Giunge alla III edizione dAS FESTIVAL, festival multidisciplinare ideato e diretto dal coreografo piacentino Riccardo Buscarini che porta la danza, la musica e le arti dal vivo all’interno di Palazzi signorili, dimore storiche e giardini nobiliari della città.
Il Festival è un omaggio alla figura di Domenichino da Piacenza, maestro di buone maniere che del lavoro presso le famiglie nobili fece il fulcro della sua attività, considerato il primo coreografo della storia per aver composto il trattato De Arte Saltandi (dAS nel titolo), il cui manoscritto è conservato presso la Bibliothèque Nationale Française di Parigi.
In programma dal 18 al 21 settembre 2025 (con un’anteprima a sorpresa il 17 nel centro cittadino), la III edizione di dAS Festival è emblematicamente intitolata Nuovo Mondo e ci invita a metterci in contatto. Temi portanti di questa edizione sono infatti partecipazione e connessione, proponendo molti eventi che coinvolgono direttamente il pubblico attraverso la danza, arte che tramite il corpo ci rende comunità.
Il cartellone intreccia come d’abitudine diverse arti dal vivo. Per la danza attesi sabato 20 i pluripremiati coreografi Fabrizio Favale con il suo solo Danze Americane, che articola in sequenze il Modern e Postmodern americano, e Fabio Liberti con We are present in cui è il pubblico a decidere l’andamento della performance; Alessandra Cristiani con Langelo porterà la danza butoh nei giardini di Palazzo Ghizzoni Nasalli, mentre Chiara Ameglio della compagnia milanese Fattoria Vittadini con Lingua offre il proprio corpo come una tela bianca su cui gli spettatori potranno lasciare tracce scritte, in un dialogo costante tra pubblico e performer.
Spazio anche al giovane performer locale Marcello Malchiodi che presenta Icarus e Prometheus, primi due capitoli di una trilogia dedicata alla follia (18 e 19 settembre al Liceo Gioia).
Sono affidate alla musica l’inaugurazione all’Auditorium Santa Margherita, con il concerto Orient-Occident del violoncellista e co-direttore artistico di Ravenna Festival Michele Marco Rossi (Premio Abbiati del Disco 2022) su musiche di Bach, Xenakis, Aperghis, e la chiusura della manifestazione con Satie qui rêve, concerto per pianoforte a cura del Mº Gian Francesco Amoroso che rende omaggio nel centenario della morte a Erik Satie, le cui note accompagneranno la danza di Riccardo Buscarini nella cornice del Salone d’onore di Palazzo Anguissola di Cimafava Rocca.
In programma anche il concerto di Sev Ka, cantautrice polacca con base a Glasgow che si esibirà nella serra neoclassica di Palazzo Ghizzoni Nasalli.
Il 19 settembre spazio anche al cinema con la serata conclusiva del concorso Dance for the Screen, con la proiezione e premiazione del cortometraggio vincitore da parte del pubblico e della giuria composta da Gabriela Tropia Gomez (MA Dance for the Screen, Central Saint Martin’s London, Brazil/UK, presidente), Yi Nong Dong (independent innovation director, China/UK), Margherita Fontana (Università degli Studi di Milano) e Stefano Sampaolo (regista indipendente).
Completano il programma i laboratori di movimento a cura della coreografa e danzatrice Martina Francone / Associazione FIKA, Dancefloor KIDS per l’infanzia e le famiglie, e Liberi Tutti riservato a persone con disabilità utenti di ASP, le conferenze e i talk che coinvolgeranno studiosi ed accademici come Andrea Pancini (Università di Pavia), Alessandro Pontremoli (Università DAMS Torino), Maria Cristina Bolla (Liceo Gioia Piacenza), Valeria Poli (Liceo Cassinari Piacenza).
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Michele Olivieri
Foto di Sara Deidda
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