
Torna NAOperformingfestival, quattro giornate di performance, incontri, mostre e approfondimenti sul tema del corpo aumentato e trasformato. Ospite d’eccezione Neil Harbisson, primo cyborg ufficialmente riconosciuto al mondo, oltre a protagonisti della danza come Pablo Ezequiel Rizzo, Michele Colturi, Simone Lorenzo Benini e i giovani artisti selezionati e sostenuti dal Bando_NAOpf 2025.
Ai nastri di partenza la XVI edizione di NAOperformingfestival, progetto di DiDstudio curato da Claudio Prati con la collaborazione del giovane Carmine Dipace, che dal 18 al 21 dicembre torna ad abitare gli spazi di Fabbrica del Vapore. NAOperformingfestival si propone come luogo di convergenza tra discipline, osservatorio permanente sulle relazioni tra esseri umani, ambiente e tecnologie emergenti, sempre con una particolare attenzione alle nuove generazioni di artisti.
Il titolo scelto per l’edizione 2025 è CY_BOT – Organi aumentati, chiara affermazione di intenti rispetto al focus di quest’anno: il corpo come spazio di mutazione e possibilità, corpi che si estendono, si amplificano, si trasformano. Tra materia organica e tecnologia, tra gesto e codice, nasce un nuovo linguaggio del vivente. Artisti, scienziati e tecnologi collaborano per immaginare forme di sostenibilità intelligente e nuovi linguaggi interdisciplinari che includono l’AI come alleata ecologica, il design bio-ispirato e il rinascimento digitale del corpo. E proprio il corpo è punto di partenza e terreno d’indagine per gli artisti coinvolti.
Ospite d’eccezione e protagonista indiscusso in ambito di trasformazione corporea è Neil Harbisson, artista e filosofo anglo-spagnolo primo cyborg ufficialmente riconosciuto al mondo, che incontrerà il pubblico domenica 21 dicembre. Affetto da acromatopsia (incapacità di vedere i colori), nel 2004 Harbisson si fa impiantare un’antenna che trasforma i colori in suoni, permettendogli di “ascoltare” tonalità visibili e invisibili all’occhio umano, riconosciuta oggi come organo a tutti gli effetti. Con la sua arte e con la Cyborg Foundation da lui fondata, Harbisson esplora la fusione tra corpo e tecnologia, invitando il pubblico a immaginare nuovi modi di percepire il mondo. L’esplorazione del corpo continua anche sulla scena.
Si apre il 18 dicembre con il corpo in relazione al suono di Aganis di Chiara Cecconello (artista associata Ariella Vidach – AiEP), performance sonora immersiva ispirata alle “anguane”, figure mostruose della mitologia popolare veneta, e di Le formiche camminano in fila in cerca di cibo di Teresa Priano in cui il corpo si fa traduzione del testo e viceversa.
Venerdì 19 in scena la visione di altri due artisti associati Ariella Vidach – AiEP: il corpo in trasformazione nel nuovo progetto di Michele Ifigenia Colturi, che in Atteone riscrive il mito del cacciatore trasformato in cervo da Artemide, e il corpo-oggetto di SEX.EXE (progetto vincitore del Premio Prospettiva Danza 2025) in cui Pablo Ezequiel Rizzo intreccia danza, parola e immagini per proporre una visione che va oltre gli stereotipi.
Sabato 20 dicembre spazio agli artisti selezionati tramite il Bando DiDstudio_NAOpf25 e alle loro sperimentazioni. Si inizia con il viaggio interiore attraverso miti e simboli nel lavoro di teatro-danza Simbolicamente di Emanuele Travaini, per proseguire con gli afflati autobiografici di Sulle Rocche in cui Enrico Frisoni si muove tra i ricordi e la loro rielaborazione, e Vanessa io in cui Vanessa Mattei Scarpaccini parte dall’espediente di chiamarsi come una farfalla per interrogarsi sul suo vivere sfuggente e sulla possibilità di “restare”. Chiude STAR live from NAOperformingfestival di Thomas Valerio, lavoro in bilico tra performance e concerto rock che esplora il potere trasformativo del live e come i corpi possano partecipare alla creazione della realtà.
Il 19 e 20 dicembre in programma anche l’artista svizzera Camilla Parini / Collettivo Treppenwitz che in Je Suisse (or not) condivide e scompone la propria storia personale tra ricordi e pensieri in una performance teatrale intima per due spettatori alla volta.
Domenica 21 chiude l’ultimo artista associato AiEP Simone Lorenzo Benini insieme a Miriam Budzáková: in Sandpit i due artisti esplorano il potenziale simbolico della sabbia come metafora del corpo che diventa il mezzo attraverso cui i ricordi prendono vita.
Dal 5 al 17 dicembre il programma si arricchisce della mostra Poetry & Performance – The Eastern European Perspective, esposizione di materiale d’archivio audiovisivo e fotografico che fa incontrare l’arte performativa con l’espressione poetica focalizzata sull’area est-europea dagli anni ’60 del secolo scorso fino ai nostri giorni.
La mostra è presentata per la prima volta in Italia dopo esser stata rielaborata dal 2017 al 2024 in nove diverse occasioni espositive, a Zilina (SVK), Belgrado (SRB), Zurigo (CH), Dresda (DE), Budapest (HU), Wroclaw (POL), Liberec e Praga (CZE), Dnipro (UKR). Il progetto si focalizza sul lavoro di artisti che rielaborano creativamente i contesti di censura e il disciplinamento dei corpi, nonché l’uso/abuso del linguaggio e della retorica propagandistica e celebrativa dei rispettivi regimi.
Non mancano infine i momenti di approfondimento con esperti e studiosi su come le alterazioni ed espansioni del corpo possano ampliare gli orizzonti della ricerca artistica.
INFORMAZIONI
Da giovedì 18 a domenica 21 dicembre 2025
Fabbrica del Vapore, Via Procaccini 4, 20154 Milano. Spazi: DiDstudio, Spazio AiEP, ex Spazio AiEP
Biglietti
IN_CONTRI, Le formiche camminano in fila in cerca di cibo; Je suisse (or not); STAR live from NAOperformingfestival; Mostra: ingresso gratuito
Info: Tel. +39 375 8215757, www.didstudio.org; info@didstudio.org
Prenotazioni tramite form online
NAOperformingfestival è un progetto di DiDstudio in collaborazione con Fabbrica del Vapore, dance card, Circuito Claps, REACT, Ariella Vidach-AiEP
Michele Olivieri
Foto di Stefano Scheda
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