Durante la puntata di domenica 23 gennaio è nata una disputa piuttosto intensa tra Lei ed il maestro Cannito. Semplici divergenze d’opinione oppure c’è dell’altro?
Da parte mia non c’è assolutamente nulla, per me non è una questione di opinioni ma esiste una verità, anche se ci sono dei metodi per rigirare le carte in tavola. Io preferisco dire le cose come stanno, dico la verità ed alla fine, col tempo, la verità paga sempre.
È stata accusata di essere incompetente e di utilizzare il social network youtube per realizzare le Sue coreografie, come risponde a queste dichiarazioni?
Il repertorio classico è talmente vasto che esistono così tante versioni dei balletti che ognuno è libero di consultare e farsi un’idea. Per quanto riguarda le offese sul piano professionale, che mi rivolge Luciano Cannito, la cosa non mi tange affatto anche perché il suo pensiero non lo tengo in considerazione, per cui per me non rappresentano un problema.
A sorpresa in puntata è stata tirata in ballo l’etoile Elisabetta Terabust, sotto la cui direzione lei ha spesso lavorato come Maître de ballet. Se lo aspettava?
Non me lo aspettavo affatto, e se si guarda con attenzione quel momento si vede anche che io mi sono arrabbiata particolarmente quando lui si è permesso di dire cose non vere su una grande artista come Elisabetta Terabust. Se non si conosce un argomento è meglio non parlarne, se invece lo si conosce e se ne dice il contrario allora è ancora peggio! Non si può che rimanere indignati da affermazioni di questo tipo.
Anche un altro membro della commissione danza, Eric Vu An, ha lamentato una scarsa cura dello stile nelle coreografie di repertorio classico da Lei proposte. Ritiene di aver curato più la parte tecnica e meno quella interpretativa?
Eric Vu An ha dato la sua opinione parlando di stile forse non tenendo conto che, in quella occasione, delle due allieve che si sono esibite nella coda di Grand Pas Classique una era stata preparata da me e l’altra da Cannito, forse bisognava fare un distinguo. Quando in un balletto di repertorio si esegue quel tipo di virtuosismo, i fouettés, la cosa importante è saperli eseguire correttamente rimanendo sul posto. Io parlo sempre di completezza, intendendo lo stile, la tecnica, l’espressività e soprattutto la qualità.
Alla fine Giulia, l’allieva che si è dovuta cimentare nell’esibizione in questione, ha affrontato i fouettés, suo punto debole. Li ha eseguiti correttamente?
No! Ha anche detto di averli imparati in quattro giorni, ma una ballerina che si è diplomata in un grande teatro non impara i fouettés in due giorni. Tuttavia Giulia è una ballerina che mi piace moltissimo ma devo anche dire quello che penso, nel classico lei è un po’ debole ed ha bisogno di lavorare ancora molto avendo tra l’altro tutte le prerogative per poter essere un’ottima ballerina anche di danza classica.
Un pronostico su quale dei ballerini in gara potrebbe vincere Amici?
Quest’anno il pronostico è un po’ più difficile perché i quattro ballerini sono tutti dei buoni elementi. Dipende molto anche dal giudizio del pubblico che è sempre imprevedibile, di sicuro tutti loro sono in grado di poter fare una bella carriera, ognuno con la propria strada e le proprie caratteristiche.
Alessandro Di Giacomo