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E’ ufficiale. Mats Ek, addio alle scene e ritira tutte le sue coreografie!

Un momento forte per tutta la danza internazionale, noi del giornaledelladanza.com l’avevamo annunciato già dai primi giorni dell’anno,  la notizia è stata ricevuta tramite le pagine di uno dei giornali più autorevoli della Francia Le Figaro:  A settant’anni, dopo cinquanta di carriera, Mats Ek ha dato il suo addio alle scene. E’ successo a Parigi, il 6 gennaio, con tre dei suoi lavori (She was black, 1994;  Solo for 2, 1996; Hâche, 2015), con la moglie Ana Laguna ed i ballerini più amati. Ma la vera notizia che lascia di sasso il mondo della danza è un’altra: il coreografo svedese ha  deciso che le sue creazioni non potranno più essere riprodotte da altri dopo di lui. Si tratta di una decisione spiazzante, e il mondo del web impazza , “Non permettiamo a Mats Ek di ritirare le sue coreografie” è il nome della pagina Facebook appena  nata per far arrivare al maestro il  disappunto e il dispiacere derivato dalle sue disposizioni. “Di sicuro la libertà di scelta, soprattutto per un genio come lui, gli deve essere riconosciuta, ma credo umilmente che lui debba sentire e sapere che tutti uniti non siamo d’accordo con la sua scelta, perché lui ha fatto la storia della ...

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Il nuovo libro di Davide Sparti è “Sul tango. L’improvvisazione intima”

«[…] concentrarsi sul partner, piuttosto che sulle sequenze da imporre a chi deve seguire ed eseguire; non dirigere e provocare ma assecondare la logica interna della interazione. È la dinamica che si genera quando due corpi si muovono insieme a produrre quell’aura in cui si è depositata l’immagine del tango». (Quarta di copertina). Sul tango. L’improvvisazione intima è il nuovo libro di Davide Sparti recentemente pubblicato dalla casa editrice il Mulino. Si tratta di un libro interamente dedicato a quel ballo affascinate che Enrique Santos Discépolo, grande musicista, compositore e regista argentino definiva “un pensiero triste che si balla”. Definizione che sottolinea pienamente quei caratteri introspettivi e misteriosi del tango che vanno a sposarsi perfettamente con uno stato d’animo malinconico e con una tempra di tipo saturnino. Questo nuovo lavoro di Davide Sparti conferma il suo lungo sodalizio con la casa editrice il Mulino, con la quale negli anni precedenti aveva gia pubblicato: Suoni inauditi. L’improvvisazione nel jazz e nella vita quotidiana (2005); Il corpo sonoro. Oralità e scrittura nel jazz (2007) e L’identità incompiuta. Paradossi dell’improvvisazione musicale (2010). Professore di Epistemologia delle scienze sociali e di Teorie dell’identità nell’Università di Siena, Davide Sparti in questo suo nuovo studio ha ...

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La magia di Vienna a Milano con lo Strauss Festival e il Ballet Ensemble

A conclusione dei festeggiamenti natalizi e dell’arrivo del Nuovo Anno, anche Milano si è trasformata in una piccola Vienna con il concerto di Capodanno organizzato da Euroconcert. Come tradizione ormai da oltre sessant’anni nella città austriaca, è stata proposta presso il Teatro Dal Verme del capoluogo lombardo, per tutti gli appassionati del valzer viennese, una serata, nell’ambito della tournée europea della “Strauss Festival Orchestra” con la partecipazione straordinaria di un corpo di ballo appartenente allo “Strauss Festival Ballet Ensemble” il tutto in una magica serata da “Gran Galà”. La tournée ha toccato il nostro paese dopo ben 26 anni di successi e più di 5 milioni di spettatori. La “Strauss Festival Orchestra” è da sempre sinonimo di competenza, maestrìa e ambasciatrice musicale della leggendaria corte imperiale austriaca di Francesco Giuseppe. L’Orchestra, in virtù del suo consolidato e unanime successo, da 10 anni si esibisce anche nella famosa “Sala d’Oro del Musikverein” di Vienna, tempio per antonomasia del Concerto di Capodanno e autentica culla del valzer. Alle innegabili doti musicali e virtuose degli orchestrali si sono affiancati, nella serata milanese, l’incantevole e applaudita presenza della soprano solista Mariia Suzdaltceva (nata a Krasnodar in Russia, formatasi nello studio della direzione di coro ...

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Cynthia Harvey sarà il nuovo direttore della Jacqueline Kennedy Onassis School dell’ABT

È ufficiale: a partire da settembre 2016, Cynthia Harvey sarà il nuovo direttore artistico della Scuola Jacqueline Kennedy Onassis dell’American Ballet Theatre, come annunciato dal direttore artistico dell’ABT Kevin McKenzie. Cynthia Harvey, nata in California, ha avuto una brillante carriera come principal all’ABT, compagnia di cui ha iniziato a far parte 1974, interpretando tutti i ruoli del repertorio classico e collaborando con i più grandi personaggi del mondo coreutico: Baryshnikov, Makarova, Ashton, Macmillan e molti altri. Nel 1979 ebbe il suo primo ruolo da protagonista a serata intera nel Don Chisciotte, al Metropolitan di New York a causa di un infortunio occorso a Natalia Makarova durante la prova generale. Cynthia fu chiamata a sostituirla all’ultimo momento. L’anno successivo Makarova allestì per la prima volta in occidente La Bayadère nella sua versione completa, riservandosi la parte di Nikiya, e scelse la Harvey per il ruolo di Gamzatti, consacrando così la sua carriera di prima ballerina. È stata anche la prima artista ospite al Royal Ballet, dove nel 1986 fu invitata come principal da Sir Anthony Dowell. Ritornata nuovamente all’ABT nel 1988 ha continuato ad esibirsi come guest artist in diverse compagnie in tutto il mondo sino al suo ritiro dalle scene ...

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Il 6 gennaio del 1993 moriva Rudolf Nureyev

Rudolf Nureyev, non è stato soltanto il più grande ballerino del novecento, ma anche l’artefice di una profonda trasformazione della danza classica, ma, fuori scena, l’icona di un modo di vivere ribelle, libero e anticonformista. Ha segnato profondamente il costume a metà del 900 mentre il mondo occidentale usciva dai pregiudizi e dall’ipocrisia del dopoguerra. Sicché oggi chiunque calchi un palcoscenico non può dimenticare il segno da lui lasciato, con il quale deve inevitabilmente confrontarsi. La Morte di Rudolf Nureyev, il 6 gennaio del 1993, ha creato nel mondo della danza un vuoto immenso, che difficilmente sarà colmato. E’ stato spesso definito un “genio della danza” e anche “l’erede naturale di Nijinsky”, il grande danzatore russo degli inizi del XX secolo e innovatore della coreografia. Nureyev, in effetti, esaltò la figura del ballerino maschio, così come aveva fatto Nijinsky mezzo secolo prima. Nel balletto classico, l’uomo aveva un rilievo secondario, rispetto alla ballerina; la sua funzione era semplicemente quella di esaltare la bravura della donna, facendola volare più in alto possibile. Nureyev non accettò questa differenza tra i ruoli, con lui la danza e la tecnica maschile acquistarono una nuova e diversa fisionomia, un’importanza pari, se non superiore, a quella della ...

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Due grandi titoli di repertorio al Teatro Olimpico di Roma

Dal 6 al 10 gennaio, al Teatro Olimpico di Roma, il Balletto di Mosca – La Classique, diretto da Elik Melikov, presenterà due titoli del repertorio classico, Lo Schiaccianoci e La Bella Addormentata, su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, coreografie di Marius Petipa. Fondato nel 1990, il Balletto di Mosca – La Classique”, annovera tra le sue fila danzatori di notevole tecnica classico-accademica provenienti dai maggiori teatri russi, dal Teatro Bolschoi di Mosca al Kirov di San Pietroburgo, da Kiev a Odessa e altri. Sempre molto richiesta, la compagnia ha recentemente entusiasmato le platee di tutto il mondo con un internazionale tour di successo, raccogliendo consensi ed ovazioni in paesi quali l’Egitto, Marocco, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Italia, Austria, Norvegia, Israele, Thailandia, Taiwan, Cina, Giappone e Australia. Composta da 48 elementi fra corpo di ballo, solisti e primi ballerini la compagnia, la cui direzione artistica è affidata a Elik Melikov, vanta in repertorio i più famosi titoli della tradizione tersicorea: Giselle, Il Lago dei Cigni, Don Chisciotte, La bella addormentata, Lo Schiaccianoci. La Bella Addormentata è la fiaba per eccellenza: presso la corte di re Floristano si festeggia la nascita della principessa Aurora; fra gli invitati le buone fate del regno offrono ...

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“Scelti da voi”… José Perez

La “Carmen” di e con José Perez al Teatro Antico di Taormina

Il 14 settembre 2015, nel suggestivo scenario del Teatro Romano di Benevento, costruito nel II secolo sotto l’Imperatore Adriano, andrà in scena la prima nazionale di Carmen, coreografia di José Perez, produzione Balletto di Benevento, con l’Orchestra Filarmonica di Benevento. Si tratta di un lavoro di grande impatto scenico, in cui si ha modo di apprezzare tutto il talento di José Perez, artista eclettico e poliedrico, nelle vesti sia di coreografo che di interprete.  Il giornaledelladanza.com ha seguito molto da vicino questa produzione, con servizi fotografici realizzati specificamente per l’evento e con degli approfondimenti speciali, tra cui questa esclusiva intervista rilasciata da José Perez. Come nasce questa produzione? L’idea è nata da una proposta che mi è stata fatta da Carmen Castiello, direttrice artistica del Balletto di Benevento. Lei mi ha spiegato le sue idee e insieme abbiamo deciso di creare una nuova versione di quest’opera. Si è data l’opportunità di rappresentarla in un teatro storico stupendo, il Teatro Romano di Benevento, uno dei più antichi, che può accogliere fino a 1400 spettatori, con un’orchestra di 70 elementi. Abbiamo intrapreso questo lavoro in un modo molto professionale e ho preso questo progetto molto a cuore. Si è creata una bella ...

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“Scelti da voi”… Liliana Cosi

“Scelti da voi…”  è un’iniziativa del giornaledelladanza.com in cui i veri protagonisti sono i nostri lettori che attraverso un indice di gradimento hanno scelto le interviste più lette,  da rileggere durante le festività natalizie. Una carrellata di stelle della danza scelti da voi! È stata sicuramente una delle più grandi danzatrici degli ultimi anni ed ancora oggi occupa un posto di primo piano nel mondo della danza come direttrice di una prestigiosa compagnia e un’ottima scuola. Liliana Cosi, ètoile della Scala di Milano, ci racconta la sua vita e la sua fede nella danza: “La vera arte parla di Dio, testimonia di Dio anche se non lo nomina. Il vero artista è colui che fa regali alla gente, perché dà questo mistero che è l’arte, un dono di Dio agli uomini”. Come nasce la passione per la danza e qual è il ricordo degli anni trascorsi alla Scuola di Ballo della Scala? La passione per la danza è nata a nove anni, quando ho iniziato il primo corso alla Scala: ogni giorno che passava vedevo che riuscivo bene nello studio e così mi sono resa conto che la danza era innata in me. Qual è l’esperienza che ricorda con più affetto di ...

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Danzare sotto il Burka? Ce lo spiega Maria Strova nel suo nuovo libro

«Maria Strova rivela la grazia del Burka e persino la sua poesia. Si interroga e, nella danza, trasforma il Burka in un fiore. Omaggio e non prigione» (Vittorio Sgarbi). Questa definizione molto appropriata del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi è contenuta nella fascetta che accompagna Burka, il nuovo libro edito dalla Gangemi Editore di Maria Strova. Colombiana cresciuta negli Stati Uniti, Maria Strova è una danzatrice, coreografa, insegnante e scrittrice impegnata da anni nello sviluppo dell’identità culturale della Danza del Ventre e nell’accompagnare le donne a danzare con coraggio e fierezza della propria unicità. Come autrice, dopo i due saggi Il Linguaggio Segreto della Danza del Ventre e Salomè. Il mito, la Danza dei Sette Veli, si presenta ora al pubblico dei lettori con questa sua nuova interessante creazione che è un progetto culturale forte prima ancora di essere un calibrato prodotto artistico. Il progetto culturale che sta infatti alla base di Burka è una sperimentazione artistica di Maria Strova che come danzatrice ha voluto indossare per libera scelta il Burka, il velo integrale Afgano indossato dalle donne di religione islamica regolatole da un amico e ha iniziato a danzare. Così attraverso la danza, quel linguaggio del corpo davvero azzeccato ...

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“Scelti da voi”… Margarita Trayanova

“Scelti da voi…”  è un’iniziativa del giornaledelladanza.com in cui i veri protagonisti sono i nostri lettori che attraverso un indice di gradimento hanno scelto le interviste più lette,  da rileggere durante le festività natalizie. Una carrellata di stelle della danza scelti da voi! Margarita Trayanova è stata prima ballerina ed étoile del Teatro dell’Opera di Sofia. Nella sua lunga carriera si è esibita nei teatri di tutto il mondo. Trasferitasi in Italia nel 1982, ha lavorato come maître de ballet presso l’Accademia Nazionale di Danza, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, l’Arena di Verona, il Comunale di Firenze, il Teatro alla Scala di Milano. Con lei hanno studiato i più grandi nomi del balletto quali Carla Fracci, Elisabetta Terabust, Raffaele Paganini, Julio Bocca e molti altri.  In questa intervista si racconta al giornaledelladanza.com  Ha iniziato i Suoi studi all’Accademia di Danza di Sofia, perfezionandosi poi a San Pietroburgo e a Bruxelles con Maurice Béjart, i Suoi ricordi di quegli anni? Ho avuto la fortuna di studiare con grandi maestri come Dudinskaya, Sergeyev e Pushkin, che fu maestro anche del grande Nureyev. Successivamente mi sono perfezionata da Béjart per la danza più moderna. Gli anni di studio ...

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