Il commento del Direttore del TSU Nino Marino: “In una città come Gubbio, che porta con sé un’eredità storica e culturale straordinaria, il teatro rappresenta non solo un luogo di spettacolo, ma un presidio di comunità. In un tempo sempre più veloce e digitale, il valore dell’arte dal vivo diventa essenziale: ci ricorda la forza dell’incontro, della presenza e dello sguardo condiviso. La nuova Stagione porta a Gubbio grandi maestri della scena, nuove voci della drammaturgia contemporanea, momenti di riflessione civile e il linguaggio della danza: un percorso pensato per offrire alla città e al suo pubblico la bellezza e la necessità del teatro, oggi più che mai.”
Il Sindaco del Comune di Gubbio Vittorio Fiorucci: “La nuova Stagione del nostro Teatro Comunale Luca Ronconi rappresenta un appuntamento fondamentale per la vita culturale della città. Il cartellone 2025/26 è ricco di proposte di altissimo livello che intrecciano i grandi classici, la contemporaneità e nuovi linguaggi scenici. Il teatro è luogo di incontro, di crescita e di riflessione: come Amministrazione siamo orgogliosi di sostenere una programmazione capace di offrire emozioni e strumenti di comprensione del presente, valorizzando al tempo stesso il patrimonio culturale di Gubbio.”
L’Assessore alla Cultura Paola Salciarini: “Questa Stagione teatrale conferma la vocazione di Gubbio come città capace di accogliere spettacoli di qualità e di aprirsi al dialogo tra generi e linguaggi diversi: dalla prosa alla danza, dal teatro civile alla narrazione. È un cartellone che parla a tutte le generazioni e che invita la comunità a vivere il teatro come esperienza condivisa. Vogliamo che il Teatro Comunale Luca Ronconi continui a essere una casa della cultura, un luogo vivo e accessibile, dove ritrovarsi e sentirsi parte di un progetto comune.”
La Stagione 25/26 del Teatro Comunale Luca Ronconi di Gubbio prende il via mercoledì 12 novembre alle 21 con Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello, uno dei testi più rappresentativi del grande drammaturgo siciliano, che mette in discussione le convenzioni sociali e le ipocrisie della società borghese, proponendo una riflessione profonda sulla natura umana. A portare in scena l’opera sarà Pippo Pattavina insieme a Francesca Ferro, Riccardo Maria Tarci, Debora Bernardi, Aldo Toscano, Giampaolo Romania e Giuseppe Parisi.
Venerdì 21 novembre alle 21 è la volta dello spettacolo Matteotti. Anatomia di un fascismo attraverso cui le parole di Stefano Massini, la voce di Ottavia Piccolo e la musica dei Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo restituiscono memoria e dignità al coraggio dell’onorevole Giacomo Matteotti (una coproduzione TSU). Oltre cento anni dopo l’omicidio di Matteotti, il teatro si fa strumento di memoria e denuncia: un’occasione per riflettere sul passato e sul presente, sulle responsabilità individuali e collettive di fronte all’ingiustizia.
Venerdì 5 dicembre alle 21 Stefano Fresi è il protagonista dello spettacolo Dioggene, scritto e diretto da Giacomo Battiato. “Mettere in scena questo triplo monologo che ho scritto per Stefano è puro gaudio – spiega l’autore – Tre lingue italiane diverse per ciascuno dei monologhi (volgare toscano, lingua corrente del nostro 21° secolo, romanesco), tre atmosfere, tre toni, tre stili. Epica e commedia, sberleffi e crudeltà. In ognuno dei tre quadri ci sono gli stessi temi che ruotano: la violenza dei maschi, l’umana stupidità, la guerra, il bisogno di bellezza e di amore.”
Dopo il successo de Il grande vuoto presentato la scorsa Stagione, Fabiana Iacozzilli – autrice e regista riconosciuta per il suo linguaggio che fonde teatro di figura e narrazione – torna a Gubbio con il suo nuovo spettacolo OLTRE. Come 16+29 persone hanno attraversato il disastro delle Ande, prodotto da TSU; una potentissima storia di amore, sopravvivenza e rinascita, oltre ogni comprensione, in scena venerdì 19 dicembre alle 21.
Il cartellone ospita, domenica 18 gennaio alle 21, lo spettacolo Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo per la regia di Domenico Pinelli e un cast di 12 attori; un omaggio a una delle figure più importanti del teatro italiano del Novecento con la messa in scena di una delle sue commedie più divertenti e ricca di spunti di riflessione sul tema della pazzia.
Giovedì 5 febbraio alle 21 spazio alla danza con Femina, una suggestiva narrazione dell’universo femminile; uno spettacolo magnetico firmato dalla storica coppia della danza contemporanea italiana Abbondanza/Bertoni che si interroga sull’estetica e sul ruolo della donna oggi. In scena le danzatrici Sara Cavalieri, Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Ludovica Messina Poerio.
Lunedì 23 febbraio alle 21 Tosca D’Aquino, Simone Montedoro, Toni Fornari ed Elisabetta Mirra sono gli interpreti di Cena con sorpresa opera scritta da Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli; una sagace e divertente commedia che mette in discussione la morale e le aspettative sociali. Come reagiscono le nostre menti benpensanti alle novità che stravolgono i nostri modi di vivere quando una situazione ci tocca così da vicino e stravolge la nostra vita?
Giovedì 5 marzo alle 21 in scena lo spettacolo Borderlife. La nostra vita dall’altra parte, un adattamento teatrale dall’omonimo romanzo di Dorit Rabinyan: il racconto dell’amore impossibile tra un’ex militare israeliana e un giovane artista palestinese, che evoca una versione contemporanea di Romeo e Giulietta di William Shakespeare. (Spettacolo fuori abbonamento).
A chiudere la Stagione lunedì 30 marzo alle 21 sarà Guarda le luci amore mio, spettacolo tratto dall’omonimo libro della scrittrice francese Annie Ernaux – vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 2022 – che trasforma un ipermercato in un inquietante specchio del nostro tempo. Le interpreti, dirette da Michela Cescon, sono Valeria Solarino e Silvia Gallerano, due personalità carismatiche, due artiste dai percorsi e dalle carriere molto differenti, per la prima volta in scena assieme per dare voce e corpo a questo inedito viaggio nella quotidianità.
INFO:
www.teatrostabile.umbria.it
075 57542222
Michele Olivieri
Foto di Andrea Macchia
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