Il Teatro Ristori si conferma e si rinnova. Ma soprattutto continua a dedicare un ampio spazio alla danza di qualità, presente sin da quando, restituito ai veronesi nel gennaio 2012, è tornato a far parte della storia della città. Abbandonato per decenni, il Ristori è stato restituito ai veronesi dopo un lungo e complesso lavoro di recupero e restauro.
Le prime due stagioni si sono articolate nel segno della grande danza internazionale, di progetti speciali dedicati alla Musica e al Teatro Musicale, di collegamenti live con i teatri internazionali; con risultati di pieno successo, avviando nel contempo collaborazioni con le grandi organizzazioni culturali della città. Il Ristori, quindi, prosegue sulla via tracciata nelle prime due stagioni, offrendo al suo pubblico i lavori dei grandi coreografi di oggi e del Novecento, interpretati dalle migliori Compagnie. Si sono visti infatti lavori di Balanchine, Forsythe, Kylián, Neumeier, Preljocaj, Robbins, Shechter. La Stagione 2013-14 si apre il 19-20 ottobre con il ritorno a Verona dopo undici anni del Béjart Ballet, uniche date italiane della celebre Compagnia, sempre in tournée (dopo Verona sarà al Festival Internazionale di Shangai). Ecco la possibilità di vedere quattro lavori di uno fra i grandi Maestri della danza dell’ultimo cinquantennio, Maurice Béjart: Le Manteau (prima italiana), Liebe und Tod (prima italiana), Hommage à Nino Rota, Brel et Barbara.
Sempre guidato dalla bussola dei coreografi, il Ristori presenta il 6-7 febbraio l’incontro di due talenti speciali come il coreografo William Forsythe e il compositore Luciano Berio, workwithinwork; cui segue la divertente Rossini Cards, di Bigonzetti, su musica di Rossini.
Il 21-22 marzo una recente coreografia delle nuova stella inglese, Liam Scarlett, e una di Russell Maliphant, una sicurezza del contemporaneo british, interpretate dai BalletBoyz, nominati Associate Company della ‘centrale’ della danza a Londra, il Sadler’s Wells Theatre.
Dulcis in fundo, dopo il grande successo della scorsa Stagione ritorna il 29-30 maggio una delle grandi Compagnie europee, il Wiener Staatsballett, con una ‘sequenza’ d’eccezione, composta da autori come Balanchine, van Manen, Neumeier, Nureyev, Robbins. Una stagione ricca, di qualità. Assolutamente da non perdere.
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Valentina Clemente