Domenica 3 luglio nel Palacongressi di zona Bagni alle 21.30 per la serata inaugurale del festival Beinside Acqui In Palcoscenico, XXXIX Festival Internazionale di Danza, la Compagnia Fabula Saltica presenta Cenerentola, una storia italiana.
Coreografie Claudio Ronda; Assistente alle coreografie Federica Iacuzzi; Musiche Gioacchino Rossini e Simone Pizzardo; Luci, costumi e elementi scenici Primo Antonio Petris; Assistente Giulia Zuolo; Responsabile tecnico Gianluca Quaglio. Compagnia Fabula Saltica: Cassandra Bianco, Lara Ballarin, Laura De Nicolao, Federica Iacuzzi, Salvatore Palumbo, Manolo Perazzi, Claudio Pisa, Chiara Tosti.
Produzione Associazione Balletto Città di Rovigo Fabula Saltica, realizzato in collaborazione con il Comune di Rovigo Teatro Sociale e Cen.Ser S.p.A, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ArcoDanza Regione del Veneto.
“Lontano da un’ambientazione favolistica tradizionale, la nostra Cenerentola è collocata nell’Italia degli anni ’60, teatro di mille energie creative, di volontà di riscatto e affermazione personale. Il racconto coreografico, immerso in una dimensione assolutamente leggera, ritrae un personaggio isolato che subisce il peso della diversità e di non appartenenza a una comunità, di un individuo “segnato” dal proprio destino ma che possiede la capacità di rivalersi. Grazie alla propria volontà, tutto è possibile, nulla è definitivo.
Cenerentola, seppure ancora subordinata rispetto alla matrigna e alle due sorellastre, conserva, intatta, la sua trasognante dolcezza, la grazia, il fascino e l’idealismo adatti al ruolo, qualità che condurranno all’immancabile lieto fine.
Nessuna scarpetta di vetro a renderla ancora una volta succube delle scelte altrui, ma una splendida donna in grado di prendere da sola le proprie decisioni. Dolce, semplice, nella sua ricerca dell’amore sincero, disposta a subire anche le angherie della matrigna e delle sorellastre, ci svela ancora una volta la sua intensa umanità. Perché Cenerentola come insegna Prokofiev “non è solo un personaggio da favola, ma un essere vivente: soffre, vive e il suo destino ci commuove sempre”.
Lo spettacolo è anche un sentito omaggio all’arte di Gioacchino Rossini, per la colonna sonora abbiamo utilizzato pagine scelte da varie opere del compositore pesarese, alternate a quelle appositamente costruite e pensate dal compositore Simone Pizzardo. La serata è preceduta alle 20,45, da una performance ospitata nella contigua Sala Ovale, un modo per offrire al pubblico una doppia opportunità di incontro, confronto e dialogo con gli artisti.
La Nona. Quel che resta di noi e della terra presentato dal Consorzio Coreografi Danza d’Autore; Coreografia e concept Flavia Bucciero; Musica L.W.Beethoven, Nona Sinfonia; Interventi di musica elettronica Antonio Ferdinando Di Stefano.
L’intento di Beethoven è quello di cercare di saldare la frattura tra genere umano e Natura.
Questo tema evidente già dalle prime note della sinfonia, è estremamente attuale. Nulla può tornare com’era in origine, ma tutto deve necessariamente trasformarsi in qualcosa di diverso, di più evoluto.