In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, l’Astra Roma Ballet di Diana Ferrara celebra la figura del padre della lingua italiana con “Dante, sommo Poeta”, spettacolo che debutta il 30 luglio 2021 alle ore 21.00 al Teatro Anfitrione di Roma e in replica il 31 luglio (ore 21.00) e il 1 Agosto 2021 (ore 17.30). (Biglietti: intero 15 euro; under 18 e under 65, 10 euro).
La storica Compagnia fondata e diretta da oltre trentacinque anni dall’étoile Diana Ferrara, ha scelto di omaggiare l’autore della Divina Commedia con una creazione coreografica dirompente, emozionante ed originale: un viaggio in danza attraverso la bellezza dei poetici sonetti giovanili e delle sue adorate figure femminili, le creature di Dio che hanno salvato e aiutato il Sommo Poeta nei momenti più bui della sua vita.
l valore universale della poesia di Dante è da sempre un elemento fondativo dell’identità culturale italiana e della sua affermazione nel mondo. Per celebrare l’attualità e la forza del poema, lo spettacolo analizza la figura di Dante dimostrando la sua attualità, con una narrazione contemporanea che non rinuncia alla profondità storica e critica. Ecco quindi gli incontri con i personaggi “grandiosi”, anche per la severità e la lotta nel condannare gli usurai, i ladri e tutti coloro che agivano per il solo proprio interesse.
“Dante, sommo Poeta” è senz’altro uno spettacolo innovativo perché l’ideazione di questo importante progetto artistico è stata affidata a Giada Primiano, Kevin Arduini e Fausto Paparozzi, tre giovani ballerini solisti e coreografi dell’Astra Roma Ballet che recentemente hanno dimostrato grande creatività, originalità e apertura a nuove forme coreografiche che fondono l’arte della danza con quella della musica, della poesia e del teatro.
In scena vedremo sette danzatori (Giada Primiano, Giorgia Montepaone, Elisa Amendola, Federica Bisceglia, Kevin Arduini, Alessandro Scavello e Fausto Paparozzi), insieme a loro l’interprete della voce recitante il talentuoso attore Graziano Sirci, le musiche composte appositamente per questo spettacolo con grande estro da Marco Schiavoni, mentre i bozzetti dei costumi sono di Manuel Carbone realizzati dalla Sartoria Bolero di Roma.
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