Un’ipnotica performance di danza creata dal duo rumeno-canadese Simona Deaconescu e Vanessa Goodman che illustra come gli intrecci microbiologici incontrollati diano forma alla nostra esistenza.
BLOT presenta il corpo come un sistema interconnesso, forte e fragile allo stesso tempo. Un mix di conferenza e spettacolo coreografico, che parla delle somiglianze tra gli esseri umani e gli altri animali, come la traspirazione, l’odore, la riproduzione, l’esercizio fisico e l’immunità. Dal micro al macro, la performance affronta il modo in cui i batteri influenzano questi processi e ci mettono in contatto con il pianeta.
In seguito agli eventi che hanno definito la storia recente della nostra interazione con l’ambiente, è necessario guardare al corpo come a un sistema che non può esistere al di fuori delle moltitudini che contiene.
BLOT reimmagina l’identità culturale e l’individualità attraverso la lente della simbiosi non umana con i mondi microbici che abitano i nostri corpi, questo circuito itinerante invita il pubblico a percepire le comunità come paesaggi viventi e respiranti. Qui la fenomenologia postumana si interseca con il pensiero ecofemminista, offrendo nuovi modi di comprendere la nostra interconnessione.
BLOT analizza l’esistenza umana attraverso la dipendenza e il controllo, concentrandosi sulla linea sottile tra ciò che è utile e ciò che è tossico. I nostri corpi hanno impronte microbiche uniche, che definiscono la nostra identità. La nostra coreografia sociale è spesso messa in discussione dal bisogno di equilibrio tra il mondo interno e quello esterno, che disturbiamo continuamente.
Per sei settimane, nel maggio-giugno 2025, lo spettacolo diventerà una metafora della collaborazione, della consapevolezza e della cura sostenibili in un circuito che riunirà nove collettivi di artisti, istituzioni e festival nel variegato panorama culturale dell’Europa orientale e occidentale e dei Balcani, in un progetto sostenuto da Perform Europe.
creato da Simona Deaconescu, Vanessa Goodman
con Simona Dabija, Maria-Luiza Dimulescu
musiche originali Monocube
scenografia Ciprian Ciuclea
consulenti artistici Olivia Nitis, Marta De Menezes
design della produzione Diana Mirosu
disegno luci e direzione tecnica Hermina Stănciulescu
produzione e distribuzione Alexandra Mihali
coprodotto da Tangaj Collective, Action at a Distance, Centro Nazionale di Danza di Bucharest
co-finanziato da Amministrazione del Fondo Culturale Nazionale in Romania, Consiglio canadese per le arti
sostenuto da Biofriction, Cultivamos Cutlura, Plastic Orchid Factory, Left of main nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica
In scena il 24 maggio al Teatro delle Passioni di Modena alle ore 19.
INFO: T. 059/2136021 / biglietteria@emiliaromagnateatro.com
Michele Olivieri
Foto di Adi Bulboacă
www.giornaledelladanza.com
© Riproduzione riservata