“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di raccogliere una serie di interviste e di articoli mirati a dar voce e spazio a tutte le fasce creative del mondo coreutico che costituiscono giovani realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi, o realtà già consolidate, di spiccato talento, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Stefano Capitani nasce a Roma, ma cresce in Sicilia dove studia danza sportiva, classica e tango. A 17 anni viene selezionato per entrare nella Scuola del Teatro dell’Opera di Roma e dopo un anno vince una borsa di studio all’Academie de Danse Classique Princesse Grace di Montecarlo. Tornato in Italia, si perfeziona con Boris Tonin Nikitsch, uno degli ultimi allievi in vita del grande Nijiskij e poi comincia la sua ascesa che lo porta a partecipare a numerose tipologie di spettacolo: dal balletto al musical, fino ad approdare alla WCO, al termine di una lunga tournée con “Napoletango” di Giancarlo Sepe. Come inizia il tuo percorso di danza? Quasi per caso. Avevo 14 anni, vivevo in ...
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Dove arte e scienza si incontrano
Come fornire informazioni riguardanti le possibilità di aggiornamento sugli aspetti scientifici dello studio della danza a tutti coloro che sono interessati ad ampliare le loro conoscenze in questo campo? Come suggerire fonti di materiale bibliografico a tutti gli studenti di diverse discipline motorie che, praticando danza, vorrebbero cimentarsi nella stesura di una tesi sperimentale spesso senza l’aiuto di un Docente specificamente esperto in danza? Il metodo più semplice, a mio avviso, è proprio quello di presentare ai lettori, in modo diretto ed immediato, l’Associazione Internazionale di Medicina della Danza, focalizzando l’attenzione non soltanto sulla sua particolare struttura interdisciplinare ma anche sulle sue finaltà educativo/preventive e sugli aspetti interculturali che la caratterizzano. L’International Association for Dance Medicine & Science (IADMS) è nata nel 1990 dall’impegno di un gruppo di professionisti di discipline santarie che si occupavano di danzatori, insieme ad insegnanti di danza e professionisti interessati a migliorare le proprie competenze in ambito scientifico. Nel 1991 il numero degli associati era di 48 membri: oggi l’associazione conta circa 1000 iscritti che rappresentano 35 paesi nel mondo. La gestione dell’associazione è delegata ad un Consiglio Direttivo, eletto ogni 2 anni, attualmente composto da 10 consiglieri che supportano il lavoro del Presidente, del ...
Read More »La coppia in danza: intervista doppia a Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez
Vittorio Galloro è nato a Napoli, ha fatto il suo primo approccio alla danza all’età di dieci anni in una scuola privata di periferia, nel 1991-1992 entra nel Scuola Teatro San Carlo di Napoli sotto la direzione di Anna Razzi. Poi, nel 1997-2000 si trasferisce alla Scuola Balletto Nazionale di Cuba dopo si diploma come ballerino e insegnante. Arianne Lafita Gonzalvez è nata a Matanzas, Cuba. Si diploma come ballerina professionista e Docente presso la Scuola Nazionale d’Arte (ENA), “Alicia Alonso”, L’Avana di Cuba. È membro del Consiglio Internazionale della Danza Unesco. Carissimi Vittorio e Lafita, inizio con il chiedervi il vostro primo ricordo, da bambini, legato alla danza? Qual è stato il primo approccio in assoluto? Vittorio: Il primo approccio è stato grazie a mia madre che mi ha portato in un’Accademia privata di balletto per assistere ale lezioni di mia sorella che studiava danza classica. Arianne: Il mio è stato puramente casuale. Frequentavo ginnastica artistica a Cardenas, una città di Cuba e durante una gara una maestra di danza si avvicinò a mia madre che, vedendo le mie predisposizioni fisiche, mi invitò a tenere un esame di ammissione alla scuola di danza in Matanzas. Ora ...
Read More »“Stoffa per la Danza” – Il tutù
La danza classica trova nel 1800 la sua massima espressione con balletti che ne fanno la storia e che, da un punto di vista accademico, ne segnano il futuro. È a questo periodo evolutivo che si deve l’origine del costume femminile per eccellenza della danza classica: il tutù. Inventato da Eugène Lami, illustre pittore e litografo francese. Indossato, invece, per la prima volta, da Maria Taglioni il 12 marzo 1832 all’Opéra di Parigi per la rappresentazione de La Sylphide. André Levinson così commenta questa invenzione: “A suo tempo, il coreografo Gardel aveva introdotto la riforma di David: le ballerine sfoggiavano tuniche alla greca i cui drappeggi evidenziavano le linee del corpo. Lami crea invece i suoi drappeggi di mussolina che rigonfiano la gonna in infinite pieghe bianche. A forma di campana o meglio di corolla rovesciata, questo costume permette alla ballerina, ambi movimenti, favorisce salti ed agilità. Allo stesso tempo, questa nuvola di candida garza emana poesia virginale…. Mano a mano, unito alle punte, che evidenziano il movimento delle gambe, il tutù continua a semplificarsi. Oggi possiamo classificare i tutù in tre tipi: il tutù piatto cioè quello a ruota, il tutù romantico, cioè quello lungo fino alla caviglia od ai ...
Read More »La Scala e il San Carlo omaggiano Carla Fracci per i suoi 80 anni
Il 20 agosto è una data importante, è il compleanno della Regina della Danza: Carla Fracci, che giunge ai suoi 80 anni nello splendore che l’ha sempre contraddistinta. Per celebrare il suo talento e la sua carriera, due grandi teatri italiani la festeggiano dedicando a lei eventi e spettacoli. Il Teatro alla Scala di Milano le dedicherà in autunno la recita di apertura di Giselle e un appuntamento nel Ridotto dei Palchi; il Teatro San Carlo di Napoli la omaggerà invece in due serate, il prossimo 26 e 27 ottobre. Dopo il ritorno del Corpo di Ballo dalla tournée in Asia e in corrispondenza delle rappresentazioni di Giselle, un titolo di cui la Fracci ha dato interpretazioni leggendarie, La Scala si prepara ad una grande festa nel Ridotto dei Palchi, un appuntamento imperdibile per il pubblico scaligero, la cui data La data esatta è in corso di definizione insieme alla Signora Fracci. Carla Fracci è una figura cardine della storia della danza e di quella del Teatro alla Scala, ma anche un personaggio di riferimento nella Milano degli ultimi decenni. La storia fiabesca della figlia del tranviere che con talento, ostinazione e lavoro diventa la più famosa ballerina del mondo ha ispirato generazioni ...
Read More »Carla Fracci attraverso gli occhi del Maestro Beppe Menegatti
Compie 80 anni Carla Fracci, la regina della danza, icona di eleganza e di arte. Interprete sublime dei ruoli romantici del repertorio classico, incarna l’ideale della perfezione in quest’arte così sublime. Ha dedicato l’intera vita alla danza e in quest’intervista esclusiva, la conosciamo attraverso gli occhi del Maestro Beppe Menegatti. Di cosa ha più bisogno la Danza? Esiste in molti artisti la necessità assoluta di rimettersi in discussione sul piano prettamente scenico, anche se nel contempo rappresentano molte altre cose e questa necessità nasce dall’esigenza di diventare privilegiati, non dagli altri, ma dalla loro intensità, dalla loro preparazione. Io ne ho conosciuto tanti, in tutti i campi dell’Arte, ad esempio Léonide Massine, Pablo Picasso, Balanchine, Anne Bancroft, grandi nomi che si sono sempre rimessi in discussione sperando in se stessi di avere accesso a quel mondo estremamente alto che è quello dei maestri, di cui, in questo momento storico, la danza ha la massima necessità. Al momento ci sono persone molto grandi all’apparenza che in definitiva non hanno fatto questo passo attraverso il quale si può giungere a insegnare ciò di cui la danza in questo momento ha più bisogno: lo stile. Il ruolo della poesia oggi in questo mondo ...
Read More »Carla Fracci l’eterna Giselle, compie 80 anni. Auguri!!!
Carla Fracci è per tutti la personificazione della danza. È il sogno di tutte le bambine che vogliono studiare danza classica. È una donna caratterizzata da dedizione assoluta alla danza: un mito vivente del balletto. Dietro al mito costruto di Carla, c’è la forza che lo ha creato: lei stessa. Non si è infatti costruita un personaggio, non è dovuta ricorrere a continue revisioni e adeguamenti dell’immagine, come tante persone di successo, perché non è un tipo, è lei. Il suo è un successo che non ha conosciuto periodi di crisi, ma solo una continua crescita. Eppure non è diva tradizionale; ha mantenuto la sua spontaneità e genuinità popolare; anche nella vita quotidiana, fuori dal teatro, ha la stessa eleganza, lo stesso equilibrio, la stessa nobiltà d’animo che solitamente esterna attraverso la danza: è come se fosse sempre “in punta di piedi”. Questo suo modo di essere e di porsi agli altri ha fatto nascere sin dall’inizio alla gente una spontanea adesione alla sua persona. La danza le ha offerto, nella società delle immagini, l’opportunità di diffondere di sé un’immagine gradevole e naturale, senza forzature, nella quale spiccano i suoi occhi scuri e profondi, un corpo esile e nobile, le lunghe braccia e le ...
Read More »Un libro per l’Estate… “Luciana Savignano. L’eleganza interiore”, il ritratto dell’étoile nel libro di Emanuele Burrafato
«Mi è sempre piaciuta Luciana Savignano. Si distingueva dalle altre ballerine per una rara maestria e un raffinato senso dello stile. Lei sapeva sempre perché entrava in scena. La ricordo bene nei balletti di Béjart, La Luna, Terza sinfonia di Mahler, nel Bolero di Ravel. Era diversa in ogni opera, convincente e in totale sinfonia con la musica. E per inciso la sua tecnica non lasciava trasparire lo sforzo. Luciana la possedeva in modo assoluto. Scrivo volentieri queste righe su di lei, una ballerina che mi ha sempre affascinato» (Majja Pliseckaja, 18 maggio 2014. La testimonianza si legge sulla prima pagina del volume). Dopo La danza, la mia vita, (LEGGI ANCHE: LA DANZA, LA MIA VITA. IL LIBRO AUTOBIOGRAFICO CHE DA’ CORPO ALLA VOCE DI NATALIA MAKAROVA), l’acuta e romanzata biografia dell’étoile russa Natalia Makarova, la casa editrice romana Gremese regala al pubblico dei lettori, appassionati e non, un’altra avvincente biografia tersicorea, su una stella del balletto italiano ed internazionale, Luciana Savignano. Scritta da Emanuele Burrafato, la monografia sulla accecante ballerina milanese ha un titolo molto eloquente: Luciana Savignano. L’eleganza interiore. Soffermerei, infatti, l’attenzione proprio sull’espressione, molto azzeccata, “L’eleganza interiore”, dal momento che riesce a rendere quello che è il ...
Read More »“Danza, chi, come e perché” – La Posta di Anna Maria Prina
Gentilissima Signora Prina, non crede che le scuole di danza private dovrebbero indirizzare gli allievi anche ad una ricerca culturale, piuttosto che mirare solo alla realizzazione dei saggi di fine anno? Mi piacerebbe conoscere il Suo parere sull’argomento. (Maria da Napoli) Cara Maria, certamente le scuole di ballo dovrebbero occuparsi anche dell’Educazione culturale e artistica degli allievi : Educazione alla musica e conoscenza teorica delle varie scuole, stili e vera e propria storia della Danza e del Balletto. E’ importante, infatti, inquadrare i periodi storici e quando e dove sono nate le varie danze. Questo vale anche per la salsa, tango, bachata, hip hop e tutti quei balli considerati minori, ma che hanno sempre origini storiche più o meno antiche! Naturalmente nel pianificare gli orari bisogna tenere conto degli impegni scolastici dei ragazzi e cercare di mediare inserendosi con garbo, ma con determinazione, nelle attività curriculari. Questo tipo di educazione, che non dovrebbe mancare nelle grandi scuole, viene presa in considerazione in pochissimi casi ed è purtroppo negativo poiché pochi allievi diverranno ballerini professionisti mentre tutti faranno parte della nostra società e il loro bagaglio culturale e la loro sensibilità, arricchiti da musica e danza, potranno essere utili nel ...
Read More »PROSPETTIVE01 – Roberta Siciliano: “Attraverso la mia Arte cerco di esprimere la coscienza delle cose”
“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di raccogliere una serie di interviste e di articoli mirati a dar voce e spazio a tutte le fasce creative del mondo coreutico che costituiscono giovani realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi, o realtà già consolidate, di spiccato talento, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Volto angelico, eleganza e armonia di linee… si chiama Roberta Siciliano, è una danzatrice del Teatro San Carlo di Napoli, che ha saputo coniugare lo spirito della danza con il glamour, maturando una nuova visione espressiva ed artistica. Nata a Napoli, laureanda in Lettere e Filosofia, dopo aver conseguito il diploma di danza classica presso la Scuola di Ballo del Teatro San Carlo, inizia la sua carriera di ballerina professionista nel Corpo di Ballo del Lirico Partenopeo con cui tuttora collabora. La sua singolare bellezza ha catturato l’attenzione del maestro internazionale Fabrizio Ferri, che l’ha resa protagonista di un suo servizio fotografico. Testimonial della campagna pubblicitaria del Teatro di San Carlo, è stata coprotagonista del programma “Ballerini ...
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