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Addio a Valery Panov, tra i migliori danzatori della sua generazione

Giunge una notizia molto triste, Valery Panov, celebre stella del balletto russo, già direttore artistico del Royal Ballet of Flanders in Belgio, coreografo, e direttore artistico del Ballet Panov (Israele) è venuto a mancare all’età di 87 anni.

Valerij Matveevič Panov (Vicebsk 12 marzo 1938 – Ashdod, 3 giugno 2025) nato e cresciuto in Unione Sovietica, si formò a Leningrado e si esibì con il Kirov dal 1964 al 1972. Lui e la sua seconda moglie Galina, ballerina del Kirov, fecero scalpore nel 1972 quando inoltrarono la richiesta di visto di uscita per emigrare in Israele, che ottennero nel 1974.

Panov lavorò con il Balletto dell’Opera di Berlino, così come con compagnie in altri paesi dell’Europa occidentale e del Nord America, tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80. Nel 1993 fondò l’Ashdod Art Centre in Israele e cinque anni dopo fondò il Panov Ballet Theatre, sempre ad Ashdod.

Valery Panov studiò all’Accademia Vaganova di Leningrado dove si diplomò nel 1957. Frequentò inoltre la Scuola di Balletto di Mosca.

Danzò con il Maly Ballet di Leningrado (1957-64), creando ruoli nella Ballata d’amore di Fyodor Lopukhov (1959), Dafni e Cloe di Georgy Davitashvili (1960), Boléro (1960), Petrushka di Konstantin Boyarsky (1961), Orfeo (ruolo principale, 1962) e La signora e il teppista (1962).

Nel 1964 entrò al Kirov, dove rimase fino al 1972. Lì creò ruoli in La terra dei miracoli di Leonid Yacobson (1967), Gorianka di Oleg Vinogradov (1968), Amleto di Konstantin Mikhailovich Sergeyev (ruolo principale, 1970) e La creazione del mondo di KasatkinaVasiliev (1971).

In Israele, i Panov ballarono con le compagnie di danza Bathsheva e Bat-Dor dal 1974 al 1977.

Panov fu coreografo ospite e primo ballerino del Balletto dell’Opera di Berlino tra il 1977 e il 1983. Lì coreografò diversi balletti, tra cui Cenerentola, Le Sacre du Printemps di Stravinsky (queste due creazioni andarono in tournée a New York nel 1978, quando Panov fu il primo direttore a portare la Deutsche Oper Berlin nella città americana), L’idiota da Fëdor Dostoevskij (la sera del debutto il pubblico non permise al sipario di calare per oltre quaranta minuti, Panov stesso danzò al fianco di Rudolf Nureyev, dando vita a duetti che sono rimasti negli storia tersicorea) e Guerra e pace su partitura di P. I. Čajkovskij.

Inoltre, mise in scena Cuore della montagna per il San Francisco Ballet (1976), Scheherazade e Petrushka per il Balletto dell’Opera di Stato di Vienna (1981), Le tre sorelle per il Balletto reale svedese (1983) e Amleto su musica di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič per il Balletto nazionale norvegese (1984). Nel 1979 Panov e la compagnia portarono la produzione di Cenerentola in Israele.

Quando divenne Direttore Artistico del Balletto Reale delle Fiandre ad Anversa, come sua prima produzione rimise in scena con successo Le tre sorelle basato sull’opera di Anton Čechov (musica di Sergej Rachmaninov). Nel 1984 Panov presentò il suo primo balletto originale per le Fiandre, una personale versione di Romeo e Giulietta, su musiche di Sergej Prokof’ev. Sempre al Balletto Reale delle Fiandre mise in scena anche il balletto Moves (musica di François Glorieux).

Dal 1992 al 1997 Valery Panov fu Direttore del Balletto dell’Opera di Bonn. Nel corso della sua carriera realizzò quindici film per la televisione tratti dalle sue opere.

Nel 1988 diede vita alla coreografia Cléopâtre per l’Istanbul Devlet Ballet.

Panov ricevette il Premio Lenin nel 1969 e il titolo di Artista Benemerito della RSFSR nel 1970. Gli furono conferite le Chiavi della città in otto città americane e nel 1979 gli fu elargito il Premio Mondiale della Critica per la messa in scena e la coreografia di Le Sacre du Printemps. Nel 1987 Panov ricevette il Piatto d’Oro in Turchia per la migliore produzione di balletto (L’Idiota).

A Broadway nel 1983-84 sua moglie Galina Panova succedette a Natalia Makarova nel revival di Broadway di On Your Toes, per il quale Makarova aveva vinto un Tony Award.

Nel 1993 Panov fondò l’Ashdod Art Centre in Israele, una compagnia di balletto con annessa Scuola di danza. Cinque anni dopo fondò il Panov Ballet Theatre, sempre ad Ashdod. Nel 1998 creò il balletto Liebestod.

Nel 1978 è stata pubblicata l’autobiografia intitolata To Dance: The Autobiography of Valery Panov che metteva a nudo la sua eccezionale artisticità e umanità. Pagina dopo pagina ne è uscito un interessante approfondimento sul mondo della danza classica durante l’era sovietica e un resoconto profondamente personale sul pensiero e sull’anima di Panov.

Valery Panov ha mostrato in scena sempre solide interpretazioni unite ad un esemplare talento che nasceva da una radicata base culturale, frutto di una esistenza dedicata allo studio della letteratura, della musica e dell’arte in generale. È stato un ballerino tra i più acclamati della sua generazione per le innate doti teniche unite ad intense interiorizzazioni dei ruoli.

Michele Olivieri

www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

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