro ci siano lotte per prendere il posto e assumere un ruolo. E’ una cosa politica, una faccenda di soldi, di tutto. Io sicuramente ho fatto i miei errori, questo non lo nego, però ho lottato a fin di bene. Sempre! Lì ci sono dinamiche di tipo politico; cercavano difetti, scavano per capire come potevano mandare via quelli che non piacevano. E’ una dinamica poco pulita, secondo me. Mi telefonano tanti miei allievi, personalità del teatro. Qualcuno ha avuto più coraggio e sono sicuri che siano tutte bugie. Alcuni hanno avuto coraggio ma non tutti purtroppo. Questi allievi che hanno scritto possono sminuire tutte queste bugie, perchè la cosa è davvero esagerata. E’ vero che magari alcune volte mi sono arrabbiata, magari ho preteso più disciplina ai miei studenti, ho preteso di venire 15 minuti prima, riscaldarsi ma lo richiedevo perchè è lavoro. Le mani le uso solo per mostrare i movimenti, le mani di un maestro solo le mani di una scultrice, servono solo per insegnare il movimento giusto. C’è una politica sotto, sicuramente.
Quando abbiamo letto la notizia ci siamo stretti intorno a lei, soprattutto il mondo della Danza. Conosciamo la sua fama di insegnante, di Maestra. Lei è stata e continua ad essere una Maestra che ha “creato” e aiutato molti danzatori. E’ stato molto bello, a mio avviso, che si siano uniti a lei.
Si, hanno scritto lettere bellissime, non mi aspettavo così tanta conoscenza di questo Mondo e risposte così affettuose nei miei confronti. Io dico che tutto il mondo reagisce, queste lettere strepitose e questi messaggi mi salvano e mi supportano.
Adesso cosa farà? Quali sono i suoi progetti?
Prossimamente farò un Gala insieme a Renato Zanella e successivamente andrò, insieme a Roberto Bolle, ad una rassegna a Milano per una settimana. Dal 27 aprile al 2 maggio”
Riguardo a questa faccenda ha pensato a cosa fare?
Per adesso, non so come reagire. Rispondo ai miei allievi quando mi incoraggiano e mi dicono “Forza, abbi coraggio”. Mi piacerebbe fare un’intervista in tv, non lo so…vorrei parlare direttamente e dire tutto. In modo che loro mi possano fare le loro domande e possa rispondere a tutto. La nostra professione è un mondo speciale.
Adesso parliamo di cose belle: cosa vuole dire per Bella Ratchinskaja essere una Maestra di Danza?
Non lo so, so solo che sono nata per questo. Io ho studiato e vissuto tutta la vita anche con la mia Maestra, per me una seconda mamma. Grazie a lei ho imparato tante cose. Mi diceva:”Tu sei brava, puoi andare a Mosca e imparare”. Essere maestra di danza è dare vero amore per la nostra professione. Ma anche capire cosa significhi essere devoti, siamo “servi” del pubblico. Il pubblico paga e ha diritto di vedere cose belle. Per questo devi dare, regalare tutto al pubblico e per farlo deve insegnare bene agli allievi e costruire talenti.
Sara Zuccari
Direttore www.giornaledelladanza.com