Con l’invito urbi et orbi a ricercare una pace disarmata e disarmante, è iniziato pochi giorni fa il pontificato di Papa Leone XIV, il cui primo discorso dopo l’elezione al soglio pontificio è stato incentrato su questo bene supremo dell’umanità. Con una sincronicità lampante, il 17 maggio il Museo dell’Ara Pacis (Lungotevere in Augusta, angolo via Tomacelli, Roma) ospita PAX a cura di Daniele Cipriani, serata dedicata alla pace in un frangente storico in cui il mondo sta attraversando un’epoca di guerra e distruzione.
Una produzione Daniele Cipriani Entertainment, PAX rientra nella programmazione della Notte dei Musei di Roma ed è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,e organizzata da Zètema Progetto Cultura. Radio ufficiale: Dimensione Suono Roma. Travel partner: Trainline.
In un luogo di intensa bellezza, simbolo del valore universale della pace, la performance PAX rievoca, in qualche maniera, riti antichi in cui la religiosità si esplicava anche attraverso la danza e il canto. Uno spettacolo (con tre repliche, ore 20,30-22,00-23,15) che potremmo quasi definire una preghiera, in cui la gloria della Roma imperiale, scolpita nel marmo, si capovolgerà anche nel nome, trasmutandosi idealmente in un Amor cosmico, scolpito nell’etere dal canto e dalla danza.
Protagonista d’eccezione di PAX è il bailaor madrileno Sergio Bernal, stella internazionale, già primo ballerino del Ballet Nacional de España e oggi direttore della Sergio Bernal Dance Company che ha recentemente compiuto una tournée di successo in Italia.
La stella internazionale spagnola, particolarmente sensibile alle architetture dell’Urbe, ritorna a Roma per interpretare, proprio davanti a un monumento in cui l’arte della scultura romana vede il suo apice, un assolo ispirato a una delle sculture più emblematiche di Auguste Rodin: Il Pensatore. In questa coreografia, Bernal dona movimento e vita a una figura che rappresenta la profondità del pensiero umano, la tensione tra ragione e sentimento, tra materia e spirito. In un’epoca attraversata da conflitti e incertezze come il presente, Il Pensatore si fa gesto coreografico di riflessione e speranza: un corpo in ascolto del silenzio e della coscienza, alla ricerca di equilibrio e armonia.
Accanto a lui, creando un dialogo intimo tra corpo e voce, tra danza e musica dell’anima, ci sarà la cantaora andalusa Paz de Manuel. Il nome stesso di questa interprete sensibile e potente del flamenco contemporaneo inneggia alla pace che si vuole evocare durante quella che promette di essere una serata speciale. La straordinaria voce di Paz non mancherà di riempire lo spazio ieratico dell’Ara Pacis, e il cuore degli spettatori che assisteranno a PAX, di forti emozioni.
Attraverso il movimento del corpo e la vibrazione della voce flamenca, PAX dà forma a un pensiero profondo che si fa arte, alla ricerca dell’armonia interiore individuale come premessa necessaria per ogni pace collettiva.
Secondo Daniele Cipriani, ideatore dell’evento: Il Museo dell’Ara Pacis, luogo consacrato alla pax augustea e simbolo della volontà di concordia tra i popoli, ospita così una performance che non è solo spettacolo, ma soprattutto messaggio. PAX è un invito a riconoscere, nella bellezza dell’arte, una possibilità di incontro tra i popoli. Che la luce che filtra dalle vetrate dell’Ara Pacis rendendola simile a un faro nel buio della notte sul Lungotevere, possa accendere la speranza di cui parlava sempre Papa Francesco, quella la luce interiore che – potenzialmente – brilla in ogni essere umano e che – potenzialmente – è capace di condurre verso una nuova Pax universale. L’augurio è che la Notte dei Musei possa preannunciare un’Aurora della Pace.
I biglietti, al costo di 1€ (gratuito per i possessori di MIC CARD) saranno in vendita sabato dalle ore 20, fino a esaurimento posti disponibili.
Michele Olivieri
Foto di Damiano Mongelli e Valero Rioja
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