
Ogni 31 dicembre, mentre il mondo si prepara a salutare l’anno trascorso, c’è un’antica tradizione che continua a brillare con la stessa eleganza di sempre: il valzer.
Più che un semplice ballo, è un simbolo di rinascita, un invito a entrare nel nuovo anno con passo leggero e spirito gioioso.
Nato tra le comunità rurali dell’Europa centrale e poi adottato dall’aristocrazia viennese, il valzer è riuscito a trasformare un ballo popolare in una delle forme più raffinate della danza da sala. Il suo ritmo in tre quarti avvolge i ballerini in un movimento circolare che sembra sospendere il tempo, rendendolo il protagonista ideale delle notti dedicate alla festa.
Vienna, con le sue sale sfarzose e la tradizione degli Strauss, ha contribuito a rendere questa danza un’icona della notte di San Silvestro, esportandone il fascino in tutto il mondo.
Il valzer è spesso associato alla fortuna e alla prosperità. In molti paesi europei si ritiene che iniziare l’anno “girando” su una pista porti equilibrio e serenità nei mesi futuri. Non sorprende quindi che, allo scoccare della mezzanotte, le prime note a risuonare siano spesso quelle di Sul bel Danubio blu, un vero e proprio inno al nuovo inizio.
La danza diventa così un momento collettivo: coppie esperte, curiosi alle prime armi e intere famiglie si lasciano guidare dal ritmo, trasformando ogni sala in una piccola festa in movimento.
Pur essendo considerato un ballo “di classe”, il valzer è sorprendentemente democratico. Bastano pochi elementi – postura, ascolto e tre passi fondamentali – per iniziare a muoversi in armonia.
Le scuole di ballo organizzano ogni anno corsi dedicati proprio al periodo delle feste, permettendo a chiunque di imparare e vivere la magia della serata con sicurezza e divertimento.
Dai saloni dorati della capitale austriaca ai palazzi storici di molte città europee, il valzer è il cuore pulsante dei balli di Capodanno.
Qui abiti lunghi, orchestre dal vivo e atmosfere d’altri tempi creano scenari da favola.
Partecipare a uno di questi eventi significa immergersi in un rituale di eleganza che sembra provenire da un’altra epoca, ma che mantiene intatto il suo potere evocativo.
Ballare il valzer allo scoccare della mezzanotte è molto più di un gesto coreografico: è un messaggio.
Significa scegliere di iniziare l’anno con armonia, equilibrio e un pizzico di splendore. Il movimento circolare della danza diventa così una metafora perfetta: si lascia andare ciò che è stato e si abbraccia ciò che verrà, con un sorriso e un passo leggero.
Che tu lo balli in un grande salone, in una piazza illuminata o nel tuo soggiorno, il valzer di Capodanno resta un invito a celebrarsi e a celebrare la vita.
Michele Olivieri
www.giornaledelladanza.com
©️ Riproduzione riservata
Giornale della Danza La prima testata giornalistica online in Italia di settore