Nel suo primo lavoro video , Francesco Ventriglia pone al centro l’essere umano nella sua funzione di custode di bellezza del mondo e si ispira al mito omerico di Calipso, Dea del Mare.
Una donna sola, forte, austera e potente che vive al confine tra la superficie e l’abisso. Una donna che si occupa di accogliere e confortare, di ispirare. Calipso, come le donne che sono in grado di innescare cambiamenti, capaci di generare mondi in cui la bellezza è un sogno possibile, concreto e tangibile.
Spesso , come uomo e come artista mi sono ritrovato nelle braccia di donne che mi hanno curato e protetto come un Ulisse naufrago dopo la tempesta. Mi hanno dato zattere e soldati per continuare il mio viaggio alla ricerca incessante di bellezza – dichiara Ventriglia – non ho altro mezzo che l’arte per avere voce, per dire grazie alle donne straordinarie che ho incontrato sino ad oggi e che mi hanno insegnato a comprendere come individuo, che prima di ogni credo politico o religioso, un uomo deve riconoscere il valore prezioso della compassione, quello necessario della comprensione e quello vigoroso della gentilezza.
Questo lavoro vede come protagonista nel ruolo di CALIPSO la splendida Veronika Maritati, danzatrice di rara eleganza, che diretta da Ventriglia in una danza subacquea riesce a nobilitare il gesto al fine di esaltare il concetto di una bellezza delicata e scultorea.
Accompagnate dalla suggestiva musica di G.F. Hendel con il brano ‘Lascia ch’io pianga”, queste immagini ci suggeriscono che proprio attraverso la ricerca della bellezza e nella sua sublimazione, scegliendo di proteggerla ogni giorno, forse si puó resistere. Calipso prodotto da Neil Christopher per la Duende Production , e’ una cooproduzione. Italo-australiana.
Che potere hanno gli artisti quando osservano le vicende del mondo in cui l’essere umano perde la sua bellezza e ne dimentica il valore e la dignitá ?Forse nessuno se non quello di resistere, perpetrando il fine dell’arte stessa, raccontare, commenta Ventriglia.
Francesco Ventriglia già direttore del MaggioDanza Fiorentino, nel 2010, in seguito alla sua fortunata produzione coreografica -IMMEMORIA-commissionata dall’ allora Direttore del Ballo scaligero MAKAR VAZIEV per la compagnia milanese, lascia come danzatore il palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano dove interpretava ruoli da solista e primo ballerino sin dal 1996 e inizia un susseguirsi di progetti di successo, che lo hanno visto passare dalla coreografia alla Direzione Artistica e viceversa.
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