Creato quattordici giorni prima della Rivoluzione, “La Fille mal gardée”, su partitura di Louis-Joseph-Ferdinand Hérold, è il balletto più antico conosciuto del repertorio francese. La coreografia ritorna nella corrente stagione parigina nella versione ilare e virtuosa dell’artista britannico Frederick Ashton, creata nel 1960 per il “Royal Ballet” di Londra ed entrata nel repertorio dell’Opéra nel 2007. La produzione sarà presentata al Palais Garnier tra il 14 marzo e il 1° aprile 2024: occasione per ammirare i numerosi giovani artisti della Compagnia. Nei ruoli principali, in alternanza per i vari cast troviamo in quelli di LISE: Léonore Baulac, Bleuenn Battistoni, Marine Ganio, Eléonore Guérineau, Clara Mousseigne; mentre in quelli di COLAS: Guillaume Diop, Mathias Heymann, Antoine Kirscher, Antonio Conforti, Jack Gasztowtt. Scene e costumi di Osbert Lancaster, Direzione musicale Philip Ellis alla guida dell’Orchestre de l’Opéra National de Paris.
“La Fille mal gardée” racconta il trionfo attraverso l’inganno di un amore impedito. Balletto pantomima creato da Jean Dauberval nel luglio 1789 al Grand-Théâtre de Bordeaux, ha ispirato molti coreografi nel corso della Storia dal suo universo vicino all’infanzia e dalla sua visione divertita delle scene agresti. Nel 1960, il coreografo inglese Frederick Ashton offre una versione virtuosa e piena di umorismo che fa ballare galli e vecchiette. Una galleria di personaggi irresistibili evolve al suono di canzoni popolari e arie d’opera buffe. Tipico del “ballet d’action” teorizzato nel 1760 da Jean-Georges Noverre, genere coreografico che si fonda sui valori dell’espressività, “La Fille mal gardée” abbaglia e diverte con la sua freschezza. In un’aia o in un campo di grano, i cuori di Liza e Colas si cercano e finiscono per ritrovarsi. Come un musical, lo scenario originale, rivisitato da Ashton, trasporta gli spettatori nella sua fantasia e nei suoi sorrisi
Il lavoro di Dauberval è il frutto di una lunga maturazione. Eredita il principi del balletto-commedia, genere inaugurato da Molière nel XVII secolo offrendo attraverso i personaggi un dipinto della morale contemporanea con caricature ispirate agli scherzi della commedia dell’arte. Ma è vantaggioso anche dell’evoluzione dello statuto del comico in teatro, che vede l’opposizione dei comici italiani, sostenitori della centralità del corpo e delle emozioni, ed artisti lirici dell’Opera, più attaccati alla forza del testo. Alla fine di queste liti, le regole del decoro, care al teatro classico, si alleggeriscono, cedendo il passo a nuovi valori estetici basati sulla verosimiglianza naturale. Così, in “La Fille mal gardée”, si sbatte il burro e si pensa al cibo dei polli. “Il gesto viene dal cuore!” proclamano i suoi iniziatori.
Ansiosa di unire abilmente i loro beni, la ricca vedova madre Simone progetta di far sposare sua figlia Lise con Alain, il figlio ingenuo del suo vicino, l’opulento proprietario dell’azienda vinicola Thomas. Durante la festa del raccolto, l’ingenua ritrova segretamente il suo amante Colas con il quale sua madre la sorprende e, accecata dalla furia, la chiude nella stanza dove si trova il valoroso contadino che a sua volta si era nascosto. Nel frattempo avrà mille avventure tenere o comiche: gli amanti vengono sorpresi da Alain, seguito dal notaio di Thomas che è venuto a stipulare un contratto, velocemente obsoleto, davanti ai vicini che ridono. Al termine cala il sipario su una gioiosa riconciliazione finale.
Il balletto verrà trasmesso in diretta giovedì 21 marzo 2024 alle ore 19:30 su France.tv/Culturebox, nei cinema UGC, nella rete cinematografica FRA e nei cinema CGR in Francia e in Europa.
Michele Olivieri
Foto: © Francette Levieux / OnP
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