Il balletto classico preferito?
La Sylphide/Giselle.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Tryst di Christopher Wheeldon.
Il Teatro del cuore?
The Royal Opera House.
Un romanzo da trasformare in balletto?
La scelta di Sophie (titolo originale Sophie’s Choice) dello scrittore William Styron.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
The Lady – L’amore per la libertà diretto da Luc Besson che narra la storia di Aung San Suu Kyi.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Diamonds di George Balanchine.
Quale colore associ alla danza?
Nero.
Che profumo ha la danza?
Quello delle scarpette.
La musica più bella scritta per balletto?
Marguerite and Armand di Franz Liszt.
Il film di danza irrinunciabile?
Scarpette rosse di Michael Powell e Emeric Pressburger.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Gli uomini sono solo partner. Le donne sono le star dello spettacolo, tutti sono uguali e apprezzati.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Temps de cuise. Petit allegro.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico?
Chiunque si sia innamorato.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Sir Frederick William e Sir Kenneth MacMillan.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Ama sempre ciò che fai e goditi ogni momento della danza.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Evoluzione – Struttura – Gioia.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Come ex ballerino, non mi guardo allo specchio per auto-criticarmi, ma per capire come aiutare le generazioni future e come prepararsi al loro percorso di crescita.
Michele Olivieri
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