Ambienti e attrezzi sanificati, almeno due metri di distanza tra chi sta svolgendo gli esercizio e tra atleti e insegnate. Le scuole di danza e i centri sportivi si preparano a riaprire dopo il lockdown da coronavirus con ancora numerose incertezze sulle regole da seguire, ma con dei principi di massima. Il ministro Vincenzo Spadafora, riferendo in Parlamento, ha detto di puntare al 25 maggio: «Deve partire tutto lo sport di base, devono riaprire tutti quei centri che sono una grande risorsa nelle città italiane».
In attesa di avere linee guida certe e comprovate, comunque, queste dovrebbero essere le regole di base per l’approccio alla scuola di danza:
– Gli ingressi dovranno avvenire con orari differenziati e monitorati, in modo da poter eventualmente tracciare le interazioni e garantire allo stesso tempo una presenza esigua di persone all’interno dell’edificio o impianto, favorendo il distanziamento sociale.
– La temperatura dei clienti dovrà essere verificata con un termoscanner all’ingresso. Dovranno essere a disposizione dispenser di disinfettante e cestini per smaltire prodotti potenzialmente pericolosi (mascherine, guanti, fazzoletti).
– Sarà vietata la consumazione di cibo e bevande all’interno delle palestre.
– Non ci sarà accesso al locale spogliatoi, salvo l’uso dei servizi igienici: gli atleti arriveranno già in tuta ed effettueranno la doccia a casa.
– Le lezioni di gruppo in sala continueranno a essere possibili, a patto di mantenere la distanza di due metri. Anche in questo caso sarà incoraggiata la prenotazione. Alla fine di ogni lezione i locali saranno sanificati.
-No assembramenti nelle segreterie e sale d’aspetto.
– L’attività fisica avverrà a debita distanza in sala.
Redazione www.giornaledelladanza.com