Pubblico in visibilio ieri ai saluti della prima di Romeo e Giulietta al Teatro San Carlo di Napoli, nella versione di Amedeo Amodio, su musiche di Hector Berlioz eseguite dall’orchestra diretta da Massimiliano Stefanelli.
Roberto Bolle e Lucia Lacarra nei ruoli rispettivamente di Romeo e Giulietta si sono confermati due grandissimi interpreti in grado di rendere appieno lo spirito dell’opera in tutte le sue sfaccettature e nell’interpretazione del carattere dei personaggi.
Roberto Bolle un Romeo perfetto, elegante, raffinato, dio ed umano al tempo stesso. Lucía Lacarra l’espressione più alta della femminilità nella danza, nei suoi movimenti fluidi, delicati e nello stesso tempo intensi, un vero spettacolo nello spettacolo.
Bravissimi anche Alessandro Macario nel ruolo di Mercuzio, Domenico Luciano (Paride) ed Edmondo Tucci (Tebaldo). Altri interpreti principali: Alessandra Veronetti (Fata Mab), Marco Spizzica (Benvolio), Valentina Vitale (Ms. Capuleti), Francesco Volpe (Mr. Capuleti), Marzia Carola (Ms. Montecchi), Fabrizio Esposito (Mr. Montecchi). Molto bravi anche tutti gli altri solisti e componenti del corpo di ballo nei vari intrecci coreografici. Stupenda la voce del mezzosoprano Carmen Topciu.
Molto interessante dal punto di vista coreografico il contrappunto fra i momenti “festosi” e i momenti tragici e l’accento posto sui temi del duello e della lotta anche fisica fra le due famiglie. Elemento di sorpresa il recitato come trait d’union fra i passaggi danzati, una scelta che però non ha convinto tutti.
La musica di Berlioz un’interessante alternativa alla versione classica di repertorio, in questo allestimento curato in ogni dettaglio, con le imponenti scenografie di Mario Ceroli ed i bei costumi di Luisa Spinatelli.
La lettura shakespeariana si adagia nelle note di Berlioz, con le sue tensioni e le sue sfumature, a scandire il tempo mai fermo degli eventi sia esteriori che interiori, il trascorrere delle ore, la trasformazione dei pensieri e le consapevolezze di Giulietta nel momento finale, di estrema intensità. Amore e guerra, amore e morte si confondono nel tempo dell’anima che è già movimento, puro e leggiadro.
Si deve ancora una volta ad Alessandra Panzavolta il merito di aver avuto la possibilità di assistere ad uno spettacolo così bello, che è parte di una programmazione estremamente ricca. Un grande rilancio per la città di Napoli e per il mondo della danza in un momento così difficile per l’arte!
Lorena Coppola
Foto di Luciano Romano