La danza armonizza corpo e psiche.
Richiede concentrazione, coraggio di sperimentare e di mettersi alla prova. Migliora le funzioni cognitive, la memoria, la coordinazione e la concentrazione. Gli schemi ritmici di coreografie, diagonali e routine coinvolgono un’ampia gamma di movimenti e aumentano flessibilità e forza muscolare, stimolano i percorsi neurali e favoriscono di conseguenza la salute del cervello.
Se svolta fin da bambini, la danza costruisce non solo un corpo forte, ma prepara a superare ostacoli, insegna perseveranza, disciplina e motivazione.
Danzare migliora la neuro- plasticità del cervello e la sua capacità di adattarsi agli imprevisti e a trovare soluzioni originali per un problema.
Tali adattamenti fisici, cognitivi e sociologici apportano benefici in particolare per i bambini con difficoltà emotive. Generano autostima e sicurezza in se stessi, e permettono una maggiore conoscenza di sé che a sua volta genera forza psicologica.
In quanto forma d’arte, infatti, la danza nutre l’anima e libera lo spirito. Trascende il linguaggio parlato, dà corpo a emozioni e pensieri e possiede la capacità di toccare le nostre parti più profonde.
Danzare alimenta l’elaborazione creativa e offre uno sbocco per esprimersi. Rende flessibili, energici, auto-motivati, e forti abbastanza da accettare e gestire critiche e correzioni.
L’educazione artistica promuove l’importanza dell’indipendenza e l’individualità e diventa un veicolo per espandere la creatività, la dignità e la grazia.
Concludiamo questo articolo con un pensiero di Jean-Louis Barrault, regista e mimo francese, che esprime il senso e l’importanza della danza: “Danzare è lottare contro tutto ciò che ci trattiene, pesa e appesantisce, è scoprire con il proprio corpo l’essenza della vita, è entrare in contatto fisico con la libertà”.
Stefania Napoli
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